La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 23 - 18 giugno 1908

27 VERITÀ PRIMORDIALI "Eravamo più felici quando eravamo amanti" Innanzi al collegio che deve giudicarlo in nome della giustizia umana, un infelice, esperto della sua disgrazia, nello strazio più acuto dell'anima, disse la cruda verità. « Eravamo più felici quando eravamo amanti ›, gridò in viso alla civiltà il disgraziato, giudice a sua volta di una convenzione tiranna che chiamò, nell'inconsapevolezza dell'affanno, responsa- bile della sua rovina. In Cifariello ha parlato l'esasperazione dell'anima infranta, o la voce remota nella natura? Il suo è stato lo sfogo di una eccita- zione momentanea dei sensi, o il risveglio dell'istinto di razza che vibrò in lui per intimo cozzo di sentimenti? E' egli l'Aloni° avvi- lito dalla inferiorità della sua stessa origine, che s'abbranca in- consciamente ad un ricordo pieno di dolcezze, come il naufrago ad uno scoglio, oppure — come vorremmo — il libero erompere della verità da lui pronunciata manifesta l'essenza dell'uomo ri- belle agli ostacoli che la convenzione, sistematrice dei rapporti so- ciali, ha frapposto tra l'individud quale è e l'individuo quale deve essere, tra l'uomo che sente e l'uomo che vive, tra l'essere espres- sione libera della natura e l'essere nella schiavitù degli adatta- menti alla vita ? Io non mi propongo la risoluzione dell'arduo problema. Io non ho nemmeno la pretesa di scrivere in sostegno di parti- solari principi nè è mio intendimento analizzare il recondito si- gnificato della massima che mi serve di spunto e gli atteggiamenti del pensiero che l'hanno dettata. Ciò che interessa è l'esame, del fatto umano nel suo complesso come ci è offerto dal caso e come si presenta a noi che osserviamo intensamente la vita attraverso il prisma della nostra portata in- tellettuale, della nostra educazione e dei nostri pensamenti. Questa vita che Schopenhauer dice piena di rischi e di spine e che Voltaire fa risultare dal miscuglio dei piaceri e del dolori, è tutta un' ironia. Ironia è la fede di chi fa perchè spera, ironia l'ignavia di chi poltrisce in dubbio; ironie infine sono i fatti umani e i fenomeni della natura, le convenienze sociali e le aspirazioni ottimistiche al benessere futuro. Dal cozzo di queste ironie in .conflitto risulta l'ironia suprema: l'uomo nell'Incertezza tra la libertà del pensiero e la relatività

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