Critica Sociale - Anno I - n. 10 - 10 luglio 1891

152 CRITICA SOCIALE <xliernasocietà capitalisfa designa la quantità di ln,·01'0, sociahncnlo ncce:ss:uia,contenuta in una merce dotc1•minata.Ma ftucsli ,·alo,·i 1u'Odotti dagli operai uon app:wtenbrono agli 01>erai.Kssi appa,.. tengonoaipt'Oprict.u·idellomaterio pl'imc.delle urne– chino e degli istrumcnti del lavoro, e dei capitali ~n'~!~~~'•1~ 11 ,i~ 1 ·;:: 0 t~- 1 ~~'0 ~1e'/1~~:~~1~!:~c~l;~;!'. Qucsl'ldun<JUC non 1·ioo,·elio una J).'l11o della ma..."-"-" dei prodotti che es..," cron. L'altra pat1e che, come vedemmo, so In tiene la clMSOca1)1talista, e tutt"al pili la de,·o dh·idcro con la classe dei pro1>1'ietari fondiali, aumenta ad ogni uuon im·cn1.1one e sco– pcrt.'l, mcufro la Jlarlo spclt.'lnto alla classe lavo1-:i.• trico (ragguagliai.'\ al numo1'0complessivo dei suoi mcmb1·i)o 11011 aument.'l cho lcnti~imamente e in m0tlo insiguifìc:wtc, ov,·01'0non amncnta punto, o in dato circ~tanzo può anche calare. tm~~a ~~~:~ :1 1 i 1 l~·c, 1 ~i~?:1 1 ~n~c~~•o;;~es1:~ 0 f~~~\:td~i !~~~·~:~'\ u/,~~~~~?11~.u~~~e~•:1 1i '-ò!1ogt~~i"~11~ft:~ ~:~r~~a\~ do,·o affonda1'0 la odiorna ecouomia capitalistica. Da un lnto ricchc,.zo smisurato o una sonabbondan,,a t~1f·~1~ 1 ~a c;,~: 1 ~~J.~::~ !1;"t~;,~~ 1 i ~:! tmsro11oata in larn1-:i.toriS.'\lariati, o perciò appunto ~~~~~li::~tad~~~~fef;~fu 1 11~1!ii~'.f 1 i\~ u'.~~,·~~t; cf~ sh-:i.orclinariamcutcricca, o in unn grande classe di 8.'\larinti nullabbicnti, ra si cho •1ucst.'lsocietà soffoca nella sua propria nbbondanw, mentre la francio maggioran,.. '\ dei suoi membri a mala pena inSi;~~~ - o non lo è am,tto - dalla estrema Queillasituazione si ra ogni giorno t>iit assurda od CX,\'ni giorno 1>ii1 inutile. F.s...;;.'\ deve essere elimi– nata, o lo 1JUd. Un llUO\'O assolto sociale à possibile nel qualo !!ienoscomp.11"l'JC lo odierno dìffcrcn,.e di classe. In esso - rorso do1)()un b1-c,·operiodo di h't\n(li1.ione,un po· malagm·olo, ma in ogni caso assai utile mol':llmento - lo immen-;o rorzc pro– dutti\·c già csi~tcnti ,•01·1,mnoutili1.1..'lto secondo un piano ra1.ionaloe ultcriormonto porfczionatc; e la copia somp1'0c1'0SCento cli c111tu1to Rer,•o alla Yita. allo compmconzc della ,•ita, o all'cduc.'lziono e al– l'eso1-ciziodi lutto lo lhooltà O~icho o psichiche dell'uomo, vo1·1~'t mossa p1-01xu·zio11ahnonto a dispo• siziono di tutti i mcmbl'i cicli:\ socict:', tutli cqua– bilmento tcuuli al fributo del la,•01'0. oo:fq~~~~a!~la~;~/;~~ri n~~~~~o .-:0~/~ 1 ~Ì~ e. ri:l~tft! stcranno, di C\ua o di là dall'Oceano, il 1• od il 3 maggio immmcnti. 1-'EOERICO 1-:XOELS. SOCUJJILITÀ UHA.iU J..'11omoò csscn1.ialmcnto socinlo po1-chònasco debole, 00 ha bi-.ogno urgcnto di aggrupparsi per JU'Ocaooiar!-li i \'itlo colla caccin e colla }>esca. per dircnder!i dalle intcmpc1·ic, ()01'S.'llva1-clo madri ed i ranciulli. Giammai tr'O\':U"onsi uomini seh-aggi aolinghi o (ci'OCi corno lo Rei-o carni\'Ol'C. Im·cce nncho i pili b.1rbari 1 so non ccciL'lti dalle &ruerrc, ,•i\·0110 tranquilli cd associati in tribi1 come i ca– stol'i. l,o elCS.<;Q egoismo, istinto prodominanto nei ranciulli, conducoalla n..s.'l0Cia1.ionc, J)OrJH'OCacciarc, rncondo inlcl'\'cnil'O l'ajuto altrui o l'altrui scr\·iti1. Quando lo :;00iot:.\umano proso1'0a sviluppa.rsi, G oB rondcndo <xlinh'occfanclo,·nrio tribl1, ed ordinan– dosi 1'Cligios.'