Critica Sociale - Anno I - n. 10 - 10 luglio 1891

CRITICA SOCIALE 153 o porche da qucsfa cscissc1'0 i primi germi della famiglia poligamao monogama. La zoologia o la paloootnologia s'accordano nel rilcnoro elio la prima rorma di vita sociale uman:i fl! la_lribi1, non la famiglia. I ngli, lo donne, erano d1fcs1 dalla fribl.l, non dni singoli r1adrì o mariti. L 'indh·idunlismo sfrenato, egli scriYC, è ])Ol'tato moderno, 110n è C.'lrattero della umanità. primitiva. I Ilushmcn, i piit seknggi fra i soh•aggi moderni, confederati, cacci..wano in comune, dh•idomno il bottino scn1.a contese, non abbandonamno i loro feriti. Fra i nalh·i aush":\liani npJ)art.icno aJrintero clan il territorio per la cnccia o por la pesca, sono comuni gli attreu.i por c..-.ccinroo por pescare. Nei loro clans da 120 a Jr,() persone, pralic.'\110 il co– munismo o la p..100 JU'C\'nlofrn loro. In nessun pe– riodo della vita dell'uomo In guo1•ra fu lo stato nonnatc della sua csistcn1.n. O. ROSA. La qmlione sociale secon~o loStacter Non tomcrà discaro al lettore. oggi cho da alcuni si l.ddllano, da altri si escludono, nello concezioni reli– gioso, l'ausilio e la sanziono toologico. den· incipiente trasmutamento sociale, sontiro como la pensa in pro– posito un evangelico tedesco, lo StOCker, già predica– toro alla corto di Berlino, uno dol ph\ attlvl o più ror. venti predicatori della rodo cristiana. Por <1uanto non alleato dolio.Democra.ziwoclnlo di Germania., alla qua.lo rimprovera. l'ateismo o lo nuo,·o rormo della ramiglia o dello Stato popolare, puro egli non t'& Il viso dell'armo al Socialismo, nè si mostra ignaro (corno lo è. o finge di esserlo, il capo della Chiosa cattolica romana) delle causo storiche ed economiche dallo quali questo è uscito, e per lo quali va diff'ondendosl. Il discorso(') cho lo Slockcr tenno nello scorso aprile alla nona conrerenza inlcrnaiionalo doll'allennza evan– gelica a f'irenze- e del quale rirerlamo appunto in rias– sunto alcuni brani, cho bastano a dnro un'Idea adeguntn. dol pensiero sociale di questo collo od oporoso riror– mntoro ovangolico - potrà. essere ulllmonto conrrontato col verbo del Vaticano, e di quosto render meglio ma– ni(Oftto l'opportunismo bott~o, Il quale arriva sino a quella strana riduzione dell'ingeronu. divina, che ò contenuta nel seguente leonino concetto dell'Enciclica: e che Dio diode, è '°ero. a. tutti gll uomini la ,erra, ma. non perché rosse loro proprietà collettiva, chè, in– vece, ~li no lasciò la rip3rllzlono o l'uso all'industria degli uomini e al giuro speciale del pepoli. > - In questo modo, qualunque sia il giure - barbaro, romano modioovalo o borghese - Dio ò soJdisratto, o la terra, aobbono Ingiustamente n pproprln.tn, con osclusiono od a.sservlmenlo di tanti uomini, e rosta nondimeno (lo dice l'Enciclica) a beneficio di tutti» per la semplice ragione (sempre secondo I compilatori do! s,ullodato Terbo) e che non vi ò uomo al mondo cbo non riceva alimento da quella.> (dalla terra). Inratu, di nessun milionario come di nessun morto di pellaa-,a si può dire che abbiano mal rice,'Ulo ali– mento dagli altri pianoti!.... lAterrall beneficò entrambi, ugualmente alimentandoli, n'è vero, Ma sentiamo lo StOCker. (') I.Aq,ue1tlone sociale • la Cble'la lpetlalmente In Germania, Slrnlclamo cd abbret°iamo per ragiono di spazio, pur tenendoci (edeli ai concetti del conrerenziero. e •••• Il Socialismo non è patrimonio e1elu.sivo dogli uomini della democrazia sociale; ml\ In quanto è so– cinlismo 