Critica Sociale - Anno I - n. 5 - 30 marzo 1891

CRITICA SOCIALE non ru scritto per ropportuni!l di questo recenti con• toso), pu ro anch 'egli, col suo Dcmocra;ia e ,ocialUnw, si pone qua.si di mezzoo di sopra al duo menzionati pur dianzi o spargo sulla questiono un rascio di raggi pill largamente sociologici che no rintano qualche as~tlo impensato. •: dunque tutta una serie di documenti che noi an– diamo spassionatamente raccogliendo, dal cui conrronto a manoa manoeromperannoquello conclusioniche noi crediamo già. di lntranedcre, ma che ci pcritiamo di dogmaticamente I\ISOriro. E assai ci duolo che la taccagneria dello spazio, che non vuol sen1iro ragioni, non ci consenta di inserire Intero anche uno scritto mandatoci da Napoli, pressoché a.ll' ultim'ora., da Arturo L..'\briola, in ri!IIJ)08laa quello di E. G. del l'asclcolo procodonte. Egli sorpassa al timore che di questi dissidi, esposti sinccramcnlo, abbiano gli a,·ve1'8arl gioJa o Jll'Ofltto,Oioja malinconica, osserviamo noi, so tra.o argomento dalla moltoplicltò., cho ò segno di ,•italilil, del nostro pensiero e dal nostro spirito di ribellione ad ogni unlronnità di sillabi. Soggiungo cho ebbe tori.o il nostro collaboratore di ranisaro il pro– gramma. repubblicano nel cosidolto palio tli Roma, cbo lm·ece ne è rorso la negazione. o che ,·enne ratto segno dai veri re1mbblicani allo critiche più acerbo; o di a,·cr fatto consistere tutta. <1uanta 1'11ziono democratica nello armeggio dello elezioni, lo (1uali J>ci democratici non lega.litarì non sono che un mezzo di pl'OJ>aganda., ed uno fra i molti. Pel signor Arturo Labriola la repubblica sociale è il solo ambiento ravon:nolo al socialismo, cd ò assurdo supporre che Il prognunma repubblicano debba.altuan.i in monarchia. La politic&, l'economia., la J)OOagogi&, ecc., 80110 tutto azioni noc~rio, chi non voglia ridul'l'O l'uomo ad un f'rammonto di sò stehSO, Intento solo o al problema. dello Stato, o del la\'Oro, o dell'educazione, noncurante del compl&so loro. E recisamente conclude: Tullo quanto Il socialismo moderno ncooU& la ne,ces,, Rii&.dello Stato (esclusi, s'intende, gli anarchici, che, per lo ragioni già. odotlo dal Marx, ruori C8COno lini partito socialista). natn <1uostat>reniessa, per nocossih\ naturale voi non pofoto astrarre l111.llo <1ucstlonl J>olilicho. Chi Jì>rso non dO\'robbo n1rle snrobbo !nvceo Il partito anar– chico, che \'kO\'Cl"im no ra: curio~a Incoerenza! li socialismo prescnlo è repubblica no 110ll1L forma dello Stato, per lo stesso ragioni cho Il ropubblìcanis.mo presento ò J10Cialil!tft.. Sl! soclRlistl son o anc he i mazzi– niani, cho non 111 pm...~no,per taluni riguardi, del tuho co~onqducer:h~~ 1 :e:::bt~•1~~;a non ò nn questione di forma, essa ra))pr~onta. la. ,·osto legnlo del socialismo, runa. cosa non escludo l'altra., si compcnotrano. La. h'adiziono 11oclalista si arrerma l'Opubblicana col man\(oslo del «ununl'ì11 del 47, colla Comune di Parigi. col recente mo,•lmonto tedesco: giacchè ultimamente il Bebel al Congresso di Hallo enunciò la. formula che la rcr,:bt~~z~!~ !!:-; 1~gfi:1te~a~ir:~~~.°'det 49 aMaz- zini, a. Campanella, a Caslelluio, a Louis Ulanc, allo i:~c!':i"~Wèr~t!_k>s':ia~1tf.resento movimento collet- ~on lotta dunque tra I duo partiti cosl affini, ma ~1d~~ 6 cl~~ni:r~::r.~tt:C:~~~t1: 1:~11 fu~t~ar~ 1 ~li! ;.