Critica Sociale - Anno II - n. 23 - 1 dicembre 1892

CRITICA SOCIALE 3oo plelra dello Beandalo do,·eva. eSAC.re li di\'erso modo di giudicare la portata del cosi dello .ociali•mo di Slalo e conseguentemente li dl\•erso contegno del partito di fronte al seguaci di quella scuola. Il dibattilo, so gi i•uolo, a,·ova una ,·era importanza sclentlftca. accrcsciuia. da. quello che si era già. scritto in antecedonia. al Congresso. li Vollmar con un articolo inserito nella lltcue blcuo a,·o,·a dato moli\'O ad una. risposta vi,•acissima del Kautzk)' di cui la Critica So– ciale riprodusse a suo tempo la più gran parte. ( 1) 1-·11uo 1111che nella soduta del 18 novembre, in,·ece di una btlltaglla atta ad Indebolire la compagine del par– tilo, uemmo un accordo quale forse non si vide mai per ncnun'allra deliberazione. Dopo I discorsi del Liebk• nechL o dal Vollmar sparirono tutti gli equivoci, i ma– lintesi, od Il Congresso ,·otò all'unanimità l'ordino del giorno c ho I duo sup1>011I antagonisti presentarono tlrmn.to dn ontrambl. Eccolo tostunlmento: « L.n. domocrazin soclnlisto. 11011 hn nulla di comune col cosidotto socialismo di Stato. Questo. quando ha scopi nscall, vuole mclloro lo Stato al posto dei capi– tallsll rhatl rornendogll cosi Il modo di assoggettare !!rnE:i~ln;~i:l~:r:c~~a~'w:i~!fi:r!: dello st"rullamento e Quando ln,·ece Il socialismo di Staio 11 occupa delle riforme 10elali, OV\'erodel miglioramento delle condi– zioni de.Ilaclas1e la.,·oratrtce. non è altro che un sistema di meuo misure do,•u10 aJla paura in~piratagli dalla democrul& socia.lista..Allora ha per IM:Opo, con piccolo concessioni e con ogni IOrta di palliath'i, di allon1anare la clu10 operaia dalla democrazl& 10C:ialistae quindi di Indebolire quest'ultima.. pr~!:ed 1 1~:~~~~:c1~!~ 1 ~~;~~tr 0 :!fi';,6 Srft~,:i~~ ~e! trebbcro sollo,·are la condiziono economica della classe ~~~~a~r'i>~;:~d~m~~1o:\1~ c!~~~•~~~c~~i,~~~~ non potranno mai fuorviare l'adone sua, che è di in– tendere alla trasrorma.zione socialilta dello Stato. e La democrazia socialista. è rh·oluzionaria nella su& euenia. Il socialismo di Stato è conserntore: essi sono due inconciliabili antagonisti. • Sulla. dimostrazione del 11rimo mowio rireri, come abblllmo dotto, il Oerisch, attualo cassiere del Comitato direttivo del partito. In passato I socialisti tedeschi ave• vano discusso sul giorno più adallo o.lln.manifcslo.zionc, volendo alcuni rimo.ndarla sto.bllmento alla prima do– menica tll maggio. li Congresso attualo ha tagliato corto a tutto le ulteriori discrepanze statuendo che e il giorno della reata. del lavoratori sarà Il 1· maggio,. Or dunque in questo giorno quella parte del proletariato tedesco, che è cosciente degli intereul della propria classe, S&rà solidale col compagni di tutto il mondo per ottenere le otto oro di lavoro. o meglio, per servirci delle parole del111 risoluzione del Congreuo, e per oHeuere la ri(orma della legislulono inlernulonale del l&\'Ol'Onel senso della nota risoluzione di Parigi •· li lettore Italiano, al qualo non caddero sott'occhio ftuora giornali del partito colla narrazione e,iatla del come andarono le coso, non può a meno di essersi ratto un concetto inesatto della importanzn e della estensione del voto emesso or è poco a Berlino. I giornali borghesi più dUTusld·ltalia. di Francia. e d·a1tro,·o hanno atrer– rato al balzo roeca.siono per mMtrare che alla ftn fine erano ba9tall tre anni per stancare gli operai tedeschi dallo agitazioni carne,alosche del primo di maggio. Chi leggeva. era Indotto &credere, quantunque riluttante, che In Germania si rosso