La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 30 - 6 agosto 1908

19 IL NOSTRO ALMANACCO DI GOTHA L'imperatore che ha trattato la moglie peggio del re galantuomo. Siccome « lo ezar viene >, cosi è indispensabile sul tavolo del diplomatico un imperatore russo. Prendo il più buono: Alessan- dro II. C'era in lui il bagaglio del riformatore. Se l'ambiente au- tocratico non fosse stato più forte di lui, la storia lo avrebbe me sso sul piedestallo dei sovrani rivoluzionari che passano attra- verso il dispotismo distruggendolo. Carattere altezzoso e affabile, sovente paziente e sovente intollerante, qualche volta tutta gen- tilezza e spesso vendicativo come una rivendugliola. La sua alba popolare ha la data del 'H. Nessuno czar, nè prima nè dopo, si è circondato di tanta sim- « balia. L'emancipazione dei servi lo ha elevato alla gloria. Anche Pietroburgo, arcigna coi despoti, ha battuto le mani quando passava. Più tardi egli voleva abolire i terribili castighi corporali del ba- stone, dello knatit e degli apri strumenti che domavano e insan- guinavano la schiena e spesso lasciavano sul legno del supplizio un cadavere, Nella sua testa di riformatore era anche un simu- lacro di costituzione. Egli si era proposto di non morire prima di avere dato al Paese il Parlamento dei Notabili. La pena di morte per i reati comuni era stata abolita da un secolo, dall'im- peratrice Elisabetta (I753). Ma lui, l'imperatore, voleva abolire la esecuzione capitale anche per i cosidetti delitti contro lo Stato. Con un temperamento violento, che considerava ogni movimento contrario alle sue idee o ai suoi capricci, o alle sue riforme come un oltraggio fatto alla sua persona, doveva piegare a poco a poco ai desiderii della efferata Sezione terza -- la polizia segreta che mandava in Siberia i sospetti, che seppelliva i distributori di opuscoli socialisti nella Bastiglia russa, quella sulla Neva, in faccia al palazzo d'Inverno, a Pietroburgo, che torturava i poli- tici nelle fortezze o nelle prigioni centrali o nei bagni penali del Nord, nelle regioni glaciali. I ritorni all'assolutismo hanno esasperata la giovine Russia, ed è nato prima un duello a morte fra lei e i capi della polizia occulta della cancelleria imperiale Mesentzoev, caduto pugnalato nelle vie della capitale del regno, Drenteln, ammazzato in car-

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