La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 23 - 18 giugno 1908

16 senza parto si è mutata. Da regolata é divenuta sregolata. Spende sciupa, gozzoviglia, si abbandona all'orgia e agli amori proibi Perehè, dite, perchè deve rimanere mia moglie?' Volete che io l uccida e mi uccida? Io ho già detto che il divorzio non è che una pietra miliare sullo stradone della unione libera, il punto di soluzione delle questioni 'sessuali. Ma per dirvi a che disperazione conduce il matrimonio fino alla morte di uno dei due non ho che da conti- nuare con gli esempi che si svolgono sotto i nostri occhi. Maschi e femmine hanno dei bisogni, degli istinti, delle necessità, come quella di mangiare. Trovate che neppure il prete ò capace di conservarsi casto. L' ultimo documento umano è don Milesi. Egli ha dovuto confessare di essere un celibatore di vergini, un fornicatore di donne, autore di figli, vivi e morti. Ebbene io imito Coloro che non potendo trovare il bene sotto il letto coniugale si cercano una Rosine, come Vittorio Emanuele, per un secondo mé- nage. E cosa mi capita? Che io e quelli che sono nella mia con- dizione non mettiamo al mondo che bastardi. Perchè noi ammo- gliati non possiamo dare alla prole dell' adulterio nè il nome nè le sostanze: la legge la considera come una praduzione spuria e non le concede che l'elemosina degli alimenti. Mentre invece — udite! udite! — i figli che mia moglie ha da un altro uomo o dagli altri uomini sono miei, legalmente miei, anche se io vivo a New-York e lei a Roma o in qualche altra città italiana! Apro dunque un'inchiesta sui matrimoni, sicuro che la docu- mentazione agiterà e condurrà il Paese a una soluzione. I miei e le mie confidenti possono' andare in pubblico con e senza nome, purchè me lo -dicano. Il divorziatore. Nasi intangibile! Nasi fa annunziare che sta benone e resta in casa tranquillo e indisturbato! On. Orlando, quando penserete a far espiare all' ex ministro la pena inflittagli? in quale disposizione del codice avete tro- vato che la reclusione si può scontare in casa propria? Questi inauditi favoritismi ci autorizzano a chiedervi che Ti provve- diate di calce per cancellare da tutti i tribunali la frase bur- lesca che la legge è uguale per tutti. •

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