Critica Sociale - Anno II - n. 15 - 1 agosto 1892

CRITICA SOCIALE 237 .ouocoruumtuimtc, erretio del monopolio capitalistico. Ciò non toglie che il 1t.1(-,-utrainl, inefficace o~gi come misura qt11erak! possa dare alcuni beneftc1 parti– colari. Ma.anche' per questo crcdiam poco alle e pr&– dlche >. Elevati il tenor di vita e la mentalità delle classi misere, diverranno anch'esse meno prolifiche. I..& flsio- lof•a~c:1~ 1 !~ 1 c:::~~ '! t:~~ro e ~~~::e~~:a!lt~.rcsto. (/. L). L'ALCOOLISMO (I) Nou presento ai lcilori della C?·itìca Adolro Zerboglio, Il gio,·11no e ,•11.lenteauloro doll'.•Ucooli1mo, pcrchè egli qui è ,11 casa. Neanche mi dilungo In elogi dell'opera smt, J)Orchè gli elogi, noi loro t'Olativismo soggelth·?• uon osJ)rimononulllt o 11011 l'lumocho 1·ubarolo spazio ,·lsorvato 1lll'os1>0s\1.iono dello ideo.Por questo, senz'altro, cercherò di arrrontnro direttamente, con tclc~'l 'afl.ca brovlloqucm:1,, I& sintesi rii.ssuntlva dell'im1x>rta ntis- 11lmolibro. Premessi pochi ma c.luari cenni 1iuglierretii fisiologici dell'alcool, quali si possono raccogliero per sicuri e J>OS.lth'I attraverso la fitta. delle contraddizioni dei pili celebrati l'lutori della materia, l'aulore si volge imru&– tliat&mento " conEidera.re lo con.seguen7.o patologicl1e doll'ubbriacheua. acuta, che ri&S11umo in un suo quadro t1inotlico e quelle, ben pil\ terribili, dell'l'lcoolismo cro– nico, di cui rirerisce il quadro dato dal Monin nella. ima. opera: L'akooli,me: - spaventoso quadro da cui risulta che l"intossicuiono alcoolica cronica inquina e dovuta tutto l'organismo. Non c'è parte od organo che resista: i globuli del S.'lnguo si dcrormano, diventano grauosl. l'apparato digerente 11 corrodo, il cuore e lo arterie si induriscono o mille sostengono la spinta san– guigna; geguono la. impotenta o la sterilità, ov,•ero una 1wolodi ldloil, di opilettlci, di criminali; l'apparccel1io oorobro-spinalo si congestiona, truclnando soco ratal– monto la domonr.a.., la manin, il delirio, 111 morte dei sensi o doll'intolllgenza, la ))Rrallsi generalo ))rogressi\'a, i,;ppuro, non ostante lo. 1>ros1)olli"a di questo orribili conseguonze, l'abuso delralcool - dolce e terribile "clono - O antico, pare, quanto Il mondo. I mili, lo leggendo, i libri dei ftlosoft o dei poeti, lo leggi che toccano al culto del ,•ino o do' suoi numi, e le pene minllcciate ed inflitto in ogni temJ>Oai beoni sono li a tllmosirnrci quale ))arte abbia avuta l'alcool nei destini della. umanità. Siontemeno che, sotto un certo aspetto, si identiflcherobbo con la vita stessa.. Il Lombroso in– ratti, comparando la leggenda di E,·a con altra sul 100,na dell'India. tendercbbo a ,·edere nel ramoso pomo Il produttore del sidro inebriante o, nell'albero della ,•itll, la ,•lgna. Tutti gli amichi poJ)Oliconobbero l'ebbrezza alcoolica. o col vino o con altri rermonlnli, non altrimenti che molti soh•aggi moderni, di cui l'autore a,·rebbe potuto ru cenno. Al Semiti si de"o la fabbricazione o la col– tura del \'lno che trasportarono in •~gitto o in Grecia. I \loda parlano delramn·,e e del ,aoma, Inebbrianti tutti o due, o Mantega.ua poscò f\Jorl dodici altre specie di liquori, conosciute in India. Oli Ebrei, gli Indo-Atrii, i ('} An. ADOLFO Z•RIIOOLIO: L'Al coolù'""· - Praklll no«a, edllorl, Torino. - Un l'Olunie dt.lla lllbllo1.ca antropologlco-giu– rldlu, di 11ac, s,s, con v•rle tavola 1lno1Hc he (I,. 