La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 4 - 6 febbraio 1908

16 Raslignac, cui parve di scorgere in Marco Gratíco l'uomo poli tico italiano degli ultimi cinquant'anni... Burlone! La verità è che al D'Annunzio han fatto gola, per quanto indegni dell'arte sua, i facili allori di una Teodora e di una 'losca, ollas podridas come questa Nave che un qualsiasi Leoncavallo si acconcerà forse a musicare col tempo. Può bene il Critico da Pescasseroli rimettere a nuovo la trita sentenza che assevera impossibile il volgere la poesia a scopi etici; io, per me, da povero catoncello steréorario, anzi da beota notorio, se meglio garba al leggiadro sceneggiator di Notturni, sostengo puramente e semplicemente che questa Nave, oltre al non aver nè prua nè poppa, è tutta una _Fossa Fuia di pazzi furiosi e di bestie in fregola vestite da uomo o da donna, I Times non potevano scriverne più sobrio e perfetto giudizio. Ciò che nii mette di buon umore è la voce grossa di due o tre Zeitungen austriache per quel grottesco brindisi da ragazzetto che marina la scuola per correre a scrivere col carbone sui muri del palazzo Venezia: Viva Tristo e Triente! Ciò che mi fa pietà è l'iperbolico elogio à plat venire di un ministro (naturalmente) della pubblica istruzione. Ciò che mi fa veramente piacere è la domanda di S. M. al Poeta, quella domanda così fine e arguta nella sua bortarieta quasi paterna: — Lei avrà consultato, certo, il Codice purpureo? La testa di Gabriele! PAPILIUNCULUS. 11111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 lllll 111111 Il nostro almanacco di Gotha' I RANCESCO-GIUSEPPE Come studente é stato uno zuccone: non ha imparato niente. bestinato al trono fino' dal 1830 per la sterilità di Maria-Anna, terza figlia di Vittorio Emanuele I, lo si è circondato di una frotta di professori incaricati di insegnargli oltre il tedeico, il francese e- l'inglese, le lingue e gli idiomi delle popolazioni del suo regno. Uno dopo l'altro hanno cercato di fargli penetrare nella scatola cranica l'italiano, l'ungherese, lo czeeo, il polacco, il ruteno, il croato, il serbo, ecc. Inutilmente! Non aveva gusto per la filologia, come non aveva gusto per il poliglottismo. Così è riuscito a parlare e a scrivere maledettamente male il tedesco e il francese. A un toast inglese non seppe rispondere. In Ungheria una volta che aveva creduto di mandare a memoria un brindisi ha

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