1uinoe realizzabile, vi partecipa o lo accetta ogni clnsso, ogni colo. Ad occozlono di alcuni spiriti nngustl od arro1rati, noi tutti, in ronclo, desideriamo quello stesso che la democrazia sociale, qual rnppre– sentanto dello classi lavoratrici, ha In sè di buono. e A guardare si ha certamente l'impressiono che un nuovo Impero di pensieri s'appresta a dominare. La moribonda scuola di Manchester non ha 11ii1seguaci. S"innalu sovra. essa il regno del socialismo. ~el suo pili Intimo rondamento osso è ben noto ad ogni cristiano: in quanto leggo sovrana dell'amoro, esso da diciotto so– coli hn rondato un regno cui non gli operai solta11to 1 ma tutti I credenti convinti s'inchinano. Il mmnchcslo– rlmnlsmo dolroconomit\ politica. o elio nollt\ sun. essenza è ))1\1 esatto chiamare l'individualismo, è una lntui1.iono già superata. ... Il tempo dcll'indivldunlismo Opnssato, od esso non JJUÒ pili bastare allo progredito condizioni o relazioni della ,·il.a. Il tempe nostro è agitato tutto da un grido, Il quale si sprigiona non da una parto sola, ma da tutta quanta la. vita popolare: un grido il quale esige che alla intuizione iodh'idualistlca nel campo della vita economie& si sostituisca una concezione socia– listica.. e .•••. Allorchè lo rorio economiche del tempe nostro si rurono messo in moto, allorchò l'industria. modornt\ ru scesa in campo colla sua. sterminata pro– duzione, con I suoi possenti cnpi1nll, o col suo nbito n. srrutlilro l'aUlvità umana, ru visto subito cho la conso– guonza di condizioni siffatto non petova. essere l'ar– monia oconomlca., ma l'anarchia.. In rondo In rondo, il liberalismo economico era animato dal pensiero che l'essenziale rosso di produrre merci, anzlchè promuo– vere la relicitl dell'uomo; guadagnar ricchezze, anziché proteggere lo animo; e cos.l l'opera. dcli"Individualismo tlnl col degenerare in un mondo d'egoismo o di mam– monlsmo. A JH>OO a poco s·andò rormando un materia• lismo economico, il quale non solo non teneva In alcun conto lo (orz o mora li o la pcrsontL del la.vorn.torc, non solo non cm• iwa.la sua casa, la sua. vita di ro.miglia.e ltl sun animn. lmmortnlo, ma bo.dn.vnsollnnto ttlln quan• lltà. di liworo, che egli poto,·a. produrre, o nl minimo salru-io necessario per comprargli Il suo ll\\•oro con,·er– mo I n merce. ~on e"è ,·olulo meno di un secolo perchè se no mostraue.ro e,•identi lo ro,·inose conseguonxo. « Con lnditrorenza quasi pagana ti manchesterlanimi:o se n"è stato a guardare la miseria dolio classi la,·ora– tricl. t:n reudall!mo peggiore di quello del medio e'°o è lto sepArando i capitalisti dai la,·oratori, I gaudenti dal sofferenti .... L'industriale teneva lo leggi economiche del liberalismo per Immutabili. Anche oasondo pieno di bonovolent.i. non poteva mutnro gran cho nello condi– zioni sussistenti. Senonchè la. riflessione dolio ch~ssi ltl• vora.trlcl si destò. Cercarono mcrcO gli scioperi di vol– gere a lor profttto la lotta pcl salario; d'onde si originò una spoclo di guen-a civile. e ..... Non c'è più oggidl in OcrmAnia..per quanto io sappia, una Clltledra di economia nuioualo occupata da un manchosteriano. Tutti i nostri dotti hanno senti• mento o convinzione, a.lcuni sino un vero entusiasmo .sociali.stico_~Il Socialismo si leva ora a proclamare la libertà. In nomo dell'umanità off'oSL Le suo radici esso le gotta nello di(oltoso e disordinato condizioni econo– micho; ci.Iogni uomo onesto non può che dargli li ben-

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