Critica Sociale - Anno I - n. 5 - 30 marzo 1891

CRITICA SOCIALE ------ ------- tutta la 1-·rancia I fautori segreti del vecchio regimo– pronti a prcstnro celatamente mano fori.oal nemici. Ricordi enote dell'Isola dell'Elba Il Gc.,·erno, che si accingo,·a a combatterecontro {[li lnnumerovoli nemici esterni od Intorni, non dispono,•a. nè di denaro, nò di sufflclento esercito; non a,·o,·a che una immensa energia, il fonltlo I\J>J)Oggio degli elementi ri– ,·oluzionnrl e il colossale coraggio di non arretmrsi davanti a qualsiasi provvedimento, per quanto arbi- 1rario, Illegale o duro, se nceoss.uio alla difesa del J>aese. Dopo a,·cr chiamata tutta la gioventù l'rancese al ser,•izio militare, senza.che lo scarso gettito dello im– J)OStedosso loro i meu:i di prone<lcro munizioni e pro– viande, I •Montagnardi• ricorsero a requisizioni, a confische,a 1>rostiti forzosi,tlecrotarono il corso forzoso degli assegnati - in brtwo,essi sforzarono lo intimidilo classi agiato a sacriflcaro un Po' di denaro nell'interesso dclhl patria in pericolo, J>o1· In. qualo il J>Opolosacrifl– <'ava il IJUO sangue. Cotesto misuro violenti erano Indispensabili alla sal– ''Ozta. dol paese; su elargizioni gpoutanoe nou v'era da far oonto - questo lo ammette anche il Janet. Egli non nega che rosso necessario il musimo sforzo e la ren-ca energia del go,·erno. Soltanto urebb"cgli amato la dittatura in mano alla nobile, generosa Gironda, e non In mano agli Rbbomino• ,·oli Giacobini. So i Girondini a,·ossero trionrato nella lotta colla Montagna, essi, secondo il nostro autore, « M'rebbero preso lo stesso nl1oggiamonto dei Monta– gnardi: anch'essi avrebbero don1to reJ)rimero lo sedi– ~(Onl r_oalisto,abbattere Il partito av,·crurio, rospingero l 11was1one, cd ò assai dubbio so a,·robboro potulo senza dittt,tu~ caxarsi da tanti Impicci. )la I& loro diÌtatura sarebbe stata mono sanguinosa., o 1wrobbo meglio scr– \'lto alla giustizia od alla libertà•· (Pag. 141). Ma su QUJlli strati popolari avrebbero tro,•ato appoggio I ben educati Girondini 1 Quando, disfatti in Parigi, corea.vano scampo nei dipartimenti, essi non ,•i trc)\'a• rono che un consentimento passh·o da J)arte - come dic~ 11Jan_ot - della « tepida e neghittosa• borghesia, o I appoggio malfido dei realisti,' da loro stessi ripudiato Polo•nno ogsi aspettarsi dai loro un n11poggiopiù cm: caco contro l nemici csteriorlt La Oil'onda. non trovò mai nè paten. tro,·are alcun QCO, specialmente in pa,. ligi, negli strati più J)Opolarie ph) ri,•oluzionarl. Questi intondo"ano il e popolo• o I suoi interessi in modo arratto dil·erso dai Girondini, la euì m1.gnanimità. 11 Janot tanto ammira.. Da ciò la caduta della Gironda e il 1rlonfo della ~fontagna. Quella non poto,·a rar cal– colo che sullo forzo della « neghittosa o tiepida • bor– ghesia. Cho si poto,·a mettere In piOOi con simili com– pagni r No, 111moderat a. e liberal o Gironda non aarebbo mal stata In grado di scampa.re la Francia dalla critica situaziono In cui il 03 l' avo,•a gottatn. lii. Oiro tlcll'lsoht d'Elba senza. consacrare duo pal'olo ai suoi vini ,·a.rrobbo quanto (sah•o coso o proJ)orzionl) i). lustrare noma. sonza. acconnal'C al Vaticano. La produzione ,•inicola ò eosl connoss."Lallo condi– zioni d'oslstenu e di bcnossero della.poJ)OlazionoElbana, che raumonto, o la diminuziono dell!l vigna ru costan• temente seguito dall'aumento, o dalla diminuzione della. popolazione. Se la produziono del ,•lno ,·eniue a m1111- :'i:!:;i~f;lba piombol'Cbbo issofaUo In una spaventosa. li Pullè in una sua