Critica Sociale - Anno II - n. 15 - 1 agosto 1892

236 CRITICA SOCIALE una sociologia di disperazione. Voi vi trovato quas nello stesso punto di prospettiva. o di impressione; voi distruggete la società. idealmente, nel vostro cervello, o poi profetizzate e sostenete lo teorie del malo. li caposaldo cli tutto lo vostre toorio o dei vostri sistemi ù la teoria della eredità. Essa tiene nel vostro pensiero o nei vostri libri una parte cosi esagerata, adombra tanto con la sua ipert.roflzzaziono tutti gli altri elementi, voi avete tanto trascurati i corretli\'i che le si possano opporre - no parleremo un'altra volta - che essa guiùa quasi sempre lo vostro deduzioni. Ora. l'eredità. Jcl passato ò una ereditit ben tristo, ò \'crodifa del malo, J'crcditù. liogli istinti bestiali o pon·o1'Si, dello runzioni terribili dei tempi selvaggi, dello malattie, dello mostruosifa dei tempi barbari. Voi sioto a un punto di ,·isla che s1iingo al pessimismo. Ed ò tanto Yero che voi subito questa. impressiono fosca, che i movimenti di speranza elio tengono lo pagine perduto dei vostri libri, hanno l'aria della perorazione di un avvocato por un cliente convinto o confesso. Lorngioni, porcuilascienzasociale è tarda ad accettare il socialismo,dopoquesta analisi saltano subito agli occhi. Lo speranze del socialismo sono fondato a punto su ciò che vi è di superiore nella società. Il socialismo parto da molto più alto di ,·oi, forse da trop~o alto per ora, da tutto ~iò che l'evoluzione della so_c1et.\. h~ prodotto di bene. E vero che a 1>esarenella bilancrn, il bono cd il malo forse il piatto calerà. dal lato cattivo; ma si può dire, senza pericolo di un paradosso, che questo ha poca importanza. E per una ragiono scmpli• cissima: che quello che nella società c·ò di bono è la sua funziono normale, quello cito c·ò di malo ò una morbosità. La vita della sociefa è fatta dal trionfo della moralità superiore, dalla cooperazione della vita, dalla tendenza al meglio: questa è la specialità della forma• ziono sociale, che la selezione ri1wigoriscc. voi cosi credendo di cogliere lo leggi sociali, lo fun. :doni sociali, non avete fatto in gran parto che la pa– tologia della società. Una. nuova veduta. sulla società può llorivare dallo studio della sua. funziono normale. No pariCl'emoin un altro articolo. • Ùl,l:\'0O MALAGODI. Lapropaoan~a fra i conta~ini E LA LEGGE DI MALTHUS l,c diverso proposte pot' la « propaganda fra i confadini » fatto nella r:1·itica SOciale dai sign01•i OatU e Gallavrcsi, sono lodevolissime in complesso. Qualunque cosa o da chiunque si faccia a pro dello classi laYoratrici, dev'essere appoggiata dai socialisti 1 i quali sanno e soli osano lealmente pro• fessarc che le condizioni materiali della sociel\ do• minano le morali e che questo non si possono mutai-o indipendentemente dalle prime. Urge, in Italia assai più che altrove, pensare a modificare le condizioni materi.ali di vita quotidiana della popolazione operaia e rurale. Soltanto agendo su questo condizioni di Yita si può acquistare in– fluenza sugli animi dei contadini o quindi istruirli, affratellarli, unirli in SOciot..\di consumo, di pro– duzione, di resistenza. Non si può dai-o un piano genemle por questo B bl1otnca G no Bianco lavoro di p1-epa1•azionoalla propaganda che deve farsi specialmente fra lo classi me,10 colte,· esso presenta difficoltà gravi, sen1.a conforto di popola– rità. chiassosa, di applausi e di sfoghi oratori cd offro compenso lontano di lenti risultati. Ma è Ja– ,·oro Yernmento utile e fe<:ondo.Secondo i luoghi e le circostanze dern seguire vie diverse; però tutti coloro che vi si dedicano, dovrebbero strenuamente applica.rsi a conWattere ,·eccesSivo aumento della J)0J)0laz1one. Basta una conoscenza anche superficiale dei con• tadini poi' sapere che il loro disagio, la loro sog– gezione dipende in gran parto ,!alla prole troppo numel'Osa. I contadini si.essi lo riconoscono. ma con• tinuano non di meno a prolificare per pam'.l dei p1·eti che minacciano e sptwentano vigliaccamente chi non segue il biblico « c1'CSCeto e moltiplicate», chi « fa peccato » alterando, corno dicono, « le leggi di natur:i. ». Spe1·0 d'esser capito senza dover scen– dere a troppi particolari. Colla perse"cranza, coll'opera assidua si può pa• raliZ1.arc o vincere l'influenza del prete, almeno in questo; tutti coloro che si dedicano alla propaganda J)Ol'amore del ,•e1'0e del bene, vm· seguendo tutti i consigli del Gallat>resi, don-ebbero predicare continuamente massimo o abitudini« malthusiano». Se perdura l'attuale vertiginoso aumento delle po– polazioni rurali, esso continueranno a vegetare squal– lide ed ignoranti ed impedimnno i progressi del proletariato nelle città, fornendo sempre nuove fa– langi di affamati imploranti in ser,·ilio del capiL1le conh'O i lavoratori. La ricchez1.adella l•'rancia e le condizioni 1·clati,·a– mente floride del suo 1n-oletariato derivano dalla sua poca fecondità e dallo sue abitudini di intelligente risparmio. Gran parte della squallida miseria nelle nosti-e campagne deriva inve<:e dalla fecondità cri• minosa dei loro abitanti. Attenuarla è possibile, fino a un certo punto fa– cile, ed attenual'la, dato la densit..\ attuale della po– polazione, lo condizioni economiche, le cifre dell'e– migrazione e dei morti J)rima di rn anni d'età, signinca aumento ,;apido di ricche1.z..1 1 concorrenza di braccia minore, quindi maggior benessere, crea– zione di bisogni, dignitil, capacità d'assurgere a vita intelligonle e civile, capacità cli vole1·e tenace– mente. EMll.10 Lt~PF.TIT. Eccoqua: se il nostro amico doH. Lepotit,oosì dotto e temperato, chiama crimi1w10 il metter al mondo dei piccoli lavoratori che sgobberanno per dieci e mange- ~~r11 Pn'Wa~ 1 ~ 1 d~r::~ct\, ~o~~;r~~~o1fi~~a~~g~~~~o m~enfl~ numerosi, mangeranno por dieci o lavoreranno per nossuno1 Noi ebbimo, noi pure, il noslro quarto d·ora d'entu• sin.smomahhusiano; m11. ci mancò sempre il coraggio di predicare ai soli poveri che aggiungano a tulle te altre anche quolrastinenza li. Che resterà. loro all'avere della vita.,se neppure atwamw liberamente dei figli? - Poi uno studio Jliù minuto ci convinse, col Kautzky, che la leggo di popolazione ho. una grande influenz:L sulla civiltà o potrà chiudere in sò un pericolo nel• r,wvonirc; ma che attualmente la apparento sovrapo. pola:io11e non è altro che lo falsa rnccla dello.ctrettiva

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