La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 34 - 3 settembre 1908

20 Mein Liebehen vuol dire amorino. Amorino, non amore. E' il diminutivo La causa dell' Eulenburg si svolgeva gravissima, schiacciante, spietata. Non c'era speranza; non c'era via d'uscita. Ma un gior- no, trattandosi di velocissimo avanzamento amministrativo d' un liebehen, l'avvocato di Phili disse queste parole: < E, non c' è, in Prussia, qualche altro esempio d' un simile avanzamento ? » Era un fulmine a del sereno. • Ritornava a galla la causa del Bulow, e del suo segretario, contro il Brandt senza prove. Che voleva dunque dire Phili, ac- cennando ad un avanzamento che, insomma, era simile a quello del segretario ? • Phili non volle fermarsi. Si ruppero i sigilli di certa lettera ch'e- gli aveva scritta, per farla rimettere all' imperatore, s'egli fosse morto. Lettera strana, lunga, enimmatica, supplichevole, piena di espressioni di lealtà e d'amore. La minaccia non c'era; ma l'in- dovinavano e la prevedevano tutti. Si fece un silenzio maestoso. Il procuratore generale osservando che Phili era ammalato, chiese un rinvio della causa stne die. La Corte annui senza per- der tempo. Ora Phili, sereno e tranquilro, aspetta il giorno in cui non si avrà paura di fargli causa un'altra volta. Parche tutti i tedeschi hanno capito che nella lettera seque- strata in casa del segretario privato di Eulenburg è non solo la raccomandazione, in caso di morte del principe, per il suo aman- te, ma è ancora implicita, nell'audacia della raccomandazione, la minaccia di trascinare l'imperatore nella zona degli omosessuali costringendolo a subire una visita personale. Quel Carlo di Budini, deputato, rappresentante del popolo, le- gislatore, è proprio un documento vivo della dnenerazione degli italiani. Mandano alla Camera un uomo che è sempre alle prese con gli strozzini e che passa il suo tempo allegramente ai tavolini delle bische! Sciocchi! asini ! cretini! bestie! Voi meritate di peggio. Meri- tate un pei di '98!

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