Critica Sociale - Anno II - n. 10 - 16 maggio 1892

CRITICA SOCIALE 151 le su:,:sistcnzo indispenMhili al larnratoro per un giorno; il valo1'0 della forza di larnro di un mese, di un anno, ccc., corrisponder:\ al tempo ncccssal'iO 1 >01· produrre le sussistenze, di cui ha bisogno il ,wo1-atorc in un mese, in un anno. Da quello che si ò detto :-ilparagrafo 1,· conseguo che, quanto pili la civiltà proi;re<liscc, tanto minor fcmpo ò ncccssal'io per ripro<1urre la fona di la– voro. Erano, ad esempio, m un periodo di ch·ilfa antc1·ioro, n~'\ric nO\'Ooro di la,·opo per pro– durre quanto occorrovn per un giorno ad un larn- ~~~1~~;1~n5~in0<\~~·1~~li~ ~~ ~!01·0 inYCCO potrebbero Riassumiamo: Il rnloro di una mc1•ce esprimo il rappo1·io nel quale essa ò permutabile con lutto le altro mei'C.i. La differenza del \'alorc delle Yarie merci corri• sponde alla differenza del tempo di lavoro, che ò necessario per la _produzionedolio merci stesso. Questo tempo d, laroro ò dh•e1-sonei divm-si pe– riodi <li cidltà, poichè, quanto più la civilt:\ pro– g1·odisce, tanto minor tempo di lavo1·0si ricluede per la produzione dello merci. Il valore della {01•,;a di lavo1·0 ò determinato dal tempo neco.ssario per produrre i mezzi di sussi– stenza del larnl'aloro; e quo.sto tempo necessario diventa sempre minoro quanto pili progredisco la ciriltà. · (J,a_/f11tt al pro111mo t1w11ttro). I. STEHN (tradut. deU-A1::t. o. Mo111a110). L'OMICIDIO DI DARWIN COnquesto titolo. che no richiama o no parafrasa - c.sageranclolo - un altro eia noi adoperato nel fascicolo precedente, Guglielmo Fer1'CJ"O ci scl'irn CjlH\nto segue: CARO TURATI, 'fi risponderò brevemente, tralasciando p.. 1rccchie tue idee a cui potrei cont1;ap1>01-re molte cose,porchò di una import.'\nza minoro. Non sl11-ònemmeno a seri vero ciò cho mi viene in mento rig-ua1'<lo all"anl1gonismo tra Darwin e Marx. Quell"antagonismo tu !"hai creato e tu l'hai d.istrulto; quindi è cosa che riguarda te: io non c'entro. di~~t,,!f J~~~fin~ 11 l:';1t~~~O~lOqus~::;~lC~~\'~;e~~! ~I~ di questo o quel fattore dolrevoluzione mn::rna. Ebbene, ~uarda: la Germania, l'ln~hilteri-a e la Fmncia s1h-ovano in condizioni economiche eguali, salvo JlCl' la Francia qualche diffe1·en1 ... per la 1n-o– JU"ietàngricola. Ora iu Germania il socinlismo ha pt'CSO {1ucll"enormoS\1ilup1>0 che tutti sanno, r ln– ghiltcr1-a comincia a muovei-si ndesso, in F1':l.ncia un partito socialista quasi non c.sistc. pe1·chò non si può chiamare partito quella fungaia di gruppi dissidenti, che da dieci anni non sono capaci di faro un passo innnnzi. In Germania voi p1'C(lito\'icino il trionfo dei socialisti e la scalal1. al J>Oto1>o p li– tico; in Inghilterra la questione si avvrn1-:.\proba– bilmente a risolvei-si con una nuorn forma di ))..11'· lamentarismo, creando cioé, accanto alla Camera dei comuni, una Camera operaia (lo Trades-Unions sono a:~~e~ 1 ;!~~!~ ili:Jt~"!f;:1i:n:1~11g' ;1~r t ~, mF~!~~~:~ non si vedo per che \·ia si risolverà la questione.... almeno so non sa,-.\ quella poi· cui si son messi i B bhoh.•ca G no Biar,co dinamita1-di. 'l'ulto differenze rilevantissime, a con– dizioni economiche eguali, o dipendenti appunto da quei fattori cosidetti scconclar'ì,clicui tu chci bisan– tinismo lo studio. Perché. in fondo l"uomo, su tutta la terra o in !ul~ !gt~;ngt~\ •~~ ~,~-,~~~ ~gì!