Critica Sociale - Anno I - n. 10 - 10 luglio 1891

154 CRITICA SOCIALE ----------------, ,·1:mutosino a t'ho osso si limita a condannare relazioni insostenibili. Non saremmo o non meriteremmo di essere cris1ianl, so non ci unl1:. simo al Socialismo nel condan– nare una ,·lta economlt"a e.ho h:.. t\\'uto per l'uomo cr– folti cosl pcrniclOII. Noi accettiamo in tutto e per tutto le intuizioni ,iociali te, che., criticando e rigettando il manchesierianl mo, llommndano nella vita cconomiea maggior f'tatellanua. ,eritl o giu'ltlzia. • Lo Slocker prosogue accennando ai limiti del Socia– lismo temperato al Quale egli ,·inspira., dilferenziandolo da quello della democrazia-sociale. (') Sor,•oliamo su questo passo, J>erarrivare là dovo ritiene il Socialismo osscro Idea grnudiosa, la cui origine egli rin,·iene nel Cri8Hanoslmo, ll<!rthè Crlslo ha insegnato agli uomini " considcl'Br~I come l'r alclll. S oggiungo però che il, frlstlanos\1110 non Orll In grn.do di sostituil'o tutto quanto lo pro1H'iovoduto n. <1uollodel Paganesimo, onde la. schiavitù rinmso; nm durtmlo il modioovo gli schiaxi divennero 11on·I, poi llbo1·I. J.n llifo1·rna osloso la morale doi laici al proti, o la IUvolnzlono f'rancoso creò l'egua– glianza legnlo o civile degli uomini. Ora l'odierno So– ci111ismo- dico giustarnonto lo SWcker - non è altro e-holo sfono di f11rtrloufarc, anche noi campo econo– mico, questo BIOJicorno,•imento ,·erse l'eguaglianza. Secondo lui, o certamente socondo lutti gli evangelici, il J"t'f/110di Dio della Sacra Scrittura è un regno so– ci&le, che non appartiene soltanto al mondo di là, m!\ anche al mondo di qua. (I proti cattolici ci hanno tal– men1e resi dilftdcnti o 1,e<:.simisti sul loro ministero religioso, cho noi socialisti racilmonte li mettiamo in un BOI fl\SC'ioeon tutti i 1>redicatorl di religione, mentre è giustizia rlcon~rc negli O\"angelici, spooialmente in quelli dello 1lam1>0 o della coltura dello StOC.ker, i difensori dolio plebi o gl'interpreli onesti della pa– rola di Cristo.) Ecco infine e:he eo,'è la Bibbia per lo Stocker: un libro che ad ogni J>11glna rammenta corno il diritto di proprietà non deve e&serc un ca))riccio umano, ma un umcio divino, circa l'adompimonlo del quale bisogna. ront.lor conto; un llbro Il quale ni proprietari avverte di non rnccogllorc I 1esorl dclln. ierra, o li esorta a. soccorre.re Il prossimo. R. c. (I) Il progr:rn1mii. dell',l11ot'f11:1011e eett/1-ale per to riformo ,o– tf<lle, fondatk In Ofrm11nl11 tlllll,>8tlkker e dii.ITodi, può leggerti nel Sot'f.atù'"e Nllt~1ttMt·ol,1 del De 1.a,eleye, Il quale 1'intrat- 1len1 1>11re " luniro IUl pn.-mo •«-IOk-t:rl,tlOttO, LASTOHIA DI DUlìCODF: DI CAVALLO e Il Programma socialista E.ecoqui C<K.'\ risponde l'egregio capitano Siccardi alle osserrnzioni da noi nitra Yoltn direttegli. Egli intitola CJU~Ul8Ul\ ri.spostn: DW>IJ(OS( <test,•(, Asserendo nell'altra mia cho io ero socialista crede,·o In buona fede di non dire un'eresia; m:1.poichè ho corso troppo - come Ella benevolmento e eon tutii i riguardi della più squislt& corte,la ml reco rile,·o.ro (') - faccio un pas~ Indietro, ma ml fermo sulla porta, al pos1o del catecumeni. E tanto per non essere conruso coi I)le«llo, quanto por tslrulrml od a!Tretlare il momen1o, In cui mi si dica Dirp1u.1t!8 intnwe, mi permetta che lo osponga alcuni dubbi, o dubbiosi dcsiri. ~~o cho la società, cosi come è costituita, sia. (I) v,aaa,1 nel n. 