\mentc,qunndo il clero subentra al patriarca. condanna per procctti S.'lcri quegli atti che offendono l'organismo sociale. Ma già prima. cho la 1·cligionoi11tc1·rnnisso, In nntura, on·oro la necessità, ni soh'aggi :wea con~igliato di o,•itaro azioni di'!h-t1b-gitrici dogli ordini sociali. I sacerdoti por su~b"'Cllaro le leggi, i doveri so– ciali, c1-e.11'0no la leggenda del J)OCC,'lto originale, del dovei-o della cspia,;ione, della ferocia innata di Caino uccidente il fratello A belo. I...a h'ndiziouc della deeaden,.a dalrclà dell'o1'0 rirerh•asi ni nuovi bi– sogni goncmti dallo s,•iluppo delln civiltà cho im– J)OllC\'a lavoro a.'!Siduo, ignoto ai seh•aggi ,·ivcnli di cnccia o di poscn.L'assassinio di Caino agricollor·o conh'o A bolo pastore poetizza In lotta degli ngri– coltot·i co11ll-o i 1>ru:1tori invadenti o distruggenti i 101'01wodotti fitlic.'\U.( 1 ) Perciò slimiano vano lo doclnmazioni di Lo Play noll"ope1-a Lea Otuwlcrs de l'Occfclent (Tom-s l8i8) contro la tcudc111 .. 'l innnt.'l dell'uomo ,·erso il male, designata nettamente nel docalogo di Mosè. I fan– ciulli, ogli dice, na.sconocon inclinazione propon– deranto verso il male, il primo loro ntto intelligente esprimo l'cgoi~mo, rinvidia, l'cxlio,la collera. F.gli considera solo un a&J)Ctto dello spitito dei ranciulli, i quali stringonsi insicmo anche con csp..'\nsiva bonovolon, .. '\, dividono rrn loro ,•olontiori il })anoo le frutta~ proteggono e di(cndono i J>ill tleboli, i 1>iccini. F. vivissimo nei ranciulli il bisogno di ag– grupparsi, ò spiccata in 101'0la tondcn,.a alla ser ciabilit..\.Fra 101'0lo minomn,.o seguono docili lo maggiom111.o per ogni aziono colloltirn. Qucst.'l sociabilit:\ dei fanciulli deriva da quel bisognonatm-:i.leche prcp.'\1'Ò la sociot.\ umana. Stu– diata profondamc.nlo nella sua genesi dal 1wincipo Krapotkino nella Nlneteenth Ceatwy c.loll'nprile, ripr01.lotta dnlln 1.l/lnerva di quel mcso del 1891. Egli combatto le ideo di llobbos pessimista imma– ginanto l'uomo primitivo sp.. '\1--SO in 1>0eho famiglie fc1ooi c1·mnti como i carnh·o1·i, o, seguendo i più afllnnti os.~rvntori recenti della cmb1·iologindello istitu1.ioniumano, mostra che la ramiglin isolafa à Jn'Odottorelati\'amente rcccnlc, cscito dalla tribù Cl-ammcntata.Si rnllo o,•olm:ionolunga per portare In societ:\ per lribll alln organi1,1.azioneJ)Cr genti, ( 1) C.rlo Cauaneo - di CUIpure. COIIfrHde, col llou, l'affl– nlll della roent.e e de11J lludl - lta dato della 11 ... a l•11euda una Jnter1n'flt1tlone che cl ,embra phl lll'f&. Wetle conto di rl– fulrne le parole: • Diteche Adamo algnlftcai,omo,· che C&lno1l1nlftca poHttkJtte; che Ab ele 11gn 1nca "tdlatfflntf4 e a•rete roottrata 11 oeneal, non nel mlw.ro conceUo di ua trl•lale delltto prlnto, rua nella ,ua nall u eubl lmhl di un'lltorla Ideale del 1enere umano; Il qualf', dalla &atemlll ed egua11111&a dell'ordine morale e dt– •IIM>, trap1-. all'.uurpuJ-. alla tirannide, alla elnge. - 1'N Yotaboll butano a Indicare tutto Il 11neo dtl libro: I tndutlorl non Il banno tradolll. • Nell'uu.alnlo di Abele 110a•I 6 dunque aoltanto, a noetro n– •lto. Il produUore cbe difende Il• prodollo llr,Ucato•; YI. altreal 1·1cc1p1rratore, Il proprlelarto. che difende li proprio mono– polio; •I• 11gt,rme, per quanto rudimentale, di quel feoomenl che poi pr.. tro no1ne: sopralavoro non 1111110.11hittamento umano, antaconltmo di clUII. Caino non• ancora Il • borahete • i ma 6 Il 1uo remoto proa•o. (N, a. DJ

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