Critica Sociale - Anno I - n. 10 - 10 luglio 1891

CRITICA SOCIALE 147 ASTERISCHI su\.ag;:~ir:~'\~~~:s~:i ~~ :ero~~ 1 ti 1 Ìc~~t~l i\it~~~ e Stato an·amatore•• hn. prodotto - o si poto\':~ imagi- ~1°n'::?ro;iu!1i1g,~\0 d1 a: ~ ? 11~ 11 ,.f~.f~~~~~r~'. 1 ~d 01 o : cdi~l 1 tl~ ldoo disparato o di coloro opposto; 11 ,•Idoche l'agita.– iionc, a Iniziare la quale, pubblicandola., mirammo, ri– spondo alla. coseienia popolnro o scienlitlca nei J>.'lrfi1i plù dh•er$i. Sgraziatamente quel giornali che per la loro impor1anza e diff'u.siono sarebbero I meglio atti ad usecond&rla, furono quelli chepili si rammentarono che il •ilc11:io è d'oro. Questa traso - nel cuo concreto- ò ~~u~~::i~~m!·u:,~tZd;\uosto fenomen apersona autorevole e compclente che oopro una. posizione ele– ,·ata., eho ali& questiono dei dazi eonSACrògrande studio ~11 ~~r. ~i'i~-~':o ~o:t": :o~:1,~~~~é C. 0 11 i 6 ~~~ 1~;ff~~il~~ ~1~1~~ 81 s" ::~·e \~~~;r! 11 i~1;;;i1:~'t1~iJ~!fg,~i 7'o:a J~~~!\jo~ fi~~Id 1 oa ~h~ 1 n\~~~.\~ : :: o 1r~'l~~:~~1.~ 0 ~~~~bb~ ;;e~ tarnento ricusare. Ma .... In 1woprio1à rondiaria ò J>Otente 0 ~~:1°fe~ 4 p~~~n~u~ 0 ~·?11~JOrn ancora che il ,·ostro materialismo economico rosso almeno eecessh·o - o che :O~f~~~r:;: (~:,~i-: :,~:jn;;~t~C 1 r~1~ ~r::er ~i~~ ~::sr,~~ci~~!~~1~1!tf0~!:~t~~d :: tt~~: \ ~g;:re, 11 ~m'! penso. il l..orla, o noi con esso, cho lo Staio moderno non nbbia. la J>OSSibilit~materialo di mulnro i ra.p~rt.i ~~~l!~~:,lleiu~r~l~~l~~~I~ ~n~11~ 1°r~:t c°c~~OO:'lf~~f l~ ~f~I ~;!.; :;~W• 1 i~n~~~/~~~•O ~:ll~ll~of 0 ri~e,''!~ 1 1!~•it~;I~ tl~il 1~ t:ai mento dell'uomo, dal mettersi eon tlrmlo b11g11glì, 110Uo bandiera. di lil>erlà, dalla parto di quegli economica– mente pili rortl cho sarebbero poi - ;,.onta. l'artiftcio dello lc(:'gl - naturalmento i 1>ill deboli; <'ho 80110, ad ogni modo, I 1)3.l'll&,iti del la,·oro del ph'1.("he ò dunque quC11ta ,·ostra liberlà che si risoh·e in tirannide l riS~~~l•::o~~j~~li~t:1:~l~\'!tOU~~:t::~:I~~ rnu\~l~~~~l~r. ~~~~,:;~::~~r~ 1 w~~:~~li~!~1 1 ~d~~t d~~~1 1 0 ))C~! sf~;r:.'.!i,~ la toorln. possimistiea. che lo Stato borghese ò l'organo tlei Jll"OJll'IOlnt·I, il f,01fa non fllCO\'tl. cho dollu. llno O tmspa- i!11:::,1~rocS.~'',j0~ ~~?0 d~~j ~t ~~' \'~~:i:1 1 ~ 1 ,; !~~~er~ 1u~ 1/~ in fondo, 11rorcsslo11alrne 11t.o vincola.li Ili eolo proprlo~ario) ~~~~~:t: ·:~ :uw~~ 01 Ji d C:r:: l :i1~,i~;i1•~.