Critica Sociale - Anno I - n. 13 - 10 settembre 1891

CRITICA SOCIALE 199 trollo degli studì storici o.... diremo un'altra volta quel che ci paro rispondano i fatti. Intanto è natu1-ale che l'opera qui sopra annun– ciala attirasse tutto il nostro interesso 0 1 sebbene gh\ notn a noi nell'edizione it.11iana, (1) ci piacque sfogliarli\ o quasi intommonto rileggerla in questa rnngniflca ocliziono fran cese, de lla quale ci si per– mcUa di compiacerci, giacc.hè sono ben rari gli nntori o lo opere, e m eno anco ra di filosofia, che abbiano l'onor-e della cittadinanza scientifica al– l'estero. Eppure chiss..\ se, SO\'ra tremila professori di storia delle nostre scuoio classiche e tocn.ichc, l'opera del Federici ebbe.... un paio di lettori 1 La C1·ilica. Sociale ha diritto anch'essa a far fare va.c.1111,a, per quanto breve, allo sue urgenli e ar– denti questioni economico-socialio ai redattori or- ~t~';.~~~~e1,?o t;~~tr~~i ~ ;dw~~O srr~\';~~l~ 1 di un'opcm che, al poslutto, ha, pii1che nou sembri, ragioni di contatto coll'ardente problema sociale, che è poi, infine, un problema di v,·ouresso. So è logge positiva che l'umanitll progredisca sompro, inevitabilmente, anche le fedi e gli entu– siasmi dei socialisti si sentiranno sorretti alla lotta improba. e quotidiana dello stenebr":lro le plebi, del combatfo1'0 pregiudiz'ì o inlel'e~i, del seminare J>el' l'av\·onil'O. Ma se tutta questa gran fede nel progre~o ino, 1 itabilo fosse un sogno?... Romolo Feclerici mostra come i popoli tendano n svilupparsi secondo la natum o l'interesse proprio, onde 1-cagiscono contro la violenza di chi colla forza tonta sviarli dal cammino natur":lle. Studiando lo vicende di quello agglomerazion.i violente, che si chiamano imperi, il Fòc1erici trova nella loro storia tcntati\·i di amalgama por· dodici o tredici arini, seguiti da i:eazione prolungata per ottantasette od ottantotto. E notevole Ja corrispondenza di questo idoo del FOOerici coi periodi storici del Perral'Ì, sebbene gli studi suoi siano proceduti affatto indi– pendenti e, come no fa to.slirnonianr.a l'ccliziono ita– liantl, siano usciti quasi contompor:rneamentc. o non che il ciclo di Ferr:wi comprende 12::, anni od ò diviso in quatti-o fasi, monti-o quello di Fedel'ici è di due fasi e svolgesi in conto anni. Onde il no– stro Gabriele Rosa ( 1 ) argomentava cho « vicende natm·ali sono bensì nella sto1fa dello nazioni, ma non hanno misura uniformo e costante aritmetica». i\lalg1-ado il contempla1'C, che fa l'A. della deca– denza dei gmndi impe1-i. egli scorge il progresso generale dell'umanit..\ nc11'inncslo della coltura o dello spirito dei popoli decaduti sul giornne tronco di popoli no,·olli. Egli c1·edo a quoJrutilitil ,lolla sto1•ia,che noi, cccenfrici. osa1nmo cli mcltorc in dubbio:(') e C,ome non rifl'Ova1-o- egli esclama - in cotesto grande a1-chivio doll'umanit\ i mezzi pili acconci a ,·tmetler sulla via questoo quel popolo, che so ne sia discostato? Quale miglio1· p1"0nt del• l'istinto di progressivo perfezionamento, inerente alla natura dell'umana socielù, che quo.sfardorc di 1·icc1-chc, /}O'' le quali si tenta di r1h'ovare, nelJe viscere dc !"antichità, la 1·frclazione o J>e1'meglio di1'0 l'indirizzo dell'avvenire? > Lo sim1>atie, diremo meglio. lo con"inzioni poli• licito dcll'A. sono pe1· la dottrina federale. Oli esempi di Roma e della Cina, cho sottraggonsi allo leggi del dissolrimento, dimostmno che le gmndi aggtomo1•azioni sta.bili sono 1>0ssibiliod utili quando somigliano a feder.:,zioni, quando rispettano lo con· dizioni locali, lo tmdizioni e gli ingeniti modi di l'I U: Uoot ckl PIW~••o 1>er ROWOI.O 1-'KDKRICI. - Voi. I: L' 1:.·•11erk:n;ra~lla Storia. ! 1 ed IL lloma, l'ratelll Bocca. ed. ,1881 (I, 3.IJI.) - Voi Il: 1A a,a11:iont aat re11ome,i.tw1turall. Roma, lr11telll BOCCA1883(L. 3.00.) (11 Storta JYat"r~ ~Ua Ctcl'ln, Ore,cla, ?Jalairu.nl, t8iì0, µ. lii. t•) In unii. conrerent.11: P>v11t1.1dC:tcl'IUtN. tenut• qu11.11ro nnnl ,ono a Milano, a benellclo della • Cucina del malati po,erl ,._ B1b1otE. e Gino 81arco vivei-e. A parto la discutibilità di alcuni parlicola1•i app1-ezr.amenti, noi 1>e11siamo che so un'ulilit..