5 l'articolo: !A Pac., lf ${)ttallmio. B b 1otecn Giro 91arc una barcaccia ,•ccchla, che sarebbe molto meglio man– dare a picco, anzlchè pordoro Il tempo io v ani c onati per tenerla a galla. Dico vani, perchè poco va.le chiu– dere lo falle, quando Il ll'!gno è marcio e fracido; in questo modo si dltrcrlsce, non si Impedisce la sommer– sione e &iprolunga l'agonia di quelli e-ho ,·i sono im– barcati, Credo e:he dalla dl~luzione dol vocchio organismo nascerà un organismo nuo,·o o non una nuova edizione migliorata e corretta. S1>eroe desidero ehe 11 realizzino presto e magari subito iutto le riforme onumorate nel 11rogramma della Lega 1ociali61a ('); ma non ho la redo che nn10,·e le montagne, ondo anch'Io domando corno gli apostoli a1 buon Gesù: e MaONlro, fllll\lHIO lL\'\'Orrò.tutto ciòf » Dal 1mnto cui è por\·enuta 1'11111tuHt. società., è per– messo nl ponsutoro di spingere lo sgutirdo 1101 pili re– moto a\'\'Olllro; nm dallo dlvlnuzlonl o Induzioni dello speculatore alla l'Oallà otrottuabilo ci co,·ro assai. La leggo dclii\ g1,witi\ non 111 vorlOca esattamente se non in un 1>lccolotubo, do,·o si sin fatto J>rc,·entiva– monto il ,•uoto pneumatico; I momenti dolio forzo sono altenuati In pratica dagli attriti, dallo resistenze, ecc., onde lo penso che qualche cosa di 1imile debba u,·e– niro nelle leggi dolio.e,·oluzione 1ocio.le. So con.suite la storl&, essa mi dico cho J'idoa cristiana non si realizzò come a,Tebbero ,·oluto Gesù e i &uoi di<:cepoli Pietro, Giacomo e Giova.noi. La rh·oluzlone france~, sebbene recondata dal pen– siero del \'oltalro, del nou~au, del Diderot. e di tutta la nobile pleiade del cosi detti precursori, pure non riuscì là do,·o questi avrcbboNl desiderato. l.a stessa unità ila.liana non al compi secondo il pen– siero di O. Ma.zzinl,nè IOCOndoquello di Garibaldi o di \"ittorio Emanuele. Dunque se dal diro al raro c'è di mezzo il ma.re, dal pensiero all'uione ci de,·e correro Jllù usai; o non mi paro che il mostrarsi cotanto rigidi ossor,·atori della rormolo. 1>0ssu. gio\'aro al risultato pl'alico. Del resto Il Malon enumera novo modi ditroronli di concepiro il collottlvlsmo - osslti la. socializzazione dei mezzi di produzione - o Il~ ,ma opinione particolare completa la. dlochm. Ora. flualo di tutto 11uosto formolo ò In ,·ora 1 Quale la. buona, Secondo me, c'ò del buono In tulle; mti nessuna si rcalincr-à. lntloramento. Ilo rodo invitta e inconcussa in una nuova organizzazione l()('lalo e potrà. darsi che questa sia una fusione. una spocio di ordino composito dei ,·ari colletth'lsml; mo. potrebbe anche darsi che rosse di tal natura c:10 noi non ne a,·CBSlmo neanche la nozione. Se è un CM'OrcIl credere la natura umana immuta– bile, è, a parer mio, un orrore ancor più grave il cre– dere dj poter realluaro dall'oggi al domani un ideale, la cui realizzazione richiede coscienze Individuali e co– scienze socl&li,cbe gli uomini moderni ancora non hanno nè sono pl'058irnl ad a\"ero. Ogni ideale tende a realizzarsi o sta bene; ma percl1è l'ideale socialistico dh·entl bella. e feconda realtà occorre cl.ioscenda dallo Intelligenze superiori tille Intermedie, che poi lo divulgano, lo generalizzano o preparano una coscienza soclalo, atta a comprende,-lo e a se– conda.rio. Ora è possibile riform:\l'e la coscienza sociale come si rh·olta. un gutinto 1 Questo trasformazioni a.v\'ongono (I) Pubblicato ntl n. o di C.-ltloo S~lolt,

RkJQdWJsaXNoZXIy