La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 23 - 18 giugno 1908

I intrimed che si scielgzo e i mirimosi che nes :i scielgolic Gli ultimi sciolti a Milano per impotenza fisica. L'Italia é tenace nelle sue tradizioni. La vita coniugale è in isfacelo e urla e si dispera in ogni casa, ma il matrimonio a.vita è sempre fra noi come una delle più rispettate e venerate istitu- zioni. Non c'è legislatore che si commuova e rompa la catena dei sagrificii, degli strazi, dei dolori inenarrabili. Non c'è che il da- naro che abbia cuore. Il coniuge che ha danaro chiede la citta- dinanza svizzera o ungherese, domanda ai tribunali stranieri il divorzio e poi ritorna al suo Paese a presentare la sentenza ai tribunali perché completino l'esecuzione che lo scateni dalla per- sona odiosa o disgraziata. Esempi ne avrei delle gerlate. Mi li- mito a citare i divorzi del barone Franchetti e del duca Litta. Si, lo so, c'è stata opposizione. La giurisprudenza reazionaria, quella che ha sempre paura che crolli l' edificio sociale, si è ostinata a bloccare il passo al divorzio pronunciato nei tribunali esteri, ma ora è vinta. La conferenza dell'Aja ha stabilito che tutte le sen- tenze pronunciate dai giudici degli Stati federati in materia di divorzio devono essere rispettate ed eseguite. Col denaro siamo dunque in pieno divorzio. I male ammogliati e le malmaritate che non leticano coi biglietti di grosso taglio non hanno che da pas- sare la frontiera, scegliersi un domicilio, procurarsi un avvocato, firmare la domanda di divorzio perché il nodo indissolubile ita- liano sia tagliato dal magistrato di un'altra lingua. In questo mo- mento che scrivo è un esodo. Tutti i coniugi che non vogliono diventare dei De Medici, degli Olivo, dei Cifariello, delle Linde M urri, delle adultere, delle criminali, si salvano dagli orrori del ménage a vita correndo all' estero. L'avvocato Garavaglia, che è uno specialista del divorzio all'estero, può farmi da testimonio. Come mi possono fare da testimonio tutti i miei colleghi in toga che la necessità di trovare una via d'uscita in certi oasi di vita intollerabile si è imposta anche ai nostri tribunali. Per esempio oggi i giudici interpretano il codice con maggiore larghezza e io li lodo. La legge ora permette di sciogliere il matrimonio quando c'è errore sulla persona o c'è impotenza preesistente. Prima no. Prima i tribunali non ritenevano errore sulla persona che quando si poteva provare di avere sposato Tizio invece di Sempronio. E quand'è che si può provare lo scambio di persona? Mai. Lo scan-

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