La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 25 - 2 luglio 1908

14 principessa nelle cerimonie di gala, in chiesa, al teatro, ai balli per le scale, reggendo il manto, porgendo rinfreschi, mettendosi ai lati della carrozza o correndo ai loro fianchi, a cavallo, come i lacchè e i battistrada. Il principe di Carignano ha preso in moglie Maria Teresa, figlia del granduca di Toscana, Ferdinando III. Erano i tempi dell' eti- chetta di Corte • che faceva impazzire i maestri di cerimonie. E' toccato al Della Rocca l' onore di reggere il manto della sposa mentre la coppia saliva lo scalone del Palazzo reale di Torino. La madre del principe era così intransigente sulle prescrizioni di Corte da tenere il broncio per delle settimane a chi le violava, magari per annunciare che il palazzo era in fiamme. Il manto delle dame era stato accorciato e i lacchè per seguirle dovevano stare quasi alle loro calcagna. Così il povero Della Rocca ha incespicato nelle «trine dell'altezza reale e ha subito la collera dèllo sposo. — Petit Afaladroit! — gli ha detto voltandosi con gli occhi ac- cesi il principe. Sissignori, allora alla Corte italiana si parlava francese. Remi- niscenza napoleonica. Anche il piemontese del nord non parlava e non scriveva che la lingua di Voltaire. Se andate in Savoia vi trovate più in Francia che in ltalia. Cavour diceva che al collegio militare non gli avevano insegnato mai o insegnato poco l'ita- liano. — Dans ma jeunesse — diceva — on ne m'a jamais apprts d dcrire. I suoi capitoli sull'Irlanda sono indigeribili. Il primo ministro dell'unità italiana piace di più nelle epistole francesi. Una volta che si hanno i piedi a Corte la fortuna è fatta. VI si cresce, vi si sviluppa e vi si diventa qualcosa senza passare per le nostre bufere. Col favore del principe il Della Rocca ha potuto andare all'accademia militale e darsi il lusso della così detta car- riera delle armi. L'uniforme dell'accademista del 1816 si compo- neva di un abito tagliato. alla fraAacese, come quella dei carabi- nieri.... Abito di panno turchino, con pistagne cremisi, calzoni corti e uose che andavano su fino al ginocchio. Cravatta di cuoio nero affibbiata di dietro come quella degli austriaci. Anche le due cigne incrociate sul petto e sulla spalla, dello stesso cuoio nero, dalle quali pendevano da un lato la sciabola e dall'altro lato la giberna, ricordavano i soldati austriaci. Cappello a punta, simile alla feluca degli ufficiali di marina, diventato più tardi un brutto schakò, una specie di marmittone arrovesciato. Divenuto re il principe ..di Carignano, il Della Rocca fu messo ai

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