~fè~~a~~ lito 1 Lasciamo litaro cbo lo eccezioni ringolari non contano: ma. chi ,•i diee cho quella eeeezlono rimar– rebbe tate se, ftoccaodo lo adesioni, minaccill.SSO- di diventare la regola? proprietaria - io pulsa.i a molto porto. <"ominciai daL.. giornale tale ('). spiegai I& cosa al direttore, egli mi approvò intera.mento; non ave,·a mal pensato dil"erso da mo. Mandai articoli; non rurono pubblicali. - Mi rlvol~i allora al.... giornale tnl nitro('): un roglio demo- Volevnmo tncerc, per un po· di nnnrchlcl e di rivo- crntlco per cccellen1.a il ,·oro 1un\C'o dol popolo. E qui hn:lonnri. Ma il terriere delta Sera o la Lega lombarda ml 81 accolse rroddam~nto: ml si rls11oso con dei se o I ci 1·isos1>ingono nll'argon~onto. Nel primo, il dotto o dol maum•i. Capii cho orn un buco nell'ocqua. - Tentai sposso lmparzitllO ~co~om1s~a. G. Il: - un~ cho nlmcn~ n.ltrovo; ritentai pili \'Olto in vario po.rtl.Mll.ru scmpro hn Il buon Henso ~li sli~m:1llzzaro I n.ssur1hl~. del mc1.z1 un gioco. f'inl che mi cascaron le brtLCcia.. 1-c1n-cs'11\•i contro 11 soc1al_1s~10- r1te,·undo I11n1>0rta_n1.0, dei tRF~~~ 0 S~n~~ 0 ot~ri;~.~~l 1~~ ~rt~:r!~e~ 6:~ r.~;: ,t(t~ ~u-~1!~;~~)d1 11s ~~~C~l~a. :::t~ro !1f.1 deputalo, un uomo dei loro, che possodovl\ dolio vaste 1~ag1 11e qua.si come 11 \ange_lo del _nuo~,1,IOClahsn~o 1ta..– tenuto. 1\Iterzo un altro deputato, im1>egnalo con certe •.ano, 1 H-c ndo argom~nto dai .n?St!"1 ull11111 articoli per banche cho ro,·'"eni,·ano i Jll'Oprlelari di tcl"l"Cni.da,·a d1i:e.("ho fra noi o p-1~ anarch1c1 e è, mmll{r&do tutto, .un cel&tame.nte dei quattrini 1,er pagaro il ti1>0gnro. Da- po d1 conl'\1 ione. Scnvendo che « moralmente o socaal- pertulto - visibile o no - cl 11tav& dietro Mammone.> monto l'anarchismo sta allo stesso livellodel socialismo> QuNto spiegazioni ci ediftcarono ~n1.a punto sor- noian-cn11_no dato pretcstoall"cqui,oco- non li avremmo prenderci. Intendemmo meglio come sia che anche in sconre"'-"'' 1,1bb..'l!tl11m:a. Tu quoqur, M'uto G. Il., dunque, i1~~ r~rr~~f~if~~ ~~1~~~~"ac~i:o~~i~~tt~ ~~~~~ cl 0~~1~::r 1 !,Ìgliaccamento per malruttorl, gli nnarcl1iei !~~~e(t!~1,:;1a-; ~ ~i ò n~~ro lnr-; l~~~~li~? ~~·:i;:~i!a~~~n~ :!i~· ~ ~s~ n!~ 81 ~f ,~:-~ 0 ~~a1~i~ 0 :~~I~~~~!~ 0~):~ 1~i'-1:1~~~1~1i. moro» I 0·1ltcll 0 i di Trento e Trlosto chiudendoli noi monti, lo fltOijSO diritto alla ,·ila o alla. libor1h. cho ,•or- 1101~~~~0~1,h~rdan ! :;r,!~ 1 Po~1c~~~~1~~~i. t~;\ ;f(:iabti !~!~ò c~ ~ 1 111~!