La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 4 - 6 febbraio 1908

19 Nasi e Comp. Il Senato ha ripreso il processo contro Nunzio Nasi, il mi- nistro che fu detto passasse sulle cose della istruzione pubblica come su di un paese di conquista, ponendo tutto, cioè, a fuoco e a sacco.... L'esito del processo è ancor dubbio, perché si tratta di un processo che esce fuori dell'ordinario, di un processo che non ha nulla di comune cogli altri processi soliti, di un processo, infine, che riguarda non tanto un dato individuo, quanto una data istituzione, quella, vo' dire, del ministro in Italia. I reati che a Nunzio Nasi si addebitano, sono, invero, reati comuni, reati di peculato, di falso et similia, pei quali sareb- bero bastati i giudici ordinari, i giudici pagati appositamente per giudicare alla stregua dei codici in vigore. Ma a questi giudici si è sottratto Nunzio Nasi .perché le sue colpe di peculato, di falso, ecc., le avrebbe commesse, non solo •da ministro, ma, come ministro, e si sono ad essi sostituiti altri giudici, giudici straordinari, giudici non pagati, i signori sena- tori, i quali debbono giudicare non tanto a seconda dei codici vigenti, quanto a seconda di certo specialissime considerazioni, politiche e non politiche. Cosi nessuna norma positiva abbiamo per poter dire come i signori senatori giudicheranno questo ex ministro accusato di aver fatto man bassa sui denari dell'erario pubblico, d'essersi, cioè, appropriato il denaro non suo, e, col denaro, anche la roba.... Ma, quale sia per essere il responso del Senato, responso di condanna, o responso di assoluzione, Nunzio Nasi, politicamente, è un uomo finito, già finito, che non potrà mai risorgere, che non potrà mai risalire fino al gradino cui era giunto in questa nostra amenissima ed iniquissima scala sociale.... Se condannato, Nunzio Nasi sarà morto per tutti, o quasi tutti; dico quasi tutti, perché i suoi di Trapani, e forse anche i suoi delle altre terre di Sicilia, continueranno a dire che egli è puro e innocente come Gesù, più di Gesù, anzi. Se assolto, poi, nessuno toglierà dalla testa dei più, dalla testa della grande maggioranza degli italiani, che si è voluto com- piere il ' salvataggio di Nunzio Nasi, e per non mostrare all'Italia, all'Europa, al mondo, che, da noi, vi sono dei ministri ladri, e per non far troppo salire in bestia Trapani e le altre terre di Sicilia, e, infine, per non screditare ulteriormente le nostre istituzioni, già abbastanza screditate.... Altri ministri, in Italia, furono fatti bersaglio di accuse sopra accuse; altri ministri furono messi, essi pure, sotto processo; ma si trattava di accuse e di processi d'altro genere; accuse e

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