monografia agraria dell'Isola for- nisco su lalo argomento dello cirro molto eloquenti. Noi 1811 gli abitanti del I' lsolll erano cresciuti fino Il 12.000, o la JJrod uziono d ol ,,ino <'ra pure di\·enuta im1>ortanto cosi th attira.re hl conslderaziono del Oo– ,·orno l'Hlncesc, al quale io allora era. soggetta l'Isola. N'cl 1830 la. )lopolaziono era salila a li.410 abitanti o lo ,•iti erano a loro Yolta. aumentato tino a 32 milioni e ,C3i.OOO, e la produzione del, ino a 1~7:.?:-, barili (pari a ettolitri iG.2G~) prodotto cho costituh•a fin d'allora la prima o più cospirua entrata territoriale o rolloc:u-a l'Elba fra I paesi pilt , inireri. .\nello allora &I migliora– mento dello condizioni agricolo rwe,·n COl'l'iSposfoun rorte aumento della papolaziono, aumento che progredì fino al 1s.;.;, alla qual CJJocasi nrrestò ad un tratto e 1>01 si diodo a diminuire in modo signlficantissimo, sicclu) noi 1801 era ridotta. d'assai, senza cho si potesse acca.– giollfLrnonessunri OJlidcmia.o contagio. f: da notare che dal 1855 al 1801la crittogama a,·cva infierito. Oli agricoltori, scoraggiati, sradicarono le ,•ili o sostituirono il grano dappertutto clo,·epompeggia,·an~ i ,•Ignoti. Per un JJajo di anni la messe fu copiosa oltre ogni diro, dacebò il terreno, ,·ergine tuttora da cercale, era grasso, ma al terzo anno, Il suolo rifinito rifiutò la produzione o i campi, ai quali la 1io,e111\dei la,·or-atori non pote,·a. somministrare il concimo, furono derelitti. La. produzione agraria scemò in JH'OJ)OJ"l.ioni enormi, il prozzo del suolo sceso al punto da non l'aJlJ>rosenlaro nessun valore, lo. miseria dominò SO\ rana nell'Isola il Fisco s'impossessò dello minuscolo p1-011rieti\ o l'es~lo del miseri Elbani fu desolante. Ma nel 1801si inalba per rElba l'era del risorgimento. Si J)rincipia a iniolrarc la ,•ìtc. L 0 UHt. ò s.1.hata. La speranza rinasco in tutti i cuori. Si dà mano a ripian– taro lo \'ili. L'atlh ità. si ridcsla pili che mai s1imolata dai J>rezzialtissimi cui sono saliti I vini. 'r.1 bre,e tempo i flll)nti delrElba. fra la resta del cielo o del mare, tor. nano a Incoronarsi di pampini, dallo gajo ghirlando pendono turgidi o spessi i grap1>0IiJH'Cziosi,e lo ,·ispo insulano spiegano all'aura mollo lo giuli\•e canzoni della ,·e1Hlommlo.. Era dunque la liituaziono della Jo'ranciaall'estero che creò la dittatura della Montagna. Quando si tratta di dittatura è semplicemente ridicolo parlare d'una repub– bllca « libera.,legale o mito•· La dittatura ri,·oluzionaria era rorzata ad essere alt.roltanto severa e spietata. quanto lo erano I nemici esterni che l'a,·e,,ano ratta na.sccre, quanto lo erano contro la Francia il maoiresto del duca di Brunschwig e le minacce dell'Europa rea– zionaria. L'agricoltore si rifa, con ogni studio all:lrga il suo p0<lorodi qualche metro e lo nuo,·o 1.0ll0 conimcra rl conoscente & Ba.eco como le antiche, e no mol11plica in bre,·o ora l benefici. Gli esuli ranno ritol'llo. Ormai la mano d'o1>ero. ò reclamata. o urgente. l.n. ,•ilo n1olo la mano carcuo,·olo o educatrice dell'uomo e I ,·cechi pad1i richiamano dalla Grecia., dalla Tunisia, dall'Argentina I loro figli RI domestico lavoro. (La flne al pro.uimo numero.) GIORGIO Puc,u.xow (lHd1ttlo-ne della doli. Afttul ,,..MlLldO/f,) Nel 18i8 l'Isola d'Elba produco circa 300 mila barili di ,·ino (eUol. 123.300) e riguadagna. gli abitatori pcrdull. Scnonchè al pnri do.I prodotto della. ,,1gna non pro– grodl all'Elba l'industria della ,·initlcaziono.

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