Critica Sociale - Anno I - n. 5 - 30 marzo 1891

00 CRITICA SOCIALE o per regohu't' i I0l'0mpporU coll'impc1'0britannico in gui;;;,,:\ da trarno i ma:i--iimi,,antaggi col minore sacrificio di libcl'f:\. Nel giorno !J man:o rorrcnto ::ulunnron.;ia Sydney delegati di tutte lr colonie au.strnlinno per gettare lo ll:\<ò:idella loro redem1.ionc. P1-e-<icdcm llcnry Parkefl, o ~ullc di lui proposte, cho s':rndaYanocla– bomndo da lunf.."O IC'mpo 1 nnno dclibcmto: 1• cho or,rnicolouia mantenga i dil'ilti o lo pro– l'Og:'lii,•o tcrrilo1fali, franno r1ucllo cho i!òl)Ontanca– mento ~i offrono JK'I' l'inror1 ... 11-c il ,·incolo (cderalc; :i- che il comm<'l<tio per tc1·ra o per mare fl';, tutto lo colonie debba l'S.'-Cl'O affatto libc1-o; a- che il diritto d'imjX>rro Wlbcllo :-ia riscr,·ato c,-;c(u.;irnmcnto nl Oo,·N·uo C(l al Parlamcnlo ccn– lmlc, ed i 1'(l(l1liti Ycugnno dii1tribuiH allo colonie socondo il rip:-wtodi quella ,unminii:iti•n1.ionc; 4• una tommi,,iono !!ia inc-n1•ic:\la di 1weJ).'\l'fH'O CO'Jtitn;:iono f0:l<~1,1l<', in f(ui-.a che nbbia un Senato 00 una Camc1-a di mpp1't',cntanli. OJ.!ni coloniaabbia egual numcl'O di ~n:1.tol'i, ~lenti per un terzo ogni anno. SOio i dc1n1tnti ponno )ll'O)X>l'l'O e deli– ber:u-o impo~tc, o sullo <1ucstioniinterno do,·e de– cidcro il fribunnle supremo nominnto dal Oo,·erno. I.a Or:m ll1'Ctt1~nanon ra opposizione a questo moto fcdcrnlh·o dc>lle.!<Ue colonie nu.sh -alianc, ma i suoi S.'\\"i mini~lri (;0,<:hen o ~alL.:b11ry cd i grandi :,latbli Olad,tone (" J)ilko ~Indiano come meglio in· frecci:u'O ,1ucl moto n.gli intc1'CSSi generali dcffim• pc1'0 britturnico i:iulle ba._.;;i della libertà commerciale. Anche ncll'lndin, elle raccoglio 1)()1>0li di\•e1'Si som• man ii a duec-cnto .. eU:rnta milioni, s 'i11i1.ia il concetto di fcdc1-a1.ionc, :senza n-ipimziono n romporo i legami coll'impc1'0 brilnnnico. Già a Calcutta il 20 nO\"Cnlbro tlel 1800 si tenno a tnl uo1>0 il ~lo Congresso di delegati di mric f{Cnti di quella grande ))Onisola. A flucsti m01i :1.u>1traliani cd indinui ranno bor– done l'npcrtum del l'al'lamcnto giapponoso seguila nello scoi':50 111(',(', o la dclibo1·a1.fo110 del giornno impcwaio1·0 della C'hiua, eho 1-cggo frcccnlosoltanta milio11id'al)ifonli. di l'ite\'ero al capo d'anno gli ,unba.s<:iatoridello uazioni sll-ani<H'O o d'ammettere comunicazioni telcg1-r1flcho rcr1-o,·ial'ioo d'aprii-o i porli al oommerrio del mondo. I p1-ogre,>1i della China ,•i11ccr:u1110 :1.nchc le auti– J)aiio coni1'0 i Cl1in~i manifestatesi IJrulnlmcnle 1>01· gelo,io oconomkho 11ell'Au..:tmlia o uC<gli Slaii Unili dcll'Ame1·i<:n. 1)0,•o contra:stnno :ti lungo ltwo1-o tic! i,egrclario di St;,to lllnine per rcdcr,u'O economi– camente tutto il mondo nuo,·o cd nniarlo anche ad unit:\ fcdemlo 1X>litica.. Alla ,,unlo già tendono il Cnnadà. il ~ll"-.:ioo, il Dr-asilo. I sociali"li internnzionali p1'C,·cngono ,,nesto rnsto rodoi-azioui d'i11tc1~i. E.:~iche s'njutano rccipro– C.'lmcntonello lotto del la\"Ol'O conh-o la tirannide del capitalo r1-a l'America o l'lughilterm, fra l'Au– stralia o J.ondm, fra P.'ll'igi o Berlino. Quc-.ii moti 11acillci, M) turOOno qunlcho intc1-essc monopoli-sfo, p1'Cp:wn110 la p.1coe In giustizia fra i popoli e 1)('1·fc1ionn110 l'orgn11i-imo della umaniià. OAUllll::U: nos.,. L'ETERNA QUESTIONE La chiamiamo cosl, sebbene convinti che I t'atii si daran la cura di rlsoln!:rla assai pili presto cho non lo parole. E la questiono tlell'unlone o dellii separazione