La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 4 - 6 febbraio 1908

31 donne s'aspettavano che io prorompessi in una escla- mazione di contentezza. Invece io rimasi indifferente. Rotolai una sigaretta di tabacco biondo americano di- cendo loro che, non mi sentivo adatto per il tavolo delle cifre. Più che solleticarmi la loro offerta mi spa- ventava. Avrei avuto paura che l'abitudine mi avesse inghiottito e perduto. No, no, meglio l'ignoto che mi lascia fantasticare, dissi alzando e vuotando il bicchiere. Gli occhi di Paolo stralunarono, quelli di Emma si inumidirono e la luminosità che giocondava il volto delle ragaize scomparve.' Non entrava loro nella testa che io aspirassi di andare più i,n alto o più in basso di un disgraziato che sarebbe divenuto, col tempo una specie di burocratico in lotta continuamente col bi- glietto da cento. Dopo una lunga pausa Paolo si versò un bicchiere di vino stravecchio, ne mandò giù due o tre sorsate, accese il virginia, stringendone di tanto in tanto la punta come se stesse meditando, e poi con la rnanaccia tutta piatta sul tavolo mi diede dello stu- pido, aggiungendo che non avevo pratica della vita. Lui che poteva essere mio padre aveva l'obbligo di impedirmi di diventare un birichino della strada. — Se non sei un malvivente accetterai la mia offerta che ti dà modo di continuare i tuoi studi in •una casa dove tutti ti vogliono bene e dove nessuno ti sarà pa- drone, senza passare agli occhi della gente per un gio- vanottone che ha l'osso nella schiena. • Con il suo buonsenso la 'mia volontà rivoltosa è stata atterrata. Non avevo più scelta. Le sue parole erano una catena gettata al mio collo. O criminale o onesto. Ho scelto piegando e stringendogli la mano. — Due o tre anni di questa vita ti ringagliardiranno e ti metteranno in condizione di spalancare le porte della tua ambizione. Siamo usciti subito dalla mutria. Paolo aveva bi- sogno di dare un'occhiata al forno, ma diceva che non vi si sarebbe fermato più di mezz'ora. Intanto pregava Emma di festeggiare l'avvenimento con un cenino appetitoso. Non erà forse giunto davanti il forno che noi ci siamo abbracciati, baciati premuti, presi per le guance, stret- te le mani, tenuti ciati, bocca sulla bocca, quasi fossimo tutti scampati da un pericolo di morte. La maggiore delle figlie mi ha tenuto su lei con gli occhi chiusi, co-

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