La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 25 - 2 luglio 1908

13 Il cortigiano che mi ha aiutato a fare I' "Almanacco di Gotha " incriminato Non è nel mio programma di mettere in scena i cortigiani che mi forniscono il materiale per ricomporre le figure che sono state sui troni. Ma il gabinetto nero che sopravvive ai barbari tempi in cui i furizionarii (n questura e di procura regie regolavano e comprimevano e torturavano il cervello giornalistico, non mi la- scia al largo che a condizione che io lo metta al muro come Aulard ha messo ai muro Taine, il denigratore e il diffamatore della grande rivoluzione francese. Io credevo che dopo i cento giorni di regn in; - tizia di Ettore Sacchi non si rinnovasse più lo spettaco- lo sbirresco di imbavaglia- re la stampa con la perse- cuzione dei. processi. Ma, pur troppo devo ricredermi. L' ex eccellenza del Gabi- netto Fortis ha dimenti- cato che non ci vozliono residui dell'ancien régime nella legge sulla stampa, dove c'è ancora il magi- strato che porta nel sangue il gorilla. Pazienza, tiriamo innanzi e presentiamo il cortigiano. 11 mio informatore è nato il 80 giugno 1807. luglio di una famiglia di cortigiani. •Enrico della Rocca era pag- gio a 9 annidi suo pada era 11 . ,te tuo Liaaa itioCCU. devoto al principe di Cari- gnano, divenuto poi Carlo Alberto, quel bastione che senza studii militari si è messo alla testa dell'esercito ch'egli condusse al disa stro di Novara. Il paggio d'allora indossava un'uniforme che Cavour chiamava livrea, La paggeria era vestita di panno scarlatto, ricamato d'ar- gento, calzava le scarpettine di seta bianca con la abbia che luccica- va sul rialzo del piede, teneva in testa o sotto il braccio il cappello nero a feluca e aveva per compito di accompagnare principe e

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=