Critica Sociale - Anno III - n. 6 - 16 marzo 1893

CRITICA SOCIALB 95 raso nel proceuo di docompoe;lzlooedelle fon.e conser– valricL Più dei conservatori, Il centro potrebbe ,·anlare una importanza polltlc& fondata su la popolarità, su le sim– patie e sulla autorità mor&le.,che esso h& acquistato nelle masse popolari. M&In che modo le ba acquistate, Presentandosi ne.Ileauemblee legislative e nella stampa come difensore e del dritti del popolo e del Parlamento., appellandOII alle DlU88 In nome e della libertà e della giustizia» contro le persecuzioni e J"oppressione della Chiesa cattolica da parte dolio Sta.lo. In questo modo gli ullramontanl fecero, elio nelle eia.asi inferiori, mas• simo delle città, si svegliasse la critica allo istituzioni e allo mi1ure dello Stato o si nlluppasse un certo in• teresso per lo questioni politiche. FiuchOIlcentro ru 11ll'opposizlone, questa.disposizione d'animo dei suol elettori gll ll8Slcurò Il loro consenso morale. Quosto consenso 1ottrno,•n o.lii\ influenza socia– Jistn•democrntlca lo mn.sse opornlo dello regioni cntto– licho, o con, ciò Il contro rondovu. un gran servigio a tutta la società borghese. Ma le qualità. politiche degli elementi democratici del ccniro dovonsl rivolgere contro questo pa:-tlto, non appena esso arriva al potere. La attività polltlcn nel campo della legislazione gli toglie la posslblllfa di occultare più a lungo l'antagonismo del suol elementi, arlsfoeraticl e democratici, operai e borghesi; del pari OSIOnon potrà più mascherare la 11uaimpotenza nelle rlrorme a ruore delle dassi srrut– tate. Ecco infatti che, già In quest'ultimo anno, quasi tutti gli elemen11 attM tra gli operai delle miniere della Vestralia Renana abbandonarono la bandiera degli ultramontanl e presero una Yia che conduce alla de– mocrazia socialista. Per conservare il plO:possibile la sua tradizionale popolarità, Il contro si vide più volte co– stretto a t'Nma.re la roga reazionaria de' suoi amici del campo proteAtante. Ma con ciò osso genera deboleu.a e cc,ntraddlzlone nello ftlo della reazione, spinge ncces– sariamonto I suol membri foud11.II a. passare ufficialmente nel campo consorvatore, o faclllta c on ciò stesso il pas• saggio dol suol olomenli domocratici noi partito della democrazia borghost>o socialista. Ma .vodla.mo qu!lll l'l•ultl la. nuova politico. sociale ha portat o al Oov orno od al suol aderenti. Ila essa am– mansato Il prolotariuto industriale, od ò essa in grado di ammansarlo1 Il progotto di leggo presentato al lleich4tau non con– teneva. nò una a.bbrovlulono della. giornat&. di lavoro, nè una istituzione operala rappresentativa affatto indi– pendente che uslcuruse agli open1.i la. di(esa legaJe dei loro dritti di t'ronlo agl'imprenditori. E pure questi duo punti appartenevano allo domando più importanti ed urgenti della eluso operala tedesca. Quealo progetto di legge conteneva Invece una 1erio di paragrafi. che poneva la gioventù operaia. sollo la tutela dei padroni, o con ciò aggravava. ancora Il potere di questi sugli operai. E ciò in cambio di lnsigniftcantl limitazioni del lavoro dello donne e del fanciulli. Il nuovo progetto di legge conteneva lnol1re uno speciale paragrafo per punire l'eccitamento e la parteclpu!one allo sciopero. Portunnta.mente riusci al deputati socialisti di scovrire una. formale congiura del grandi imprenditori contro la libertà oporaia., nella quale erano complicati anche rap– presentanti del Governo, dal presldonte di polizia. di Berlino al ministro doli&guerra e del commercio. Con la pubblicazlono del documenti etio rivelò questo com• plotto, la domo0r1u:lnsocialista ha. costretto il centro a n n votare col socialisti e col liberali contro I detll para.