La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 19 - 21 maggio 1908

20 Mtr..heau s'ebbe il Pantheon subito e la vergogna dell'esclu- sione dal Pantheon alla rivelazione del suo tradimento. Cosa a cui non aveva neppur pensato il Sardanapalo della demo- crazia. Luigi e l'Austriaca, forse per quel tradimento, il bacio della ghigliottina. PAOLO ORANO IL NOSTRO ALMANACCO DI GOTHA Padre e figlio. 11. La commedia del matrimonio-dinastico odi convenienza al trono è stata ripetuta anche per Umberto di Savoia. L'esperienza del babbo che aveva dovuto umiliare e costringere la moglie a vederlo grasso e felice nella casa di Resina e dei bastardi non gli ha gio- vato nulla. Vittorio Emanuele sapeva che il figlio era innamorato cotto della B., 'che io, per i soliti riguardi, chiamerò la signora di Monza, pecchi è ancora viva, e dalla quale aveva avuto un figlio, che più tardi egli ha dovuto accompagnare al cimitero, dietro il carro funebre, con la gola rasa di lagrime. Un padre saggio lo avrebbe consultato e gli avrebbe detto: se le vuoi proprio bene sposatela e se non puoi sposarla aspetta che crepi il di lei marito e poi fattela tua e conducila alla mia morte al trono dei nostri avi. Invece il re, forse per tradizione, ha fatto tale e quale come Carlo Alberto aveva fatto con lui. Gli ha dato una donna che ha, come si dice, sangue reale nelle vene, ma vuota di affezione, indif- ferente al futuro sposo. (Mie l'ha procurata il solito sensale, che, in questo caso, è sempre un ministro. Egli ha detto al gen. Menabrea — Voglio assolutamente ch'ella mi trovi una sposa per Umberto. Ella me ne risponde. Bisogna trovarla. —Maestà, rispose il generale, ;la sposa l'ho trovata; è bella e pronta: basta il volere della maestà vostra, e, già s'intende, il consenso del principe Umberto. —Quali dunque questa sposa? Il generale si avvicinò all'orecchio della maestà e con la mano fatta a tubo rispose: — Parli, in nome del suo dio! — E la figlia del fratello di V. RI: è la nipote di V. M.

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=