La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 25 - 2 luglio 1908

— In nome della legge, aprite o facciamo fuoco. Le dita militari erano trepide. Io ml aspettavo l'esplosione da un attimo all'altro. Stanchi di piantare la scure e di precipitarsi sul corpo resistente con i calci e con le spaliate, delegati e cara- binieri e questurini svoltarono in strada di Borgo Pier Antonio Bernabei e puoi! pum riuscirono a penetrare nella casa. Pareva la casa del '48. Si strepitava, si eorrevd, si inseguiva, si percuo- teva, si ingiuriava. Si udiva lo schiammazzo furibondo di chi dava e le voci dolorose e i pianti degli inquisiti sbattuti da una parte all'altra. Gli « insorti, sono discesi ammanettati. Erano tutti gio- vani di venti e più anni. Anche l'oste agguantato in manica di camicia, non ne aveva trenta. Giù dabbasso io era al loro dorso o meglio sul marciapiede dove era il maggiore. Nove sono stati percossi. Tutti sono stati insultati. Lo sparo che si è udito fu una scarica di carabiniere. Prima di avviarsi si fanno udire i tre squilli che mettonò in fuga la gente. Poi dopo si fa sosta per ar- restare uno della Camera del Lavoro che il delegato aveva ve- duto dietro i vetri di una finestra socchiusa. Poi basta. Io sono ritornato con Magrini, del Tempo, in mezzo al popolo. fisiolo& dello sciopero parmepse Domani faremo la storia dello sciopero del parmense, oggi basta segnare le linee più salienti dell' ora che fugge. ,Prima di tutto bisogna parlare di Alceste De Arnbris, un uomo singolare, rotto a tutti i pericoli e a tutte le pratiche, segno d' odii feroci e di adorazioni fanatiche. La lotta è tutta personificata in lui, non si dice più lo sciopero 9 la Camera del Lavoro, si dice Aleeste De Ambris mentre al di qua dell' acqua, nella città del parassitismo sociale, della borghesia, dei caffè, dei comodi, i volontari lavoratori lo ricevono colle rivol- telle in pugno, decisi ad uec derla, a finirlo come un cane rabbioso, al di là dell'acqua, nella città degli sca- miciati che lavorano, nei borghi popolosi come alveari e guardati come fortilizi in tempo di guerra, De Ambris, nonostante i suoi consigli di pacatezza e di tranquil-

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