– graft, o speziò cotl le nuove catene che il Governo delle riforme fabbrica•& alla classe operaia. L"inc:riminuione dello sciopero do,·eva compensare gli sfruttatori dell'abolizione della Jerge eccezionale e offrir loro una 1icura dlresa contro gli aneliti di libertà del proletariato. Ma anello unz:a &Ilaccennati pangraft, la legge approvata dal ~ich6tag nel suo te1to deftnitivo non è se non una caricatura dell'c eguaglianza di dritto., dogli operai col e padroni ... NOMSunamaraviglia che i deputati socla.li1ti le volauoro contro e che essa. solle– vasse protesto d'indignazione negli 1tr&ti politica.mentb attivi del proletariato, por guadagnare i qua.li e\·a stata. emanata. Che cosa fu dunque che lmpodl nl e Cartello • mo– nan::hlco-(eudalo di J>ro))ugnaro o di rnr accettare dal • Reicl11tag uno. e seria rl(orma soohllo >, a.Imeno per gli operai Industriali, Primo. di tutto la. paura dol e ceti storici» i11n11n:d alla. e ogunglhtnza di dritto» o nd a.Itri simili ingredienti lnovltnblll In una sltr11.lt11 riforma. In opposizione agli ànarchlcl o a vari membri della cosi• detta e Jntolligenzn soclalialle:a..., questi coli hnnno co– scienza. del pericolo cho 11cela In una tale rirorma per tutta rodiarne. società o In particolaro per sè stessi. A ciò 1i aggiungo Il timore che I borghesi, Irrita.ti da.Ila condotta. di quutl e ceti 1torlcl », non vedano più nessun vantaggio nella con1ervazlo11edi cotesti ruderi medie– vali e si uniscano al e J)l,rtito demolitore-.. per elimi– narli. Finalmente gli Interessi dei signori reudali e dei Junlcw, nonostante tutte le loro pretensioni di ceto, sono CO!IIntimamente collegati con quelli della bor– ghe11iaindustriale, che non è pouibile, so non in limiti motto angusti, menomare I f.lritti di sl'hlttamento dì questi senza danneggiare nel medesimo tempo diretta– mente o ludlrettamonte anche quelli. Il Governo prus• siano poi è euo 1leslo gr&ndo Imprenditore., che srrutta gli operai a ravoro della Cassa dolio Stato, con pari fervore degli a.ltri capitallstl J>orlo proprie tasche. Como si può giungere dunque a.d abbre,•lare In.giornata di lavoro, ad a.s1icuraro agli operai dritto egualo a quello degli imprenditori o a sp1Uzar vi& lo bnrrlero che li inceppano nel loro sforzi di omancipaz\one t Ciò che la e legge proiottrlco dol lavoro• manteneva. conlra.ddicov& quindi noi modo più flhgranto con le speranze suscitato dal rescritti di febbraio. E una simile contraddizione c&rtlttorlzza lutti I nuovi esperimenti e: riformatori ». Il Oo,·erno - dichiarò una volta Caprivi nel La11dtag prussiano - ò dirotto nei 1uoi pa.ssi dalla tolluenza che OSIO possa. osorcltare aul movimento ope– raio. Egli dichiarò questo, presentando i qua.Uro progetti di legge sulla ammlnlstrulone delle comunit& rurali delle pro•lnce orientali, su la scuola popolare, su la tassa dei redditi o su quella doll'erodità. Il nuovo Can– celliere assicurò al deputati che le prop01te riforme accrescerebbero la rona. dello Stato contro gli elomeoli che ne minaccla,·ano l'o slstcnia e diminuirebbero il numero dei suoi aner1a.ri . Solo coll"accrescere !"amore del popolo allo Stato - ogli soggiungeva - sarà. possi– bile procurare a. questo una. sicura protezione contro i suoi capitali nemici. E questo nuo,,e leggi avrebbero do,·uto ditrondore Il contento In vasto 1foro, rortlfle&ndo cosi l'interesse per lo Stato. Ma a. che rleacono Infine queste ri(ormo, la cui rea.• lizzaziono doveva. 1>rodurro rhmll.atl cosi e benOftci» por l'odierno ordina.monto polltlco-soclalot La proposta. sull'ordina.monto dello comunità- rurali

RkJQdWJsaXNoZXIy