La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 23 - 18 giugno 1908

13 \per la tragica gravità della situazione in cui si trova, lo inter- roga talvolta con asprezza, talora con ironia, lo avvolge di do- niande sottili e ambigue, con senso quasi di personale soddi- sfazione: del presidente che usa verso i testimoni blandizie o minacce perchè le deposizioni loro concorrano a comprovare l'opinione che egli si é già formata del processo; del presidente infine che fa consistere la sua fama nell'alta statistica dei ver- detti di condanna. L'avvocato dei poveri. La figura del Panzeri è indimenticabile nella storia delle corre- zioni, degli errori e degli orrori fisici. Egli ha continuato l' opera del Pini, troppo di- menticato in que- sti tempi in cui l'uno schiaccia l'al- tro, con lena,. con amore, con un sen- so alto della bel- lizza umana. Ha soppresso dalle vie e dalle piazze e dai gradini delle chiese e dai viot- toli della miseria i deformi, i gobbi, le persone dalle gambe divaricate, dai piedi e dalle mani e dalle brac- cia contorti, r i- mettendo le ossa della deturpazione al loro posto. La vita vertiginosa non ci permette più di occuparci dei mor- ti. Ma Panzeri é Panzeri. Egli è ri- artista della chirurgia mo- cordato ogni anno come un superbo derna.

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