La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 15 - 23 aprile 1908

12 monachelle ignare o delle ragazze sul primo fiemere del- la pubertà, era la preoccupazione segreta e più forte di tutta quella radunanza di donne, tormentate in tutta la loro curiosità più dissimulata e più viva, del gran miste- ro, dalla condotta libertina dell'unico maschio!! Il giorno in cui la Fumagalli ha tentato di Seme- lino, egli, protetto da quasi tutte le fanciulle che ave- vano finito per cedere, è diventato furioso. Gli è venuta la bava alla bocca, gli si sono velati gli occhi, ha rug- gito come il leone che si vede contesa la lianessa e l'ha presa per le spalle e l'ha violentemnte buttata fuori dal- la porta oom una ladra e non l'ha lasciata rientrare che dopo il processo, dove è riuscita a farsi credere una o santa s. L'assoluzione dovuta alle deposizioni dei creduloni che si dichiararono pronti ad aiutarla con dell'altro denaro, l'ha imbaldanzita: Ha aperto delle filiali:' a Binasco, latra., a Greco Milanese. Accusata dalla Stampa come una volgare truffatrice con due articoli intitolati Le truffe di finte monache s, « Vita e miracoli di una finta ifronaca » é andata al tribunale, non mica a farti resti- tuire l'onore, ma a farsi risarcire dei danni. Tutti i cavilli dei suoi avvocati massoni non_ hanno potuto sal- varla. Con l'assoluzione dell'avvocato Frassati, parprie- tarlo e direttore del quotidiano torinese, la Fumagalli é rimasta una truffatrice della pubblica beneficenza, che viveva lautamente e che s'era comparato un pezza di ter- reno fabbricabile di 32 mila lire, con un contratto inte- stato non ali'« istituto », ma alla cara Giuseppina Fu- magalli, la quale indossava l'abito monacale senza a- verne diritto. Durante il processo sano state depositate due pezze giustificative per provare ch'essa era tanto monaca e tanto autafevole che riceveva aiuti finanziari dalla Deputaziane Provinciale e dalla Cassa di Rispar- mio di Milano. Ci vuole un bel fegato a regolare somme cospicue e una scaltra irnbrogliatrice di religione, la cui intellettualità è al disotto di quella di una guardiana di oche. Cellulare, Laus Deo — Carissima mamma, Vi prego di stare calma e ringrasiare la divina pre- videnza che ma sempre tenuta la sua divina manne sul capo e non o mai nepure avuto 'ombra di un pensiero

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