Critica Sociale - Anno II - n. 23 - 1 dicembre 1892

B1bl CRITICA SOCIALE 357 superiori. Ma superiori lr:.worso ad uno strano contrasto: mentre il Friulano, l'Abruzzoso tivrnno la miseria J>iù tc1·1ibilo nel sistema _più lcggicro della me,.z..idria o della nfllttanw. Jh emiliani se la passano m~lio tra\'orso ai sistem1pi\1 sfruttatori del la,·ot'Oa g1ornaL'l. dell'opera a cottimo. E que5to per la grande rcrtiliL\ o la grande la,·01'aZ.ionedel terreno. Cosi essi riuniscono le duo condi1.ionica– pitali per la ri\'olu1.iono cosciente: quel tanto di nuirimcnto cho mantiene nell'individuo la rorza di ponsaro o la volonli'l d"agirc, o la ribellione nat.u– mlo contl'o il sistema sfruttatore. Ed infatti ò nell'opposizione a questi sistemi e nel loro infronnmeuto che noi siamo riusciti ad organiu.aro o frrcggimcntaro lo popolazionica.mpa.- ff:10!~i:l:~,,';~0'~tt°~J~~~:0~1~110n!~11~~:~ contro lo sfl'uttmnento accanito degli apJ>..'\ltatori. A Molinella Massaronti Ol'ganiu.ò la sua contro i grossi roudalari e I grossi flttaiuoli di risaie. 1;:necessario prima un ,1unlche grande scio1>01'0; 1na poi esso ~:~~n~;~~n~ 1~1:.~~1:o;~~hr•;~ot~~~~::~o :~:~l~~el~~ J:woro :l.5!!imilaun po· il nostro srrullamonto cam– p.,gnolo a quello dello grandi ofllcine. Ciò che le solidifica ò che i JJiccoll proprietari. che rormano da noi il gl'OS80 fondo della propricti\, lo \'edono di buon occhio o nlmcno non lo ost..,colano ,o perchè? pc1-chèper essi il danno dell 'aumcntil.to salario è lim·issimo; mcntro In societ:.\ li n.\Sicura conlt·o lo crisi di disoccupazione, o dello catli\'e annate, crisi le cui conscgucn1.c, con la mondiciti\, ecc. ccc.. g1-:wano tutto sul piccolo proprietario residente. e non toccano per nulli:'- i grossi proprietari che vi– ,,ono lontano nelle città 00 ammini.!trano le terre cogli intendenti. Jo.:.SS.i non sanno niento delle con– di1.ioni ,·e1,e. reali i il piccolo 1>ropriotarioin,•ece le ha sollo gli occhi o ~"S& di sua borsa. Non è na– turale che egli si scarichi \'Olentiori di questa tassa SO\'ra sp.,llo pili solido o robusteT .. ~la la for1.a maggiore di questo mo,•lmento so– tialista derh·a dall:i piccola borghesia. L'J.:milia ha ~~'\1a~i'~l~;in:t1: 11 ir;:::1f";;!;~~~:;,'~i~.~"~h~ i;o vi\'0110 pouosamouto nel sistema prosonte, gli i«>no1>01· mollo rngioni nttaccnti. La proprietà sia 101·1·ie1·a sia dolio fnbbricho ò da noi ostremamente rr:,zio11~1ta. La cln,~o pili numerosa è nell'Emilia quella dei 1>1'01,wioL,ri ondeggianti rra lo due e le }~i~,!~ ~ii::,.~~~~,~~~:~ ~ df~ bf:;;ù~~:l~~g~ JJl"Ot>rinteressi. F: cos1 se hanno ramiglia, con tutu gli obblighi cho In loro condiziono sociale si tira dietro, come quello di mantenere le con"~ nieuze, di dare l'istru7.iono prorossionista ai loro ngli, ccc. ecc.: ossi l'icscono solo con grandi ratiche :l sbarcare u1ùtnnntn sulraltra e passano la \'ita 1>eggiodegli opomi dello grandi citt:.ì.,con la preoc– cu1>..uionedella rat..'\dello tasse ogni due mesi, con il ICl'!'Ol'O della piccola cambiale firmata per neces– sità. F: dunque nnturalo che essi non siano molto affezionati ai sistemi presenti. Di 1>iù l'uso dogli :tffari li ra abbaslr\111.a 111tclligcnti1>0rcomprendere, nella determinatezza sufllciente, lo ideo nuo,·e. In fluo se sono J)O\'Ol'i sono però indipendenti, o pos– sono darsi il lusso di prorcss..,1'0lo idoo che loro pi~lt:"i~ s;~ 1 :t 1 ~nl !'!fi~~'t!i·d:: 1 ~~1~!