Critica Sociale - Anno I - n. 7 - 10 maggio 1891

CRITICA SOCIALE chiusa del suo nrticolo: dove egli afferma. che e non ò punto nocessarlo distruggere la religione per combat– terla efficacemente o redimere gli uomini dalla schia– Yilù •; la quale proposizione, 1!10 ha un senso, ha soltanto quello di ribadire la tosi da mo sostenuta; che cioò la battaglia contro la schla,•ihì economica. o morale del prolet&riato de,·e potersi combattere ,;onza. attaccare dirottamento la religione. 1-; questo anche per un moli,·o che io già. accennai, e e.honon i) scnu import.ani&notresamo complessivodel problema. Che cioè la morale cristiana è oggi runica morale osislcnto al di fuori della morale del socialismo eho è poi la morale dei positivisti. Quella rappresenta.. nella <woluziono della morale, lo stadio procedente e la forma lnferioro indistinta. di questa; ma non perciò l'una. ò mono In.conlinun.ziono o lo sviluppo dell'altra.. Il cho non solo ò spiogo.to dalla. scienza. {') ma è, dirò cosi, sonlito do.Icattolici como dal protoslnnti non meno cho da.i borghesi scottici o nnticlericali, cemo ad esempio do.I NIUI ( 1 ), che mentre parla. con nito disprezzo della e concuio1ie brutaltl della vita• del socialismo, è co– stretto a confessare ad ogni pagin& cho la concezione mor&losociaHstica dcli&vit&si 1eeorda colt& concezione cristiana; o che, all'infuori di questo duo morali, vi è S('lltanto Il principio antl-morale o anti-sociale della. borghesia: ciascuno per sè, tutti contro ciascuno. Tale essendo Il rapporto dello duo morali, la socia– listica e la cristiana. lo posso accettare quel che il si– gnor ·' • dice intorno alla nocessi ti\ di conservare la religione, noi senso che dello. rcligiono si debba con– sorvaro ciò che ò umano, ossia lo energie morali. Per– chè questo processo di conservaziono è già. un ratto compiuto. Infatti la morale positln, la qua.lo non puù &\'Ore altra baso che l"a.ssctto socialistico, o l"aspiraziono a un simile assolto, è per rap1mnto costituita di quella cnorgi& morale che dall& forma lncosc.ienlo o fantastica della. religione si evolvo alla rorm11. distinta e raziona.le della scienu positlV&accord11.nteslcon rapporti ,li vita ne· quali, come dice il Marx, l'uomo sia dir:e11lato pa– tfro11edel movimento ,ociale. In questo senso, ripeto, sottoscriverei alla chiusa del– l'articolo del signor •••. Ogni nitro senso mi ))aro cho Involgo. assurdi od equivoci. La religione, nel suo ca– rattere formo.lo o specifico, non si scompagna. do.I rito, dallo. rivelazione, eia.I sopranrllnrale. Tutto ciù è, io erodo, (logtino.to a. scompRrire compiuto.mento davanti al diffondersi dello spirito posith·o. 1-: lo. morale sar-"J. per ciò pii1 pura e phì elevata; o il sentimento altrui. stico ne dh•enteri. la. ba.so v era o COICiente. Ma per ,Jutare questa. evoluzione della morale, ma pcrchè lo spirito altruistico possa rompero l'involucro religioso, noi dobbiamo procurar di s,·ilupparlo e rinfor– zarlo col mettere a.suo proftUo quello rone che ci sono dato dalla presente situazione sociale. Queste forzo con· slslono nel movimento di l'l"atellanzo. e di solidarietà. de' lavoratori per il comuno intento di emancipaziono economica; consistono nella e guerra. al regno della guerra • che lo. massa t&,·oralrlco. por salvare s~ me– desima., deve !ntimare al mondo caotico della borghesia dove Infuria il più spietato e sfacciato egoismo. So Invece di rar questo noi ce la pigliassimo coll'in– volucro religioso - il quale, so por un11.parte comprime e ritarda lo sviluppo del germe. dall'altra lo difende contro la procella. e la inrezlono di attorno - noi ra.