Critica Sociale - Anno II - n. 13 - 1 luglio 1892

CRITICA SOCIALE all'ent,-ala di alcuni candidati nel Cowiglio dei C-Omune. Noi cl limitiamo invece a constatare il fatto del nuo,•o atteggiamento :wunto dalla parte socialista, al quale più ,•olle pronosticammo cho do,•oya arri– vare o nel quale erodiamo cho fatalmente debba perduraro; o non nella sola ~lilano, ma pili o meno prestamente in ogni altra parie d'Italia. come già da gl'an tempo av,·iene all'estero. Il ratto non ha importanzn meramente locale, e perciò lo rileviamo in questo pagine. Sappiamo anzi di cert.'l fonte che, in molti dei conti-ido,•oIn1u-opat,-anda socialista si è meglio o da più lungo tempo affe1inata e anche lad· do,•e l'unione coi partiti cosidelti affini ba dato ai socialisti momentanei cd apparenti « trionfi ,, dei <1ualis'è menato g1·an "anto, il JX11·tito tuttavia - ad cspo1•io111.a f tta - ha dociso quincl'innanzi cli scendei-o in lotta ria solo, anche a costo di perdere appat'Olltomonlote1·1'0no, cioè di pc1'dcro \'Oti e 1-a1>– p1-csentanti nel Consiglio. rosse pure, alla Camera. E co si du,•ova :w"enil'O o i moth•i ne sono, al• mc.no 1>01· noi, o,•idonti. li J),_'\l'Ulo socialisL'\,per inizial e cho ~ia, e con o...-.so il Jl..11'lilo dei l:woratori militanli, oggi elio di st·uota 11i\'C11ta per danero 1111 pa1·Wo. oggi che lo prime armi lo ha ratto e comiucia nel ~re, ancho elettorahnenlc, combat– tuto o temuto, 11011 J>UÒ mctlcrs.i sistematicamente in coda ad alhi partiti 1>0litici,nè cnll'al"O in com· mi..sliono 0011 ossi, scm,n h'OJ>podiminuii-si, se111 ..a porde1'0,tcll'auima pt'Ol)l'ia.Il gua,lagno sul nume1'0 dei \'Oti è di l't'S'Ola largnmente espiato da cotesta diminuzione di 0$SC.07.a. l'er quanto nello coalizioni ci si sro1 ·1.l di tene,· dh1tiuli i programmi, esse in– caglia.no in sostanT,U hl formazione dell'osorcito no– :itt'O(fo1~ co1·to<.-o.,li7:ioui saranno meno pericoloso quando l'oso1·citooporaio-::iocialista sa1·à pili salda– mento e lndl.struttibilmento ro ,ma.to ); mentre poi l"apparouto successo, cho lalo1-adole1·mina110, crea nel 1,opolomolto illusioui o lo persuade a esigere !!agli olottl :;ociali:stlcib che, per r,unbiguili\ della 101-0 ol'igiuo. !Xli' l'ib1·idh11no dollil 101-0 condiziono cloltoralo. e.s.-si non pota-anuodm· mai. Tutto ciò gcne1-a il l'ilassamento. la sfiducia, e, c.-omo si osp1·ime,,a in mm 1-ccento adunanza uno dei nostri migliol'i o 11ii1 ospc1·ti com1>agni,la de– ,no,·att;;a.:,tonc del partito. Solo un idealo netto, neramonto p,oclamato o sostcuuto dagli amici ve1·i, ricusato o combattuto SJ>ingatamento dai nemici tutti, può s,•ilupp,.'\t'O una rorz.1 largamente attrat– th·a o co11ttuUr;a, una rol7.a ,•ci-amento e organi– <·amenloc1-eatrice.l,e coso ibride non hanuo <1uesta "irtl1. r.a rtesclla. noi suo ,·01'0 senso, il suce8S::IO cioè I.Ictio rorzo e dello idoc. ò nna cosa ben distinta - e spesso in antagonismo - colla riuscila imme– •liata di t:lluni uomini. Un 1>.'