Critica Sociale - Anno III - n. 6 - 16 marzo 1893

oe CRITICA SOCIALE non ampliò l& cerchia del partecipanti all'amministra– zione locale. Essa limitò, è vero, In certo qual modo la e autonomia • dei nobili proprietari di fondi, ma non a ru·ore di una locale rappresentanza popolare, bensl per fortificare l'ingerenu burocratica negli a.n'ari ~ munali. La riforma aeola.allca accrebbe l'induenza del cloro sulla educazione popolare ed aumentò ancora la ingerenza della stessa burocrazia; essa non conteneva quindi nessuna. tendenza a e due alla scuola popolare vigore e rona >. Finalmente l'alle•lameoto per le «spalle deboli» delle elusi inferiori e medie, nella riforma tri– butaria, ru un nulla In paragone alle Imposte indirette grt\Vtntl su di esse. al dui protettori e all'obbligo del servizio militare. Kcco dunque che la londonn. e Il carattere degli esperimenti politico-sociali lici Governo smentiscono le suo promosso. La montagna partorl un topolino; un cucohlnlo di micio 11ilultoIn uno. botto d'o.ceto. E questo Il carattere generale della nuova. e politico.sociale • dei circoll governativi della Germania., ed il risultato di questa politica è la più viva. antitesi tra l'aspettazione e la realtà.. Invece di fondare l a paco tra la classe ope– raia tedesca. o l'ordina.mento fouda.lo capitalistìco, la e riforma sociale• ba avuto soltanto l'cetretto morale• di infondere in una. parto rilen nto anc he degli strati operai arretrati e odio pei loro anena.rl .. e e s,·egJiare In eui la fede nelle loro proprie fone o la coscienza di classe >.( 1 ) P A.OLO AllLROD, ti) Con quute parole la f•udal• X~Hudl .. ng caratterlU6 r. •lft.lto moral• • ottenuto dalla rara del nulooall-llbe.rall corll ultramontaal prut0 I minatori di Boehum durantti le ulthn• t.l•• r.lonl 1uppletl"• pe:I Rdc/Utog, Ma (IUffta caratterbtica ai pUO 1pplkare ucb• a tuua la• poUUca di pie• aodal•-. Errata~orrlge. - Ndla 1lampa dell'articolo dd doti. Cole/li 111U'« ~i•mo •, itucrilo MU'ullimo numero, ! '::;~·R,.k~1!~~! fc:! =ta:i!;ia:fo~= i~ leltOl'e. - Alle linu 1I e 12 dd 8 V: e la forma e J'al• tit1uli11edegli organi è i,a clipe11dert.:adell'e1erci~io e tiella modalitci tli questo•· /,i luogo cli e questo » fu llalllJ)(tlO e essa.). BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO. CARI.O n1c111::T: Fra ceat, ,111. - Traduzione italiana con introdutiono di Sciplo Slghele. - Edit. Tre,·os, Milano 1892 (L. I). L"uomo è stato sempre curioso del futuro; non ~lo del suo futuro prossimo che lo Interessa. direttamente, che ha una in0uonta sulla sua vita, ma anche del ru- ~~~t\~~~•;"~eP0fit~\~ d!~! ~~~·o~:;:n~e~~~~ s::io~~ IOpra la sua vita, che per lui non dovrebbe presentare nT:~~ainvt:;:s:~~iosltà disinteressata., che ha però la radico In un sentimento egoistico di conservazione. Que11a curiosità. tranquilla non è inftno che un caso t~ 1 :i1:no~d=ér:!.:1~1:t:a~~~~idlrl~:f1!;i~ii1:~~:: individuale; è la previdenu Sp<>!t&t& dall'individuo alla società. di cui fa parte. Ed infatti ,·ol la trovate nei popoli e nello e~he potentemente soeialinate. La storia. dogli Ebrei, di questo popolo cosi sociale, che sentiva cosi potentemente la sua ,•lta di nazione o di ratta da abborrire tutte lo mescolante, da conservarti puro a traverso allo fornaci più afl'ocate dei periodi storici, a traverso il modloevo tllssolvltoro, a tra,·orso alla vita moderna rlcombinatrico, presenta. tutta una sequela di profotie; I profeti tengono nelrequilibrio Bibllc te a Gino B o della sua storia una parte importantlsalma. Il nostro secolo ripresenta questo fenomeno della curiosità. della pre•ldonta sociale; ed è senza dubbio una conseguenza della potente coordinazione aoclale che f& tanto sentire all'Individuo di esser parto di un