~ dazioni conlro tutti I nemici suoi politici ed economici. Ma intanto, mentre il nostro giovano amico napole– tano inneggia l\lla necessità. dell"o.ccordo, ecco dapper– tutto molti l'l\ttl cho sembrano smentirlo. Nello nazioni do,·o il mo,•imento 01•erajo ò meno rudimentale o la ('()Scienza~ocialh,lica meno crcpu-.eolo.1·0 cho in lialia, YCdiamo ~pesso li\ democrazia J>Olitic:a. e il socialismo schiorati l'uno all'altra di l'l-onte. Si direbbe anzi quasi che cotesta insun·ezlone, che a.Hri quallflcò matricida, dell'organiu .. uiono opcr,Ja. lntlipendente contro la parto dcmocra1ica sia una. noce,.;;iilà fti,iologica del noir aUa luco o doll'atrernian-1 del partiti operai. \'edeto In Austria J>er esempio; e l'esempio è recente. Ivi pochi giomi ra Il p11rtiiosocialista opc.raJo scenden per la Jwima ,·olla nell'arena delle lotto politiche per lo elezioni generali. •~bencht', la maggioranza del par– tito csséndo esclusa dall'elettorato per diretto di censo, niuna speranza potess-0 nutrire di ,·ittorln. nello urne, puro ru S))iegata in quella battaglia un'atth'ita mera– \'igllosa. ~i combatlò nel nomo di candidali lneligibili J>erchè non elettori, rurono distribuiti opuscoli a ccnli– naja di migliaja, intero 1•ro,·lnclo rurono pro))agandate con discorsi pieni di ruoco o d'energia, ontlo iutti i p:u1iO furono scossi. Quol lucido intervallo di libertil, cho lu stagiono elellornlo concedo, t\1 srruttnto con 11bilih\ senza pal'i, per dimostraro oomo iu Austria la. l>OJ>Olaziono si:L 1>erduo terzi poliiicamonlo mut1L seb– bene tmt':1.Jtro che immaiura alla ,•ita politica, o per prepararla in anticipazione a profittare dello elezioni future, quando queste non si faranno pili n. baso di J>ri,•ilegio. E la pro1>agand1, attaccò llcramento tutti i programmi o tutti i candidati, senza. oonce,;sionio trau'-azioni, ar– re1,na11do l'assoluto ant11gonismo degli interessi, la ne– cessitil pel prololarillto di ronnaro un par1iio distinto inconcillabilo oon tutH I partiti borghesi. Questi tene– vano lo loro adunanze 11 porlo chiuse, con una gelosa seleziono di in,•itali, o I dissidenti erano m~i Rlla porta. I 50(':ialisli tenevano riunioni 1mbblichc, aperto anclie ngll a,·,·crsari, sfidandoli a libera discussione. E l'acca– nimento maggioro ru ap))unto rra socialisti o demo– cratici. Questi ul1imi, ad imp('tliro la probabile ri&elta dcl– l'OJ>erajosociafo;ia.Xeumann, portato da tremila elettori, gli OJ>posero uno do' loro capi 11ill illustri, il democratico Kronewotter, cho godo lo pit'1 ampio e meritato ~impatio anche l'tn I socialisll. Ma. lo stratngemma non ,·alse. « Noi non combattiamo in Kronewoller - SCl'Ì\'el'.lr– bcitc1•.:eit1111g - il COl'llggloso fl,\'\'OCato dello classi oppresse, mn semplicemonto Il 1•artilo liberalo o le !SUO domoc11,ticho ciarle. Kroneweticr ci 1or,,ì molti voli, mn non è J>ei ,·oli cho noi lottiumo o assai meno del mandato lcgislath·o ci calo che dell'agitazione o della. proJ).'l.ganda. l.a sua ('adula ('gli la doYrà ai suol amici; non possi11mo usargli riguardi. » Colicsem))i J>Oirobbero molti1)1icarsi. Dai quali una. con<'luslono ))Cr intanto ci t>aro cho emerga, ed ò cho lo alleanzo non si f1,nno 1>erciarlo., nò 1>ersuggestione di dissc.r11l%ioni a.ccademicho o di rcr,•ol'ini sentimentali. Esi:o non suggellan~i cho sullR b.'\SO dell'atteggiamento reale dei partiti, esso si st11mlano emcacemento dietro il pegno dei ratti. Xol non J>Cll'iiamo elio la democrazia. borghese abbia es.'1urito il 1uo còm1>ito 1 ma nei mppor1i delln. questiono economica. che dominU sempre dal di– sotto o che oggimal ,·n. lliglinndo CSJ>licitamenle il diso1wn. non ci ))nro che la 1•arto democratica 1>0ssa adagiarsi lungamente nella formula ibrida. e tul1a ita– liana. che sembra ora prediligere, o che noi stessi illu– strammo in una pubblica. con(oren.u: la ronnula, di recente inalberata, di dcmocra.:ia ,ocialc. Ques1o nome, cito cela In sò stes..;;io l'oquh·oco di una reticenza, è corno ltl ('Orda lesa tli un runambulo, sulla rpm\('; pouuo f,H~i J.(i\llwhl O :-<'<UUbi<'lH In nrm 'I.Cmdi

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