Critica Sociale - Anno I - n. 10 - 10 luglio 1891

158 CRITICA SOCIALE Il diritto del pili rorte 1 E che cosa intese l'autore di lr11.t1aro di pro,·aro sotto un Htolo cosi trudo, La rii'iposta.sarà brovc, porcht'!, In conclusione, la tesi del Cimbali, non Oso non la seguente: che cioè nella socictll lrionrano I migliori, ai quali Il diritto de,·e ga· rantiro o tutelare, corno garan1isco o tutela, il predo– minio che già. hanno per natura. (') E ciò tacendo, Il diritto non viola Il principio dcl– l'eguaglianm giuridica di tuhi gli uomini l'ra di loro, In quanto che a nes,iuno fa. prorcrcnza, lndipendento– mcnto dal v1doroche ha, o solo si limila nd assicurare lo s,olgimcnto dell'attività d'ognuno conrormo alla sua. capacilil. Posto un BifTatto concetto, l';\. lo nppliea n tutii I rami della vita con ~lala, e siudia di con111eguenza gli cffoHI giuridiri dello ,·arie ca1)aci1à umano, la ti.sica, intellettunl<', mornlo, economica o ,in. Molto chllll'I o molto J)lnni, o non di rndo molto sem– plici, gli nrgomcnll 111 cui si valo il Clmbnll pajono tn.1- voltn.o.verounn. 11lngola1'0 \'lgoria di J>OMJua.sione. Ep– Jmro so in linea Mlmltn. quello cho alfermtt questo libro è n!ro, nella real1à. dolio cose, l!, " giudi7.iomio, il più "J>e"O ra1i;;o. ~nta dii::cendcroa particolari o indugiandomi al ron– damento dell'oJ>eML, lo sc.ntoche è denso di errori, poi– chC!atrm,mu-ot'ho nella SO<'ietà. vinco sempro o quasi l!Ompre il pii\ forlo.. ò afformaro cosn. @mentita. dalla p1-aticaquotidiana. Certo che nemmeno giusto è il contrario, o ciò che i \'IUoriosi l!ieno gli Inetti e i dappoco, ma è J>erme in– diseulile che le eccezioni al primo a.s..,cerlo sono tante da rar dubitare non di rado elle sieno esso la regola. Il \"a.ccaro net bel ,·olumetto - IA lotta JH!r l"e•i– llt11:a e i auoi tlfi•tti 11tlf11ma11illt - ha serituneote e ftcramcnte combattuti I sostenitori del Darwinismo so– l'ialo, ed io consiglio n qunnli ,·ogliono co1H'incersi del• l'inesattezza della. tcorll\ del Cimball,di rlcoJTCrc "quelle pagino (') Qui, è per mo l!ufficicnte ili richiamare l'attenzione dl <'hi leggo sullo rnglonl più pnlCl!Iche mlliiauo io mio n,.,·ore. li pilt forte, dico lo, implictt, lnnan'li ad ogni colla, la. neccssi1à di s11pcredi qtmlo rorza si parli: la. nslcal la mornlol la ln1cllothmlol Ora questi vari nspotli del criterio di rorzi, s'inh'occinno, Interferiscono cosl divel'S tl.mouto !)•;i di loro t.la.fttr smarrire ogni pro– babililà.di una dctermlu:ulono precisa.dei caratteri che costiluiS(o no npJHmto Il più forte. Di fronte all'umonità. prosa in complesso,resta. a.dun– que assai dubbil\ la modlllità del sopraHcn10 dei mi– gliori. li più robusto, può essere Il più s tupido ; il pili genì&le, il pili debole ; il pili bello, il pllt cat.lh ·o; il più one!-tO. il pii1 brui.to , ece. ecc. Ma tralo.sciantlo ciò , ver non condurmi so,·erehiamentc in lungo, nel ~lngoll riparti, li chiamerò CO!I, dello nt- 1itudini uma,nc, !l ,eriftca rorse la. pro,·o.lenza del più Idoneo! ~cl campo ftsico,gono I più ben conformMi che in media soprnnhono o lii riproduconol Potenzialmente il, sono costoro i predestinali a ,•incero e perpetuarsi, ma per un cumulo di clrcostan'lo_ noi f'atti succede ben dilTercntcmcnte. I.a coscriziono miliHU'O o l3.guen-a, tli por sò sole, rendono ,·ani\ quella eh.o sarebbe puro un'ioesorata 1•)o• .e l'hanno per natura. a eh• pro la raran&la aoclal• 1 Il • rhl fon•• che domanda tut•la: quale confeNIOH