Critica Sociale - Anno III - n. 2 - 16 gennaio 1893

CRITICA SOCIALE 25 imposlof Potevano scegliere tra lo imposto e il de– bito; hanno prererito il debito; no continuano a raro. rorso pcrchò ci si tro,•ano bono: O\'O è adunquo J'iniquitht Il dissidio trri. voi o mo, egregio dottore, sta pre– cisamonto in questo punto. Ancr1'io dico che il de– bito pubblico è un'ipoteca, ,na.essoo,·ava sul la- 1'0ro e sut lavoralo1·i esclttstvamenlc. Se no Yolelo ~~O~,·=• 4u':~ 1~8 m~~O~I:~ !la~= ds~re~~:~~r ~ucllo taMO che hanno ratto dire conto ,•ollea Gio– htti, che il nostro sistema tributario Oun sistema progressivo alla rornscia. Guardato quale sia il pro– cesso industriale, anzi domandateno qualche cosa all'amico Maironi. il quale mi ha dato giustamente sulla voce, porchè io ho chiamata gente attlva sul se,·to gl'industriali e i commercianti e, mettiamo, ~:~~~o 1 . fi'-og 1 ~it~1~:• d u ~~~!~!!~ 1 i~ 0 )~ 0 f~~ ~~~f~~~i si manifesta, proprietl\, industria, commercio, ero- ~~ ~>e~:°~~~~~J>.fi~;~, !1 :Hl~O ~:~!!!~ad~: ,•olo portò quaranta carlini porchò faoosse un fune– ralo a suo zio. Il curato, da buon cristiano, prelevò venti carlini pe1· la messa cho doveva di,~: ma il resto non ora sufficiente a sopperire alle altre spese. Rifece i conti più ,•oltc mutando o l'imuta.ndo, le– sinando su quosta o quella spesa; ma i vonti carlini dolla mossa non erano mai toccali. Il po,•O1'0diarnlo OSSOJ'\'Ò rispettosa.mento cho la cosa, non sarebbe riuscita, so non si sçemasso l'elemosina della messa. Rbbono, il degno p1-ctetenno duro, o il cliente dovò privarsi do\ necessario J)Ct' faro il funerale allo zio o meglio, l'olcmosina al curato. Ed ò inutile sog– giungere: ehi vuol capire, capisca. Ma il pili curioso in questa polemica è, che quello stesso dissidio che esiste tra mo o voi. esiste anche tra i1 dottor Gallavresi ed il.... dottor Gallancsi; il eho vuol dire che voi. mio valoroso contraddittore, sicto in fondo d'accordo con me. 'l'utto ciò vi sem– brcr;_\ un bisticcio; ma abbiate la bont:i di starmi a sentire. Voi dite: so la r.1'0postadi Lucio venisse attuata, tutto il c.1rico dcli imposta, cessata la prima perturbazione, si 1'0vesccrcbbo sui consumatori. O che vuol signifìcaro cotesto? non avoto voi detto cho tutta la questione si riduco tra i detentori dei titoli da una parte, o i proprietari o $l'industriali dall'altrnf come e·eutrano i consumatori adossof chi sono costoro, Ahimè! Io temo, c.1ro dotto1-e, eho ,•oi vi siate tradito, sen1.a volerlo. La ,•eriti\ ,•i ò venuta alle labb1'a o l'avete messa fuori. I consumatori c·en– trano adesso come prima o come sempre. perché sono ossi in sostan1.a che p.1gano la messa al curato. E quando paro che la pagluno gli altri, ò un"illu– siono ottic.1 o nulla più, una illusione che si dilegua mpidamcnte, solo che si guardi atlra,•erso certo lenti speciali conosciute nel mondo scientifico con un nomo cho non è di buon au~urio, questo: dottrina della ripercussione dello imposto. E qui potrei finire, giacchò il finimondo che ancho voi immaginato equh·ale al mio, o nel secondo ar– ticolo io me ne sono gi.\ occupato. Pure mi J.>iaeo r~r:o:n:~i~toa ct!i~·p~!~~1di~;:i :o~i ~~~;~~ mai attuata. Per far certe coso ci ,•uole lo stato di neccssit:.