n-a demotrazia o SOtlali'-nlO, aperta in questo colonne da Darlo Papa., o cbo è, eramcnte oggi sul tappeto, cbo rorml\. l'occasione di tan1o discussioni, conrcrcmm, so– C'.'lotà., comitati, che è all'ortllno del giorno un po' da1>– pcrtullo o so,·ratutto nello nostro coscienze. Alcuni no ranno una. questiono di J>Cl'80no, di gruppi, di antipalio, e cosi la rimpiceiniscono, sebbene nella lotta anche lo atteggiamento medio dello 1:.enono dallo quali un par– tuo è ra1>11resentatoo c11pltanato abbia Il suo ,·alore. non solo otrotH,•o, ma sh1toml\iico. Altri credono risol• ,·orla. con degli arorlsml belli e fatti, corno: e uniti fin dovo si 11uò,contro il nemico comune; ci dl~giungcremo e cl combatteremo n•1\ noi phi tardi;> OJ)puro: e clisti11ti, mo. non divi,i; uniti, ma ciascuno col suo programma>, od altri somiglianti; concettosl1ù. nello quali Il pensiero ))aro si ri1>06i per un momento, ma che in pralica la– &elano Il tempo cho hanno tron1o,o non sop1>rimera11no il paradosso di una dcmocruia antisoclnllsta, di un so– cialismo antl o extm-democraiico, a.nfi o extm-ropnb– bllcano, se cotesto paradosso avrà dello ragioni d'essere serio e sostanziali. Loonlda Blssolatl, In un& su" !!plendid:, conrcronza. dotta a Pavia il 15 corrcn1o agli studenti, trattò la questiono solo implicit1unentc; o la risoh·etto piuttosto nel senso del sociali mo intlipendento, sviscerandono lo ragioni rondamenlalmento economiche ed ammonendo i gionni che., se vogliono 1Uiare I& seto di ldealitl che è nella gio,•inezza o non Ingannare nè gli altri nè sè stessi, do,·ono balzaro noUamonto nel moto del JU'Olo- 1ariato militante, ,·oh,nil nd esso 11cn:,.a sol1\ntesi, senza rcHcenzo, senza cqut,·ocl, senza mezzo misure. Napo– leone Colajnnni, ,·enuto qui, nel Consolato operajo, & 1rattare dal suo Jmnto di ,•ista il tema: EctJ,iomia e 1>01itica, presunse dim01lraro la necessità. di un accordo o di un'a.zione comune, po.Mondo dal concetto che il rattoro politico ha un·estrema. im1>ort..·rnza. nella. o,·olu– ziono economica e, pur concatcnnndosi strettamente con cssn, sposso la procedo e dolorminu. M" ad onta del rorvoro e dolio. eloquente cordialih\ di convlnziouo cho roco ap11laudilissimo lo suo J>arolo, non riuscl " smuo– ,·cre i pili di coloro cito pur s'a.udaYano chiedendo se egli non &e&mbiassolo causo cogli etrctli; mentre l'&,·er egli 11roclamato, l'ra l'altro, che I& IOiia di claue è an• cb·essa uno strumento polilico, reso troppo l'acile ai socialisti Il concludere che cotil la. questione era. girata, ))erchè è chiaro che I& J>Olillca.della. lotta di classe non è <1uella del giornalismo e dcli&democrazia politica, non O quella del radicali J>url,11011 è quella del semplici ropubbllcani. Ecco pcrcbè anche in questo numero, & costo pure (non ce lo dissimuliamo) di riuscire monotoni, noi in– seriamo, dopo questo, tra lunghi e bre,·I. tre aUM &rti• coli sul dilllcllo problema; problema molteplice, J>Oli&– drlco, e cangiante> se ce ne l'u mai. l.'ea, ;,, 1·itil-o J>rcndo la. 1>arola,diremo cosi, per ratto J>ersonale, ribadendo la &ua tesi della duplice a~io,ie che s·lm))One ai ,ociali,ti come alla estrema sinistra; un nostro amico, che si rlrugia nello ultimiuimo lettere dcll'alrabeto, proclama inutile a dirittura. l'u11io11e tanto 11roconlzzata; e inftno li nostro Candolari (il cui articolo, con,•ien notulo, era proparalo di lungn. mano, rRCondo 1>0.rlo lici suo studiu sulla colouiz:t:uziono socialistica., e

RkJQdWJsaXNoZXIy