La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 23 - 18 giugno 1908

15 bio di persona è possibile solo quando si ha l'abilità del Fregoli, o col matrimonio per procura. Il matrimonio per procura, cioè \ l'amico o il parente o l'incaricato che mi unisce indissolubilmente \ colla Signorina A e B senza la mia presenza, permette qualche \ volta il trucco. Ma è anch'esso difficile. Perché' riesca bisogna es- s e artista e commediante come Francesco Crispi. Non cito il caso Garibaldi. Garibaldi non era un uomo; era un personaggio, e un personaggio indiscutibile. E' la sua gloria o il suo nome che lo ha fatto scatenare dalla Raimondi, andata al- l'altare con il ventre grosso di altri amori. E poi é un caso vec- chio e un caso che aveva per protagonista un datore di regni. Caso che non capita che a ogni caduta di monarchia. Per provare che i giudici del nostro tempo sono diventati un po' più saggi e tolleranti citiamo matrimonii sciolti da pochi giorni. Le figure centrali dello scioglimento sono avvocati. Alcuni non hanno po- tuto in parecchi anni di matrimonio delibare la loro moglie per- che non potevano considerarla che sorella, o perché avevano come un disgusto per lei, e altri perché non hanno saputo consumare l' atto matrimoniale in un lungo periodo per deformazioui fi- siche. Le vittime di questi matrimonii malfatti sono state trovate vergini. In altri tempi il vecchio magistrato li avrebbe sentenziati con delle grimaces e li avrebbe rimandati al letto del matrimonio a vita. Ora si è più umani; l'impotenza è motivo di dissoluzione. E' una tappa. Ma siamo lontani dalla giustizia matrimoniale. Vi pare giusto che io resti legato per tutta l'esistenza a una donna, per esempio, che io ho sposato credendola intatta, creden- dola onesta, credendola una delle più pure creature del mondo -femminile, mentre invece, subito dopo il matrimonio, ho avuto in mano i documenti di avere sposato una donna mondana o una donna da selciato o da lupanare? Per quale ragione io dovrò sottomet- termi al giogo matrimoniale se invece di essermi appaiata con un uomo che pareva la quintessenza del galantomismo e della virtù coniugale mi sono accorta di avere sposato un vile imbroglione, un turpe bagasciere, un gabbamondo che mi indispettisce solo a udirne la voce o i passi sul pavimento coniugale? Il mio è un contratto compiuto con frode, con raggiro, con dolo, e la legge deve dichiarano criminoso e liberarmi ,da una figura che mi po- trebbe trascinare al delitto. Non vi pare? E durante il matrimonio? Mio marito è diventato un beone. Ha compiuto azioni ignobili o è messo al bando da tutta la società che frequentiamo per ragioni immorali o non è piu uomo per delle malattie che io non potevo supporre: perché deve rimanere mio marito ? Mia moglie dopo un parto, dopo un cattivo parto o anche

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