~:~o~~Y/~~;;i ~!.~r.~~~ il 1nondo, aspettando che \·cnìsse il giorno in cui lo go,·erne1'ftnno i filosofi.Eppurecomcòdivcl'sa la ch·ilfa noi ,,a,·'ì pnc.si !Che cosa csis!o cli più intor– nazionalo che l'amore? Eppure quale varietil. nelle istituzioni, negli usi matrnnoniali, fomili:ll'i, nella filosofin, nella poesia, nella musica dell'amo1-e so paragonato popolo a popolo.Cc1·togli clementi ciela riia sono eguali dO\"unquc, ma dalla loro diversa combinazione esco fuori una straordinaria va1·ict:'t cli prodotti. Anche una sinfonia di OcoUto\'en o la suonala cli un organino di piazza sono composto con lo stesso noto music:1li, ma. non sono per questo la stessa cosa. Scrivo e pubblico tulto ciò, pcrchè per una idea nuova ò quostiono di vita o di mol'le che ossa si adatti a11ccondizioni non solo economiche, ma in– tellettuali, mornli, psichiche, ccc., ecc., cli un J>O– polo; altrimenti rimane, J:lCI' bella che sia, una sterile accademia. 'l'anta varrebbe mettei-si a fai• prop.1ganclacli buddismo o di islamismo. du~e!i~~~!~ ~liO crl:l~;~lt}~~tf~;c\~•,!i:::1:\ 1 ~it1~t~r~ psicologo, nell"analomizzarc, entro il mio ccr,•cllo, ffl~t~ 1 ~isl~~~lt~~fi!;;t1~nf~ :~:~i~ 1 ,niils~~;i 1 g! i:~~~~- dcllo stipendio. 'l'i strìn~o la m:1no. GUGLIELMO F1mnrno. Dunque Guglielmo Fer1·01'0non ci risponde. La questione pl'inci1)..·\lc, da lui medesimo posta o da noi formulata - un po· paradossalmente so si niole, ma esattamente - in quel titolo: Cm·lo Mm•,?· ttt· ciso.eia Carlo Daririn, ora p1'0Cis..1mcnto quosla: - E ve1'0che, come Fcr1·01'0pl'ctendc. il ma1·xismo è invecchiato? ò vero cho la scienza darwiniana ne ha preso il posto o lo ha cacciato di seggio? ò vo1'0 che, cli f1'0ntead essa, il sociatismo scientifico si ò im1)..1uritoo si è h'Ovato m~le? Noi abbiamo tentato di dimostrare che il ,·oro ò lutto il contrario. Al che il nosll'O valente contraddiltol'e si limita ad ossc1·\,aro: - cotesto è affar rnsh'o; io non me ne incarico. Che l'isJ)Ondcrc è questo? li suo articolo ò là, i nostri commenti son I;\ o i lettori, so no hanno la malinconia, li J)()S.SOno l'ivodcre. Or poichò egli sulla questione principale non ci l'isponde, noi tl'O– Yiamo porfcltamcnto superfluo di replica,·e. E sul rimanente? 1,·amico Fc1·1·ero ha colto a \"Olouna nostra fra.so fuggitirn, uu inciso di inciso. 1·elath·oa quc.stione nella <1ualedichiarammo, JlCI' qucsl.:'l.volta, cli non rnlor entra1•0. « Koi non en– h'ercmo - cosi abbiamo scritto - nella dispul'l sottile, e bisantina in gran p.1rte,sulla preminenza di questo o di <1uelralh'Ofattore dell'evoluzione so– ciale. » E !"amico Fe1·re1·0 ha detto: è qui che ti piglio. Ma qui, ,,iccversa, tu non l)UOiaffatto pigliarmi; pc1-chòqui ho sor\·olato e ho dotto cli \·olcr sor,•o– larc; qui non ho fo1·mulato e sop,·atutto non ho srnlto alcun pensie1'0 preciso. li mio articolo 01·a tutto un·apotoosidel concetto fondamentale m:u·xista: ~~r~~edÌ~l%~:e icJ~l~~~~:~~u~~~~1! 1 !\;~~~ c b 0 1 1 ;~~~~~ o stabilito, ho detto bisantino in vw·te, a mio av- ;;l~f!~ i~nu;~~~lO~ll cf1~a !\U~~; \~-~l~f1;~:1l e f !~ ~

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