La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 30 - 6 agosto 1908

La guerra tra le due potenze occulte — quelle della gendar- meria e del terrorismo sanguinario — si è scatenata con l'im- pulso assassino del generale Loris Melikof, divenuto il dittatore e il direttore delle due sezioni di polizia riunite. Si Qhiudevano le università, dopo che l'imperatore aveva speso mezzo milione di di rubli all'anno in borse per gli studenti poveri, si deportavano o si incorporavano negli eserciti gli studenti, si perquisivano tutte le case, si facevano arresti notturni che costernavano rivolu- zionari e antirivoluzionaril, si imbavagliava, o si sospendeva, o si -tlistruggeva il giornale che ardiva dire cose non volute e permesse dalla censura, si imprigionavano uomini e donne e si spopolavano le città con i cambiamenti amministrativi — vale a dire confinando quelli di una provincia in un'altra — e qua e là si lavoravano le vite dei cittadini con gli stati d' assedio, con i tribunali militari e con la forca. L'imperatore ne fece impiccare trentatre senza smettere di an- dare a tavola. Ma l'inquietudine era penetrata anche nel suo corpo massiccio. Melikoff dovette istituire una < difesa personale del sovrano • e il Comitato esecutivo dei terroristi giurò a se stesso ch'egli sarebbe perito - Tu morrai! Ci sono stati venti at- tentati prima di abbatterlo. Forse mi sono dilungato a parlare dell'imperatore che aveva a- genti di custodia che costringevano i prigionieri agli scioperi della fame per salvarsi dalle sevizie, ma ahìmè I anche un diplo- matico che si é assunto il compito di migliorare gli ambienti reali e imperiali non è di sasso. Egli non può saltare i Dmitri Kropotkine, gli uomini scellerati che il mio caro e indimenticabile Stepniak dicèva che sarebbero stati chiamati dalla posterità i flagelli della Russia e i sepoltori dell'autocrazia. Parche in essi è un pò della responsabilità della tragedia di Alessandro II, atterrato come una belva nel 1881. L'aureola di protettore dei servi della gleba non ha impedito a Rissakov di lanciare la bomba dietro la sua carrozza e a Grimvetosky di com- pletare il disastro con un'altra bomba, che ha lasciato morenti assalitore e assalito. L'uno n l'altro hanno palpitato sulla neve come due nazioni che si sono finite nella disperata contesa della sopraffazione. Nei suoi amori è stato più di una volta triviale. La sua gio- ventù è una cronaca scandalosa. Basterebbe citare la principessa che Tourguenev ha riprodotta nella sua fumata col nome d'Irene. Ella è poi stata congedata come noi congediamo le baldrac- che. Più tardi, quando invecchiava, non ha cercato neanche (I( Cugino del celebre Kropotkin, rivoluzionario. (n. d. r.) •

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