1$). B1 I ot a G no B1an o Clline!i antichi, i Udii, i Greci. I Romani, I Germani, i Tartari, lutti gli eroi naxionali dell'antichit&, risulta da dh·ene rontl essere stati incbinovoli o supini nelrub– briacani. Nel medio evo i castelli od i monasteri ocheg– giuano di orgie continuo o noi comuni l°l'equentlerano lo bettole. A Milano noi 1288 se no conta.l'ano sino ad un migliaio. Nel 1ec ll Xl, Xli, XJII Danesi, f'rancosi, Anglo– sassoni, Svluori, Italiani si contendono il primato della ubbriacheua., e fllosoft e dottori e poeti o papi o im– peraiorl lnneggi1tno al ,·ino od al suoi dolci effetti, mentre si moltiplicano le grida e lo leggl e lo pene, 1tnche reroci, contro gli ebbri. Ed ora?. .. Per stabilire - che è J)iù Importante - qualo sia. 1t, cstentilono dell'alcoolismo al di nostri e quali gll elfolti, !"autore Istituisco una lungA.od accu– rata Indagine slniislica attingendo lllle migliori o pili sicuro ronti, distinguendo diligontomonto duo sorti~ di JH'O\'O:- le une diretto (dati sul consumo dogi\ alcoo– lici, numero degli spacci, suicidi, crimini o rrcnosi di– rettamente cagionati dall'alcool, arrestati e morti J)Or ubbriacheiza) - le altre indiretto (rapporti che in un doienuinato tempo esistono f'ra gli spacci, il consumo ed i suicidi, I delilli, la pazzia, lo 11popolamen10o la miseria in genere). Sarobbe intercuan10 seguire l'autoro J)&SSO i•asso in questo lmporta.ntissime ricerche J)Cr tutti gll Stati di Europa e por I 1>iùcivili di Americ., uonchè sulle no– tizio rilWìunlh'o che cl romisco por rAsla, l'Africa e l"Oceania. - Ma come farel L'amico dirottore mi bia• scie& all'orecchio li solito momento: M ragio11idello ,pa.:io.... TuhM·io, aiutandomi con quei riassunti che l'autore ebbe la.felice Idea (o cariiato,·olo por quei mlllti che non banno lo stomaco atto a digerire le lunghe statistiche) di mettere alla. fine di ogni S1ato, cercherò di spiccare a ,·olo qualche notizia, specie llull"llalia e sulla 1-·rancla. In Italia, so l'alcooli!mo non ha mggiunto la gravità. di aliri paesi, non ò neppure un·entilà. di lieve impor– tanza, tanto più che apparo in "la di accroscimonto. Basta n. con"lncero di ciò l'osservar.ione che il nu– mero degli spacci, da. 146.070 che ora noi 1874, saliva. nel 1878 ,~ 150.634o ruggiungova. noi 1884la.bolla cirra di 107.-472. Il mnsslmo del consumo degli spiritosi è presentato dalla. Lombardi& e dal Veneto, il minimo dal Napoletano e dalla. Sicilia. Se rari appaloni I suicidi per alcoolismo (nel quinquennio 1866-70,1113&10 suicidi in genere, appen11, 110 ne contanno per ubbriacheiza 31 e, nel periodo 1871•77, 69), in via di :1ccresclmonto si ma– nirestano lo rrenosi alcooliche (nel 187◄ numero 200, nel lt'SI numero oo,.\ ne.I 1888 numero i:?3) riguardo alte qullli Il primato gpetta alla Liguria o al \'onoto. Al contrario esiguo o stazionario sono lo cifre dello morti accidentali per ubbriachona., con 11rovalenza nello stagioni estremo; pochi I raccolti per lo ,•io ))Orcbbreiza pubblica; numel'Oli ln,•cco i mala.ti cd I morti per a_l– coolismo cronico, spocio noi Venoio, nello ~larcho, m Liguri., in l..ombardia e ncll"Eruilla. Scarsi sono i rap– porti J)nles1 fra l'&lcoolismo o la criminalità; pili O\'i• dente l'influenza delle regioni montagnoso noi ruorire 1'iotem1,eranza. Nel Oiellese, l'alcoolismo, che ò in via. di notevole accrescimento, secondo un·inchles1a. ufficiale, sarebbe la causa di , ·e.ro rovino nella classe operaia, si per rapporto 1tlle condizioni economiche che J)Or le morali ed Intellettuali. Fra I mestieri, quelli che ne• cossitano l'I\SSCntarsi rrcquonte (111. CR8lt o di girare i

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