~\r~~~ chi!'ltnO g1'1'11 Jl&rto dell1Lcritica nogo.th• ao della. ribel– l-'ro. I poriodici che piì1 si rallegrarono della. lettera del l..oria. ,,1 ru l'Econo■l1ta di F'irenzo. Il più ortodosso, ~lp~ 1 ù~,~~ 0 ~:::à~f~n~i~a;c::~-u~~:,~~!~ ~~: ::i'cc!\ =~~~1'l:°3~f ~11 ~fl~ic<t: 0 :l!i~ :~: , iene dunque nella chiesa liberista a.r1trsiealccumenol O c'illudinmo o questo rorte Ingegno finirà nello nostro candido braccia. Prororlrommo che a questi appunti otl auguri rispon– desse Il l.ori11. in persona. como rlSJ>Ondono !fili. le sue ff1?~' 0 df lc~:;~1~f~c~t:•~t!~:~!a•p~~[~~: 1~~sÌ 1 ~J~,! 11 ! ~~~ moqo o In ,•iaggio,_permotta. a. noi l'amico Do Johannis di togliergli le illusioni. C!:C:~1iÌcMsfi ~i !l~~f.r'm!f~~r" m1r ~F::r::l:n~ respingere le protezioni a.nlftclose o. ra.,·oro dei cani KfOISIde.li& ftnanza, del commercio e dello industrie: altro è adottare gli stessi criteri In materia di distri– builone o credero elle lo Stato non abbia. nulla a. raro ('> I.a ragione del punllnl à nerll art. U3 • Mflleall del Codice penale Zanardelll. (1 ) l.OIUA: MtO/ul tklla J)l"OpM,rd eopttnll#tlf, JINll'IU:.VI e I. '88. - Tcorca «01tomlca delta Co.tu, poli/,. u, 17, KC:. B lione a.Ilo sia10 di cose presenio. !'olaqui finisce la. nostra zonA di ("Oniatto:la separa– zione, l'antagoni•mo nei fini prossimi e, pli1 che tutto, nel metodo (e il ,nebJdo, pei partili militAnll, è rorse ph'1 dei programmo si dtflinea nelio o preciso. Nè noi nei nostri articoli l'abbiamo menoma memo sottaci1110. Anli abbiamo apertamente dichiara.lo che la lolla rr., gli 1u1rlrchici o noi sarebbe stata ris oluti\ e Immanca– bile, o cho nessuno pili di noi, soclali1,ti 1>0Slth•io par- ~\!~ og~{a:1~•~.i~~~1~1i '~u~st~nt~mc~ntl~1c~~t!° it;ngl:1~!~ lagovolo IM'Ol'O. (Hl l\nnrchlcl - il signor G. R. s'inganni\. - non ,•ennoro ulfoUo. con noi, allo urne. Nò con noi, nt, con altri, nò da. soli: l'asiensiono, che può er.scro )}er noi ~f,ft~~i~ \I~~ =1&:~~g~a. ~r~rt,(' 110~~:r C<J::r. ,·oeo. F'inchò I partili innon.torl 110110nello sladio ini– zialo, all'OSM!.r,·atoro lontano sembrano una mas8A omogenea: ma appena il larn1'0 s'inolira. o ~i dctennina. ciascuno piglia neHamente la ~ua ftgura o Il suo atteg– giamento s;pe,c\ftro e le differeuto risaltano anche a.Ila spocola. del Con•ic,-, della Se,'tl, che jl'.Un.rtla I partili 1>0polarlCO'll dll lontano. Xoi au:;urlnm~ t'ho ciò av– ,·o_nga presto, J>Crchèvom.\ dire che il socialismo an·.\ rauo eh molto cammino. E questo scn·n. di risposta. anche alla I.A.'t}a Lom•

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