La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 25 - 2 luglio 1908

12 si fanno mettere agli arresti come il militare che salta la barra, costoro che gridano forte senza avere alle spalle come De Ambris le mute dei questurini. Faremo la storia dello sciopero parmense e si ve- dranno uomini e cose nella loro giusta luce: Vedemo anche quel prefetto Doneddu, che ha giocato sempre in partita doppia • senza un atto d' energia, fino a fare quella bella figura che Ita fatto tra il sindaco Lusignani e i deputati socialisti. Ed anche il sindaco Lusignani si vedrà nella sua giusta luce, questo politicastro dai manifestini notturni e dalle subdole manovre, questo becero volgare che, essendo sindaco, scrive lettere scomposte come l' invet- tiva d' un facchino, questo propalatore di documenti non autenticati, questo mascanbrone volgare della po- litica giolittiana. In tutta questa storia dello sciopero parmense, dagli aspetti vani e molteplici, tutti sono usciti male: Car- rara con una querela senza facolta di prova, Rognoni cogli arresti..., per essersi vestito troppo in borghese, il pre- fetto Doneddu esautorato di fronte al sindaco di Parma, il sindaco di Parma comm. Lusignani, ridotto a sco- prire le sue batterie, a rivelarsi, quale esso è, un uomo dalle piccole manovre, dai meschini ( inganni. Oh! come sta al di sopra di tutt'a questa gente Al- ceste De Ambris, bella figura dritta e fiera, uomo au- dace e misurato a un tempo che, se è caduto, è caduto sull' ultima trincea, come il combattente valoroso. I Carrara, -i-Lusignani e gli altri sono gli uomini che se ne vanno quando sono sincitori, i De Ambris sono gli uomini che ritornano, anche quando sono fuggiaschi. PA01 O MAZZOLDI Parma, 24 giugno 1903 Insomma, Secolo, deciditi: o per gli spari o contro gli spari. Giolitti telegrafa al Prefetto di Parma « Non ferite.. Lo chiami un motto «umanitario », e. poi ti ritrai dicendo che « potrà (il metto) pur troppo eccitare degli scalmanati a commettere atti il- leciti e violenti perchè sanno di poter agire impunemente ». Dun- que tu vuoi, per gli scalmanati', « che si conservi il diritto mi- nisteriale di uccidere !

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