-– remmo opera senza !'rutto quando pur non dannosa ~. Morale dd po#CtlcUtl di ROlll!lll,TOA~D100. ('1 ti'. Il. NITTI, $ocfall,mo COltOlk:o. oB agli stessi nostri intenti. Lo plebi ignare, ,·edendoci ac– caniti contro la forma della loro morale, ci scambie– rebbero por nemici dcli& sostanzi\: cl 11eambicrebbero per distruttori di quel cho In questi\ morale c"ù di umano. di quel <"hoin quostn morale consen·I\ I\DCOra uni\ vitalità ovoluth•a. E dato In ipotosl che l'opera di distruzione deu·involucro religioso i;.i 1,otesse effettuare senza cho ciò I\CCadcsse per ,,1a dello s,•ilup1>0proprio del germe morale, potrcbbo questo non :wcrc fon.o bastanti a resistere nell'ambiento "''''erse o di!J!.occarc. Noi t-Oei&li&ti siamo oggi io ottima 1>0sixlonodi rronto ai problemi morali. Xon abbandoninmoln. Tutto lo forze ,·cramcntc vil·o del mondo ,·engono o. noi. f.."Lqcla.io che ,·cngano, qualunque sia la loro forma.. purchò si inal– veino senza. esitazioni o senza reticente nella grande riviera tlollo rivendicazioni economiche. l'na volta innl– vcnto, In f11talltÌ\ dol t)endlo lo trnscinoi•à. o quando sorga. Il giorno ch'csso nbbiano su1>cmto gli artificiali ritegni del mono1>0lic,.uossuno KI\JH'IÌ. J)lll disccr11oro nello. grande fluma1uL i rivoli o i torrenti onde fu da. principio rormo.ta . I.r.O~IDA BISSOl,ATI. Fin ,1ui, dunque. la 1-c plica il ei uosh'O Di:,,,:,,Qlali· Il ,1ualo n noi scmbm cho tc.np i Jlicdisul tel'l'eno ~~JJ;\!~ia!~ 0 J~! 1 1~ ~i:! 0 J~ ~:-~~~it~ 11 ~i ~- b. :t nO!'ih'O nni<K>. alquanto 1>ii1 teorico o ~ltirn. Tutl:wia non 1u-esmniamocho lo os....er,·ru:.ioni del Bis.solali nbbiano l'isollo delìni1h':n11ente il dib;\ttito. l'i~~l~:~i (~!nt;1i.: ~'\ s~l := 1 :1~ ~~r::~::;.~ 1 ~1 !t cercare elio nò runo nò ralh-o dei n<>istricollabo– ratori hauno tenuto presente. Perciò abbiamo p1-o,·ocato da altri :unici nostri nuorn contributo alla intc1-e..,'l..'lnto polemica. E ne faremo r:>.irto ai nostri lettori nel (.L-.,cioolo 1>1-o&~imo. LA fRITlCA. ~.\U!. LAVORO E PENSIERO u> In i.ociologin il larn1-o ha importa111.a maf?gio1·c del pon~icro. So l'umanit:\, aflldanclo~i al ~olo pcn– sie1'0, non avoS50 chie::do cd ando rnu-tilio •lel la– vo1-o,11011 w1·cbbcmai potulo ~1•1iln1-o la 1'!U:t ori– gine, da1'0 una bal'lc :1lla 00~11'111.ionc della !'>Utl i-to1·ia. cd ~gi ig1101'C1-cb1Je la 1'1Un gene,i ù<l il ~uo $,·i• IUJJJX>. Perchè? l'ercht\. s.e:111.:l l n-01-0,11011e:;;i.;;te– rcbbc1'0 lo Scicm-.c 1n-cktol'ichr. 111r.1Hi. corno i,ii è rannata la l'1'Ci.;;toria? Con– r1-ont.1ndo non solo rocce a t'<X!CC. c-mnii :l cranii, ma studi,rndo e 1>..1.ragonamlo fra loro crannoqes, trilitoni. crm,tlccll. dolmen, <.-a.:,0 lacu'llri. l:tiil:J:e,n– ,nodding, C poi fibule. righi, coltelli, llUt7.Y.C, 3...~C cd altri sil'umcnti dcll'nnll-opopitcco o dell'uomo c1uatornario. Ma, qu:rndo 1liciamo «caso•• ,1uando diciamo « :L~ •, noi implicitamente diciamo « la– vo1'0 »; perché. i.cn, .. 1 la,•01'0. tulle quello eo:.o non · si s..11-cbbc1'0mai ro11natc. nun<auc il lm·o1'0 ò il primo autore della P1-ci-.101'ia. Ciò non ~ tutto. l>.1lla di,·c1"-'l maniem. in cui (') Qunto arUcolo che cl IM·la II nollro amico pror. De Della, JI dottlulmo ftlOlk>f0 • IOC.lall,u.calabrue, • un e■tralto dal .-o– lume 5" del COrfo dt &Hllologl4 non ancora pubblkato. li pen– aluo di cbluP • la glu!liffcadone blotoalu dell'Ideale 1:oclall– atlco che .-uole ahernato In ogni uomo li la.-oro del jM!nalero e II luoro del braccio. (N. a, D.)

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