La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 30 - 6 agosto 1908

20 rozza da un giovane di diciotto anni ' a cavallo (I), Chouvalor,/ sbattuto via dalla direzione della terza sezione dalla pistolettate di Salovies, contro l'imperatore. Nè l'una né l'altra cedeva. Aleis- sandro 11 si credeva tuttavia il beniamino dei sudditi. Ma/ben presto ha dovuto convincersi del contrario. I socialisti hanno co- minciato a fargli sentire che lo sua persona era condannata a morte dal famoso Comitato esecutivo. 11 primo attentato gli ha fatto credere che fosse stata l' opera di un polacco. Non c'era che la Polonia che potesse odiare il liberatore dei contadini. E ha voluto interrogare lui stesso Karakalzoff, che aveva fatto di tutto per accopparlo a colpi di rivoltella. — Tu sei polacco, non è verol gli domandò l'autocrate. — No, sono russo, rispose il regicida. — E allora perchè volevi uccidermi? — Perchè siete un tiranno l 'L'imperatore è rimasto intontito. Non sapeva se stroncargli la gola con le sue mani di ferro o ri- dere del ribaldo che aveva osato insolentire la sua persona sacra. Lo ha fatto torturare nelle carcori. I nichilisti del tempo del terrorismo gli hanno ammazzato; -l'uno dopo l'altro, i due generali ai quali egli aveva atfidata [la spaventosa terza sezione di gendarmeria e i loro uccisori sono stati agguantati e impiccati. Terrore imperiale e terrore nichilista.- Sanguinario l'uno, san- guinario l'altro. C'è stato un secondo attentato al sovrano o piut- tosto a tutta la famiglia reale in treno. Coloro che hanno letto la Russia sotterranea aa di Stepniak sanno già che io alludo alla Sofia Perovskaia, l'eroina che nell'attentato di Hartmann aveva il terribile incarico, in caso di sorpresa della polizia, di dar fuoco alla dinamite e far saltare in aria la casa con la polizia e i nichj- listi. Ella è morta eroicamente sul patibolo con i suoi compagni Kil- bacia, Mikailof e Ryssakof. — Tutti hanno dichiarato al pro- cesso che si erano decisi a far scomparire il tiranno il giorno che si sono accorti ch'egli non avrebbe mai cambiato attitudine nè verso la politica interna nè verso il partito socialista. (I) Da Ippolito Myskhin, l'eroe del processo detto dei 193. Ste- nografo del governo e proprietario di una stamperia. Al processo si e rivelato un formidabile oratore. Quanta vita rivoluzionaria è morta con la sua strangolazione! (N. d.

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