\ estrema od assoluta. Un mio amico, pur ~:i~lt~~:I ~~i~~ ;ii~!~~(} è !~~V~'\ m"!?!~:; ai-g~~è muoia bisogna iog1-ossarlo od ingrossarlo; alfut'a se b 1ote Giro B1arco non s.1r-.\ ammazzato, creperà por degenerazione adiposa. Con tutto ciò ho ,•oluto p..1rlarne, perchò il problema è addirittura. colossale, o perché, so potosso aver-o la soluzione da mo proposta, molte rovine si O\'itcrebbcro che diversamente saranno ino\'itabili. Il famoso scg1'0to di I.uzzatti ora niente altro cho la com•c1-sionedel dubito pubblico. lo l'ac- • cottorci so non si facessero pi1'1 debiti; ma rospe– rienza pur troppo ci insegna il contrario: si con– verto un debito por ra,•no degli alti-i. In ogni modo <tucsta nostra polcmic.1 ,wr:t sor– ,·ito a moltcro in ehia1'0 la natura insidiosa o pcr– vers .. 1 del debito pubblico e a farci conoscere meglio. \"oi, Mai1'0ni, mi siete apparso un socialisL1. lh•el– latore, mi, Gnllavresi, un p1'0tezionisla, cd io. benchò socialista o forse perehè socialista. mi devo esser ~i~~~~,i~ un po· conser\•atore. Ma J)()SSO anche ingan• Ed ora, cari amici, state sani o buon anno. LUCIO. Il socialismo e l'esercito c.,ro 0 ~f::di~i!~~~'!s~?~,> i: 1 !~ ~f Cfn~~::~ 1 ~; ·ra pacee pc,· 1l socialisnw, si duole o me1-:u-igliacorno i socialisti non si commuornno al mo,•imento che nella borghesia stessa si opera in r:wor~ della paco e del disarmo, o come essi pu1-o non le,·ino un g.rido di simpatia ,•orso l'alL1 cd umanitaria agi1a– z1onc. Non rispondo c..1tegoric.1mcnto alle ossor\'azioni del 'l 're,•es, ma mi limito a manifostare pc1• sommi e.i.pi alcune ideo cho la lettura del suo articolo ha fot to nasco,~ in mc, e che non mi par-o manchino di fondamento seientiflco. Secondo il mio debole parere la ragione, ina,•– vcrtita rorso, ma p1'0fondamentc "era, per cui i socialisti non si entusias mano ~r il reto1·ico e sen– timontalo osanna alla pa.ce, !il ò che il socialismo od i socialisti hanno cessato di essere idealisti J>CI' diventare freddamente positivi. Che por lo suo tradizioni dottrinarie, la borghesia abbia conser\·ato e conserl'i nel suo seno uomini e c.1ratteri forti si, ma imbevuti di principi fllosoflci \'ioti ol'amni, ne abbiamo molti osompi nobilissimi, o senza dubbio ossi dimostrano o \'Orrebboro dimo– strare che, in tanta degradaziouo o degenorazionè di uomini, qualcosa rimane dell'antica virtù; ma, o mi sbaglio, o null"altro pili dimostrano. Noi socia- h~~~o Jf!~~t~ol~~n!!°~~!'~i° l~~'C!dnfi1 1 !u~n:t't 1upl,)O,anziché nello studio delle intimo e naturali ragioni, considerano nella idealit\ di un concetto o d'una forma. Ed invero sa1·ebbe illusione il erodere f!e1!s~ 1 J~ 1 1~1~!sin~~i~ta'roaiil ~te~~~ 1 ~: ~~~:! gli osorciti. Essi sono la sua fo1·1.a.o concorrono coll'altro imponente esercito di lavoratori impro- ~~~.9 aA>C~'ss1~l:~~~~a 8 ,~t!° e<f~f~t~~:_ra di all~ ~'!,t"et~o ~r~z~i~n~l~n~~~~h~n!ti;1i'ìi~~ fino ad ora non subil'Ono la uecossit.11. di eserciti, non dubito, dico, che, continuando il mo,•imento socialista ad accentuarsi, questi non vengano isti- ::;i ~a 1 l::0 1 ~~L~1,i:;!t~~o e ~l~~ eg~fu\1:o E\,j~~

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