organismo Immenso, che gli fa tanto sentire che la sua piccola vita indivi– dualo è fusa. noll&vita della società: Hanno imp0rtan1& queste speculatlonl nel futuro storicot Forse: ma non tanto per quelloche dicono,quanto per quello che pronno. Certo che le pronosUcazionidei profeti ebrei hanno 1bagllato se 11guarda al loro slgni• ftcato esatto; ma non sono mono 1tate Il segno di grandi tendenze generali che banno avuto una grande parte nello svolgimento ulterior.t della storlL Cotl l'Interesse, l'immenso successo libra.rio dei libri del Bellamy, del Morrls. del Rlcbtor ci fa •edere quanto poserà nella bilancia della storia futura I&quesllono sociale. Il libro del RicheL non ba questa. lmportant.a. di ~~bb)!~ 1~:1t: 1 m~~~ t:~~~t 1 ~i#ec~1°:T!eéu~:o:rt~i\!!~ì: nato. od lmaglnosa. del sen11mento,di 9uosto grande fattore dello.storia; presenta lo.curlosjll\ frodda. e cir– cospetto. del ponslero o della. scienza. J-: una brevo de– dutiono, un lieve prolungamento delle linee del quadro presento. Potrebbe darsi che esso venisse a corrispon– dere alla realtà, ma è molto plU probabile che vi cor– risponda meno dei libri a profeti& audace. Questi ultimi, come ho detto, riescono a corrispondervi Indirettamente: Il Rlchel In vece , ·uol cercare la corrlspondenta diretta; e questo è qua.si impossibile. E raro che la storia con– ser,·I uno del suol quadri contentand01I di ampliarlo: per lo plU,da secolo a secolo, essa li cancella e no so– stituisce del nuovi. O. M. PUBBLICAZIONIPERVENUTE IN DONO SclenH, aoclologl1, diritto, prop1g1nd1 1ocl1l1. GoDIOOUOLUCUIO: ,'\'Ma« orl11ontf; L'Awurlc• ne' 6WOl prlnel f•1tor1; la eolo'l1fuulo,w e l'emtgnulofu. - l'INnae, ti~ rra.aa O. Barbera, l8l1. - Un •lepntti ed ln1ereuantiulmo TOh1m• di p&r. 116 (L. J~. c. Pouo ed altri: LU• H«IU• I #llf(Jld MM«l; p11bbllcuion• della Comml11lo11edi proparanda della !oclet• Mecdllnlsti e fllorhl1II ferrol'larl ltallaal, - Siena, lffl. P.UU, !U pro(. Loc1•MO: Il r ""'""la 11•• e ugw,ul del 1ecolo ~ °'VI""• ~u·notH,fon• legale. - Ral't.DDa, tlpogralla Ra,e- 1n11na, 18H, QtJ&bD• \'ICUIT& o.: /,a 60.:ledod lllqHmc-Amerlc•no .,.Jo la do, mlnncldn t6JXIHola. - Madrid, tt.cab. llp. Rlc:ardo f't., lffl, UIOOMllLOMIIAKDA PBll LA PACB: 0/ù ,•• ,."'" - Alnianacco Il• lut1ralo della pace pel 1893,- Uliano, A, De Marchi, 18'3 fCent, X>), RONCA LI pro(. AMOKLO ! /,a tmp,/Uf4 IH,.60Uate 6Wl ,.eddllO Ht!Ue ,nodern• rl/0,.me frlt,wtarle. - Ot.no,1, A. Donath editore, 18" (L, I), BIOICtll A.. o.: o,,,,,.,nolUU daltlotl e trffltlMGlutl ,...nun; a JW0/106110del lii C•n11r-u10 d*•ntr-opolo,I• fflndNale di 8"t.· 1teUu. Lettera aperta a o. Tarde. - Torino, Boeca, 1m. Rcn• pro(. CJ.llLO: rrt.tl• IO d',,,_ pWbMka. - Voi. I fpart. lt:Der&le). - •. Lapl, Citi.i di C&ttello, IPt (L. 1,JOJ. Art♦, ltttar1tura, varietà. S1aAO MJ.TILDB: C#UHgo; romaoto. - Torfao, .,, CuaDOI'&, l8Q (L4), Da W.uu: :a1E111uo: Aro«Uo; romanio. - Nllaao, Cu.a editrice Galli di C. CblHa • I', Oulndlllll, l.J (L. I). LIOY PAOLO: 8pjrlll dd s,m.,kr'O: roman&o. - Siti-IO editore, OtJ(l..4). CltllCC'Oc:c1 Cuuuo: Canti eoelall: 1A ooee dd mondo (C&DIO lii di mu.urnUa.,). - l'lrente, l'ratelll Boc:ir:a { C.nt. 50), Rrr-rnll PollPllO! L'HNlfli ort~• ,.,e1u llpograff,e llalla,w; r:011ferea1a. - Scuola profHaiOn•I• Upopallca. Milano, Tla NoDfort•,H. Rrcur Cn.1.0: Fra u,.,·.,n,l; con pr•hi&lon• di Sclplo Slfbtle; Il edl&. - MIiano, P'raielll TTeVl!I, lffl (L. IJ, SPSMC&a1111a•oT: L• Ol.ut11111; 1rad111lonedl lola l'ortlnl bn– lllft.111con lntrodutlon• dt.l pro(. I, Vanni - S, Lapl, Clii! di C.tlello, 18" (L. I). ATI', l'ILIPPO TURA.TI, lU,.,m,re rf6po, w.ou, . .,--,..-,-.,-.-,-,,-11 ope~ coop). Wllano,c, vm. ~

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