-\ può \'Oniro dalla storia ai pa1·Hli - anche ai socia.. 1isti - si ò questa « es1><H'ion1.a > che il Fedorici ha posto por titolo al suo p1·imo volume, o che di– mostra nosslm Ol'dinamento politico nò economico (e <1ual ò l'ordinamento politico, cho non sia anche economico, o quale ordinamento economico cl1c non s·impol'll'i in <1ualcho istituzione politica?...) potei' durai-e so non rispetti lo singolo o multiformi va.~ ,•feti,, del ienere umano non solo, ma dello circo-– stanze locali - di suolo, cli rlima, d'ambicnlc. di ll'adizi oni, l o quali tutte si 1·isolvono in una forma 8JJeci {1.ca co n esi{Jen;e proprie clcll'cssere uomo o do' suo i mo di di convivenza. Noi pensiamo cho il socialismo, tanto pii, p1·aticamonto sollccitor:.\ (fii esperimenti o lo af.tuabilit:\ dello i,;110 gonorose uto/>1e, quanto più sapr;\ libc1·a1"Si dal monosillabismo <og• matico dolio formolo assoluto o culattw·st alle ci1'– costanze dei luoghi e dei g1-01n'i etnici cli,·crsi, sciogliendo o sviluppando il /wincipio suo supremo in tante formulo, conco1'tli no sentimento impulsi,·o e nella meta genera le, ma diverso o svariatissimo nello modalit.'i de' mc1.zi, dolio con~io11i, delle transazioni, de' 1·isu ltati e d ello esigenze imme<liatc. li p1·incipio federale sa1•:l il miglior strumento o Yeicolo ali' attuabilità cli immediato 1·iformo sociali. Ma. non clirnghiamo. Roma p1'0SJ}Ol'Ò finché segui le tradizioni italiche cl'agg1-cgazioni fcdcrali\'c; decadde quando a tuUo il co1·po impose un unico sistema militare. li Fedol'ici però non ej1iudesi noi parlicol:u·ismo - che non doo confondersi col fcdem• lismo: quanti C<Xlini,:iccentratorisli }lOI' la pelle. alh'O non sono nel fatto che particolaristi. i quali o.sigono forte e assommato al centro il potere sociale unicamente per se1·virsi di quella somma ingente di forza a p1-o do· 101'0particolarissimi fini e into- 1'CS."-il Egli intravedo la composizione dell'umanifa eia molli elementi diversi i11·moniz1.ati.L'armonia dol vario non è l'accentramento disarmonico della violenza. Se la si capisse in ltalia! Ma ne siamo ancora molto lontani. Por 01·a e chiss.\ poi· quanlo tomJ>0il giacobinismo tm,pe,·at. J.,'hanno nel sangue i conscrvator,i, i 1·eggil01•i,i sudditi, i domocmtici stcs.~i, tutti. E paese di cattolici (il povm-o Quinet si sfiatò inutilmente a prcdical'lo alla sua Francia!) e pe1-ciò non saril mai r.,.'ltria 1·is1}0tiante l'indivi• dualismo, la dignit..\, la ltbort.\ dei singoli individui o istituti o g,-em'ì locali, quella che non è patrht di « libc1-oesame». Do,·e !-i tappa la bocca o si ascrivo a. delitto l'idea, un'idea qualsiasi non. con.– f01·nw a <1uolladegli uomini o dol pa1·tito o della. chLSSodominante - quello non 1-a1·i\mai paese d'autonomio o di discenti-amento, 1>01· quanti clcc1·oli bu1w1•atici venga. pubblicando, !-ottocotesto specioso o imp1-oprio titolo, la Ga;;eUa. Uflictate ,lei Regno. Potete mettere al Govel'JIOun libc1'0 pensatore come Villnl'i o un deYoto cattolico come Chimir1·i. i 1·isul– lati so no ,- ,saranno i medesimi .• e qualcuno - o magistl 'a.io. o maestr-o, o di qualsiasi alti-o nfllcio pubblic o (' ) - osa od "" os.,to (anche i « prcco– denli > sono argomento d'accusa cdi deme,~ito appo l'aulica. sapienza dei bm'OCrali 1·cggito1·i)avei-o una idea, un'opinione non, confm·,ntsta, eccolo inquisito, ammonito, tenuto d'occhio come lebbroso. e, va sans tlb·e, ca.sligato noi <!obiti e pulitissimi modi legali in confronto ai conformisti, o ipocriti, o birboni. Eppoi credete, anima genet'Osa del Fodcrici, allo« leggi hel progresso :i,! Nello spoltacolo odierno delle nazioni d1 qua o di 1:\ dell'Allantico, noi veg– giamo che il prog1'CSS0 1ntu1·a dall'Eu1'0p::tvecchia, ~ingio,,anibile, ad alti-o plaghe. Non ,,oJernmo t•) PuObllco, cloe pap ;a.ll' I col denari dt tutu - ergo non ,er,·1- tnre d1 un partuo, qua .le c he ila. che 111 tro,I pel qua.r(o d'or:,, al poure; ma anda telo a dire al noslrl llberalonl !.•

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