di deboleua ! lNOTA DSLU DlllUIO!'t"S), (') Vedi anche 1.011.1•: C•rlo Oor1el11 • l'eecmomla politica - R1'11ta 41 tlloeotla 1c.lent1ac:11, t'OI, ,., par, IOI. B b ot a o leggo naturale. f; stato rlpotuto a. sazietà che lo cam– pnguo napoloonichoriuscirono perfino a.dabbassaro il lh·ello della. statm11.del popolo francese. t.: nel campo intellettuale! So è ~Ho, cho gl'indi– ,•ldul s1raordinaM riescono In massìma ad emergere, gcc11dc11do di qualche tcradino, oceo cho cl si imbatto in ull3 mol1itudino nella qu1.lo c«ellono a schiere lo mediocrità., 11. conf'ronlo del 1A lenli. Tizio ò un uomo di gmndo ingegno, mll ancho di ea.– rn.ttero lnflosstbilo, lnsofforontodi trnnsa7.ioni, e questa. seconda qualità lo pono In eontliziono l!(,worovolo M· i-petto a Cajo, di minoro Ingegno, mn. pm-o di minor carattere. Duo l'a.ttorl 11ogn.1h•I, indice d'inferiorità, t'OU– corrono a produrre uni\ tielezione del peggioro. Esponeudo c1uosto caso Idea.lo. tnUi \'Cdono l'Ilo non ho so non reso astratto ciò che l!i concrola nell'csi– !11en1.a di ogni giorno. Un slmllo CI\SO Inoltro, comunis– !!lmo pur lrop()(), rovusclt~lo, 1•orla11tlola ques11ono noi cl\mpo morale, ci svoli~ corno, 01.laudio noi mcde!llmn,il lrionro del miglioro 11011 8ia rrequenlemenlo <'houn ))iO llO!sitlcrio. t.:, nello industrie, noi commerci, nella J>Olitit'l\, chi oserobbo, senta \'ergognn.rsl della propria lngenuil:1, 1t0stencro il ))rinripio da me oppugna.tot La. sorto ar– ricthisce la. m&S('gior )l&rto dogli Industriali o dei com– mercln.nli, " di~pelto dell11. 101-0 igmwia. o della loro disoneslil, o ,1uando hl sorto non domini, chi O provi– tlcnte, ingegnoso ma. loolo..scapita. al pamgone di chi è !!'leale,SJ>iegandosl CO'llIl segreto degli asini carichi di oro e dei ladri in guanti ,:talli. Non tocco della politica, perthè so nel parlamenii , I sono grandi in1clllgen'lo o mcra\'igliosi caratteri, gli otto decimi i;ono pigmei dell'ìnlelletto o della CO'lcienza, che 1>erl'onoro dell'umnnitè. non rappresentano corta.– mento il !'rutto d'una seleziono dei migliori. t-: 1>0trcl continuare, e continuo.re assai, chò niun 1011111. è J>ill facile del mio. Siccome però, dato l'indirizzo dolln.discussione, ciaSt'uno ò In grado di 1ro,·l\1-e da sè gli elementi di una conl\1ta7.lono, finisco su quo....-to tcm3. con-1tafando con rincl"l'srlmcnlocome alll\ Bibbia, all3. legge, alla. storia od a Danto, si Sii\ aggiunto Il Darwi– nismo, nl quale si Ot. dil'O o dimostra.retutto quello che si sogna o si vuole. ( 1 ) A1>01,Fo Z1m11001,10. 01'1:SCOLl Ili 1'1101',\0AND,l N OVIT A. 1. FiliJ>JXJ 1'm-ati: Le otto ore di lavoro; conr eronr,a , (2-1 pltt(.); cent. 10 ())01' •I o più copio cent. 5 eia.se .) 2: 1tm10 Maria .t/o::o,ii: L 1 or9&11iu:u:lone del lavoratori; conferenza; ceni. IO. 3.: Prof. .-1. Glu'ale;•i «l all,•i: Il crac di padre A1oat1■0 d■ Mo■tefellrt; polemiche e resoconti; L. I. Oiii appanl nella CRITICA SOCIALE. 1: .lro. P. Turali e ptof. S. l'e11t111·i: Le q11ote•l•l•e della dellnquenzaj ceni. IO. 5.• Gabriele Rrua: Capitalee lavoro; con postilla di F. 1 1 u- 1·ali; ceni. 10. o: Proart••a aoclallata della lh,Ja M>Ciati,ta mita11cae: cent. IO(per quo.ltro o più copio cont. 5 cia5euna). NO. Scri\'oro,coll'Importo,alla Dlruloq di CRITICA SO– CIALE, Milano, via Clerlcl, 2. Per gli '>PUSCOII a. 5 o IO ceni., chi no \Oglla. un solo osemplaro, basterà, lo richieda.Inviando cartolina doppia.

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