La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 19 - 21 maggio 1908

23 ha scaricato un revolver tascabile in direzione del cielo. Umberto non si è neanche degnato di voltarsi indietro. filo spavento fu più dei poliziotti appiattati nei boschetti o nei cespugli del parco che delle persone interessate. Alla detonazione si è dato il nome di capriccio, ma il mio lacchè, che amoreggiava cokla cameriera che cavava le calze ogni sera a Margherita, ha saputo che è pro- prio stato un attimo di gelosia che le ha fatto scattare il grilletto. li Diplomatico. 73T La Scultura alimentare. G' è gente che ammette tutto la arte. Lasciano passare chiunque sappia dipingere a scolpire. Io no. Per me, per esempio, un pit- tore o uno scultore di chiesa è fuori del suo tempo. E' un ven- ditore di marmo d di colori, ma non è un artista. E' un imbro- glione che perpetua i pregiudizi chiesastici a beneficio della pro- pria bottega. Chi mi altera la vita per infliggermi le facce crea- ciste e rugose delle concezioni religiose, chi mi dà Cristi rappre- sentano i mannequins del suo studio,' chi mi illustra i vetri delle cattedrali per riprodurmi madonne e signori e angeli e vergini idealizzati dal business, chi mi dà la vita mistica, la vita delle esagerazioni fisiche, dei mostri del cielo e dell'inferno, chi mi dà i fantasmi della storia sacra, non ha posto nel mio tempio, lo vo- glio gente che vive o abbia vissuto — gente che abbia sensazioni e pensieri umani. Ecco perchè chiudo l' uscio a doppia mandata allo scultore Antonio Carrninati, che non ha saputo dare che fi- gure che aspiravano alle grazie divine, figure che sacrificavano l'arte e la vite per la religione bugiarda. O Sua Eminenza il cardinale liespighl, principe di Santa Ma- dre Chiesa (oh povero figliuolo del falegname di Nazarethi), degnavaal l'altro ieri di visitare Il carcere di Regina Coeli (oh pretino eufemismo I), somministrandovi la cresima (in pieno secolo ventesimo) a ben venti reclusi, eia sacra par- ticola (senza incidenti di conspuex ebraici ad usum Feilbo- gen) a, ben cento altri di quel disgraziati. Il direttore Maldacca (non confondere col canzonettista) offriva a Sua Eminenza un rinfresco nella, sala che aveva avuto l'onore di ospitare, mesi sono, Sua Eccellenza Nunzio Nasi. — E l'on. recluso Nasi? — domandò al cav. Ilialdacea 11 Principe di Santa Madre Chiesa. — Eminentissimo, qui non si purgano che le brache di tela. 11 ministro Nasi non ha mica rubato del fazzoletti !.... Egli al purga a domicilio. — Dignum et instum est l — sorrise paternamente 11 Prin- cipe di S. M. Chiesa, mentre i soldati italiani gli presenta- vano tremebondi le armi come a un principe del sangue.... sabaudo.

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