\rtitoinfluo non può rarsi avanti alla spicciolata. se non \'Uole dissol– versi: devo proccdoro in massa: non devo dai-e al nemico né ostaggi nò cn1J..1r1-o; dovo te.uer le mani libero; do,·o nlroccorron1.asacrificare imp,.uicn1.o d ambizioni, por la conquista di un suocosso saldo e reale. B b'1otec G ro 81 n o Questi, come p1·ineipidi tattica, non hanno, non ponno a,·ero, per natura 101'0, rigidezz.a assoluta ; siamo i p1imi ad ammetterlo. In ogni caso è l'espe- 1ienza che li insegna e sarebbe ,·ano \"Olerli im• pori-o ap1iori.sticamonto o,·e l'esperienza non b an– cora malum. So in Italia, per esempio, la pa1-te domoe1-aticae 1-e1mbblicanaavesse, in Parlamento o nella nazione, quella importanza, quella risolu– te1 .. za, quel \'Rlot'Oeho assolutamente non ha; se rosso necessario ch'essa do,•cs.,eprendei-e il potere e s..1ldame11to tenerlo, rimanendo un partito di lotta e di inno,·aziono 1-adicale,(01-sesai-ebbestato into– t'8SSO dei soclnllstl e degli oper-aldi sospingervela, perchè esaurisse il suo p1-ogramma, per ca\'arne ogni proOtto ~ibile e per fa1'0 che percorresse pili 1u-cstola sua pai-abola o poi lasciasse libet'O il campo. Ma sgrnziatamonto questa nostra polieolot'O o tentenunnto domocmzia ò uno sracelo,unn l'(Wina continua; il suo p1·og1-amma ò un indigesto cibreo, come gli interessi che 1-apprcscnla, come gli indi– \'idui che aduna, o meglio che accozza; il suo av– ,·oni1-osi allontnun od essa si scolora sempre pili, illudendosi di h-attonel'lo. Ormai eonve1·1-ebbo de– mocraU::::.arl<t JJOressei-osicuri elio e.si.sta. Ciò che rimane da ftu'Odi meglio ai suoi elementi migliori - o lo riurno in ,-calli, - è di aderire al mo,·i– mcnto operaio 1K>Ci:,lisln, che ò il "ero, il grande, il 1)()S.ith'o, il possibile, il sicm'O,e di nfrrctlarnc il trionfo. Cosi o.ssi rh•i\•1-a.11110 1 si ritemprcr:.mno, l'i– lorne1-a11110 utili a ,1uak~1, sar:.mnocoerenti. La democ1-azia- lo }H'OClamammo 1>il1 ,•olle- o S:tl'il socialista o 11011 s..•mi. Queste coso lo sc1·i\'iumo 1>acatnmoute. scu,.a ombm. di rancot•i o di pal'ligianosimo augusto, dopo 1wel'lo ltmgmncnto diballnlc fra noi e cogli amici, dopo n,,oro osilillOo pencolato. Le .scrh·iamo por cou\'inziouo acquisita e1Iclabomla. Constatiamo che chi }liit 1t\'\'Cl'::lll questi cl'ilcrì sono pc1'80ne, spesso in po1·rotL'\ buoua rode, ma 1.c1·lo pii, elio vivono appiwlnto dal movimouto. 1 eppuro quo.sto ideo p,-oven&,0110 in noi da fnnnlismoontu::iiasta,d;\ fodoo da ottimismo csago,i.,ti. 'l't'Oppo!i[lOSSO rumino 1·ipresi del ,•izio oppo:sto,cioò di un J>e&Jimismo ocooss. i\·o (o non lo colammoanche in questo p,agino) circa la leut01.zu ,la poca vitaliL-\ del mo,,imonto socialist .'\ in 11.-li a. Ma questo f)OiSSirnismo non coutraddico a quello idoo; anzi ci paro che molto lo conro1·tio lo giu– sliOchi. L\ ClllTIC::A SoolAU:.

RkJQdWJsaXNoZXIy