~f:~1: Jiano e che ò la conseguenza ultima di questa con– <lizionedi CO!W che nessuna sapien1,a o "iolenza go"ernati"a potr,\ rimutare. Da q_uosta borghesia, che non può sporn1'8 che i figli ,•1\'ano sul frazio– namento della sua eredità, esce una gioventù che è m:mdata per i ginuasi, i licci. le uni\'ersit.\ col miraggio della prorcssiono; della 1>rorossionoche da questa borghesia è rigutwdat.., come la terra ferma, il solo punto solidQ nella tempesta l'CODO- :~~t:'!!!ria~1\~naoo:::,~na, ~!'t~ g!,~ri~:t~an~: tacolo delle angustio di famiglia, dalla coscien1.adei sacrifici della famiglia por mantenere il figlio negli studi, per a.ssicurargli un J~to nella ,·ita racendolo medico, ingegnere, a,•,•oc.,to. E quindi una gio,·entù studiosa e ~r questo subito allettata dnllo grandi idoo scienhflche. Questo crea non solo una grande predis~iziono al socialismo negli indi\'idui; ma ra tr:werso tutte lo classi un ambiente di ~rande sim– patia. di grande rispetto per le cose rnlellettuali, ri; ~?i~1:! ~~I ~lo ~~!:o,d~ ~~r:n:,~d:e~~~~~ ~!~a 1 ,'.f att::a\\i ~r::ft:~~i ?n:~11:u~~,:S~i,o~~~:;; assunto. ~ una dolio ragioni J>Ol' cui l'Agnini ho. \'into, po1·os., ru 1'088orslmostrato uno cho sa pon– S..'\l'O o cito studia. 'l'1-:we1'SO a questo ambiento serio, saturo cli studì, ~~~~i~! 1 \~~1!1\~~i:Siaft,~ 0 1 :~~~:~m~:1 1 ~: 0 ir~ sciontiflcho del socialismo si sono sp.'\1-socon una ra1>idiLt\ elettrica. Xon c'è 1>unto dell'Emilia do,•e il socialismo non sia rnpp1'CSCntatoda un piccolo grup1)0, Il radic.,lismo no ò rapidamente trasror- ~~'!:L,d~,~~~ tr 0 ~!~.,,n~n 1 ~J~;;;~ !~o~ri:~n;!o~~ il contenuto pratico dello idoodel socialismo rispondo meglio al caratto1'8 di praticità della rau.n. . .. Cosl il mo,•imonto M>Cillli.!lt\ dell'Emilia è sopra. tutto un movimento cosciente o per ,,uosto mono altnccabilc dagli ordigni del governo. Nell'Emilia, invoco di a\'Orc una grande moltitudine sofferente f~.~.~e~~a~ ~~:~~3.:i~~~o ~"niur:!~1 1 Ùtu~fi 1 ~~u~i uomini coscienti. M>pratutto gio,•ani; una moltitu– dine di ,•eri capi che agiscono sulla rolla con la 3~fi! 0 ~-;,~~~~z~o:~ 1 è 1 a ~'1~;1~~n 11 ~ ~1~i~~~ ladini vi siano 1·orrntfarl, tult'allt"O; ma pcrchè :s:::io~!. 11~~ 0 ~n~;,:~!:~ 0 n~~t~l ~" 0 J ~;.1!: 0 dfi ~ 01·ganizzazio110 ~ l'utilit:\ immodiaL, od immcdio.ta- 1nenlo S-Ontit..,. E questo l'unico mezzo p c1· tradurre in uno. rorma che tutti capiscano il linguaggio ari– stocratico dello ideo; ed ha sopra tutto In grande superiorit:\ ,li non es.sere più dimenticata. Ma, come ho detto, l'occasiono a pnrlo.1"C questo linguaggio elci ralli si 1u~11L'l di rado; do,•o si p1'esenla,la nostra ,•ittoria è sempt'8 rapidissima o sicura. E non è la vittoria di un momento. Queste societ:.\ creato da uno sciopero permangono, mettendo nell'Emilia sempre più nelto il contmsto fra le duo classi degli s~~11 \~l!o~~llia!f~~~ta 0tod:· :,:!J:;:;~nd~Jtin~I! ~ 2 la ronna lucida, senia omb1'8 e sen1..a equh'oci. della grande lotta por il socialismo. Ma una influen1.a str.\Ordinaria ha pure la pro– p.,gnnda, sopra tutto la p1"0pagnndafra i contadini. Il reggiano è stato conqui.stfltoin questo modo. Nel conteso un gi1"0di pro1>agnnda un moso rn.n"e"a entusiasmato il p.'\cse. E un fenomeno strano ,,ucsta inOucn1.a,questa azione potente delle idee rra quelli cho non le \'edono mai. che non lo conoscono nè pur di lontano: ma Ocertocho la cam~na rispondo alla nostra propagt111dameslio, mera,•1gliosamento meglio della citt.\. E rorso rmcanto di tutto lo primo ri\•clazioni; questo popola1.ioni affatto vergmi si abbandonano con una spocio di gioia info.ntilo e

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