deci1tm1e11te abbandonai& l"idea (I) s«iallnno di Staio , SOdalUmo tkmoer"ltm:o,nel n. lt del– l'anno corrente. B b I t G ro I re di scioperare quel giorno, rompendo cosi quell'armonia grandiosa che ftno ad oggi era intervenuta rra le genti proletarie di tutto il mondo Ecco in,·oco quale è la ,·orilà. Dlsogna sapore che nella Federazione germanica, se ò potentemente orga– nizzato Il proletariato, non lo ò mono la borghesia. Mano mano uno dei due contendenti, I qu111\si stanno di fronte, acqulstn. rona, l'altro !I arma per la dircsa o, quando scoppia Il dissidio, la lotta &nume propor-zioni colossali. È questo il portato logico, naturale della or– ic:u1izzazlonedei diseredati. Ora, quando gli ooerai la• sciano il la,•oro, i capitalisti li 10Sliluiscono immanti• nento col miserabili che ogni giorno vanno ad ingrossare resercilo di risor,·a: percbè neppure gli operai tedeschi pos.sono farsi ,•anlo, o.Imenoftno ad or11,di essero tutti concordi In un solo ,•olore. Prosoniomento poi, lii pericolo di ,·edoro i migliori la.sciati sul lnst.rico tlagli imprcntlitorl, so no aggiungo un nitro, od ò questo. L'industria n.t1rl\vorsn. un 1>oriodo di crisi, molti rabbricanti Vétlrobboro con piacere l'oe– co.slono di un dissidio col loro operai per toner chiusi alquanto tempo I loro stabilimonli, o gli OJ>Oral socialisll di Germania, I quali sanno tutto quMto. non ,·ogliono prestarsi al giuoco. Koi resleggeromo, hanno detto, il 1• 1n:1ggioma sonia ìmporTOal partito l'obbligo della astensione dal luoro. 1-:cco le loro parole: e Il Congresso ritiene Il riposo dal lavoro essere la f~7!&l~n~ 1 efe,a è~~:r!: ,a.dn 1 ) 1 ~~f. 11 ~ès~~~·er,t ~~ Congresso di Bruxelles, il r iposo dal (&\'Oronon è con• :1r:i:i~ 0 g~~a~~l~~nf 0 àt:~i~s:iu::c:n~ 1 J) 1 d~oli~;: s1an10 speciali, Il Congresso decido, non di stabilire una norma una ,•olia per sempre, ma di lasciare a rnui i çongreui annuali la scolla del modo della maniro,ta• ziono. • In bue a queste eonsideruioni venno posto il quo• silo al Congre3so nei seguenti iermini rigorosi: l>ob· biamo il 1· maggio u1enerei auol1flamente dal la,·oro! Duecento trentaciuquo delegali risposero di HO - solo cinque di ,l. Subordinata a questa proposln ora l'altra: so si do– ,•esso e dimostrare• IILsera del 1• maggio; o cento sessantasette delegati diedero risposta. arrermnli\'a. Dunq ue I soclnlisti lodoschl non hanno deciso di la– voro.re sempre ll 1•maggio, come foce credere Instampa. avversaria, essi hnnuo soltanto dichiarato clte pe1· fanno pro11imo si potrl festeggiare Il 1· maggio anche no,i 01le11tnd01i dal laOOl''O durante il giorno, p11rchC ,i e dinwilri. la ln"O. . .. Nulla di nuo,·o circa l"anli-1tmiti1mo, questa propa– g11.nda, co•I atth·a In Austria, ma che si ra anche a Berlino per conto della scuola dei e socialisti cristiani• capitanata dallo StOCkor. li Dobel ru esplicito condan· nando la lotta di religione o di razza. e Il Congresso ,·01ò, come sempre, non dovere la classe proletaria rare distinzlono alcuna rra capitalisti ebrei e capitalisti cristiani. Il cooptt·ativi1mo pc.r i socialisti tede.achi è da ravo– rirsl quando ha gli scopi delle celebri Cooperative del Btlgio di cui appunto l socialisti ai rocero gli iniziatori. Sono da condannarsi in,·ece le allre Cooperative le quali, pc.rchè il capitale vi h&una parte e,orbitanto, si compoManoquui corno aziende di imprenditori privati. Da ultimo li COngmso votò dovenl comballore asso• lutamento l'Idea che la cooperulono da sola possa in un modo qmllsiaai condurre I lavoratori al raggiungi-

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