La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 1 - 16 gennaio 1908

22 Plinio, non si è fatto più cenno dell'erba moli in nessun trat- tato di botanica; niente quindi può illudermi di saper conferire umane sembianze alle bestie; restino dunque nel serraglio dove le ha confinate la loro stolta vanità e la loro sozza cupidigia; io per mia parte, non rinuncierd al fanciullesco sollazzo di far sibilare lo scudiscio intorno alle sbarre, e di dar, con giocondo rla, del manico della frusta sui musi irosi che sporgeranno ro, ferri. - frthe volete! Non nutro stima, non concedo amore, non porte dilietto nè alla abbaiante muta che recita, ne elle squittenti scimmie che scrivono. Ignobile genia! Si è letto Edipo, King Lear, Funsi. Vedemmo, cogli occhi della mente, il sofocleseo eroe dalle lacerate pupille, brancolar nell'ombre tragiche; ed il canuto sire brittanno abbattersi lacero e delirante fra l'urlo delle procelle; ed il dottor goethiano per- seguir l'attimo fuggente in un insaziato desiderio di bellezza; ed ecco un triste naessere, in clamide purpurea, trascinar, su un fondale stinto, l'ansia del nostro cuore, scandendo a contrattempo versi mal ritenuti; e un guitto spiritato, avvolto in un lenzuolo sudicio, apostrofar con voce catarrosa una foresta spennellata in terra di Siena; e un istrione in giustacuore paonazzo, belar pene amorose a una secchia coniare tutta stoppa, biacca e rossetto!.. Che èchifo! E questi Sono gli interpreti... Ma pensando agli autori si può non sehiattare di bile, come capitò a Margutte pel gran ride're? Voi siete solo nella Vostra stanza silenziosa, solo e tranquillo; e la stufa effonde un calore mite e confortevole, ed il frizzante Sassello ha iridiscenze di gemme, e nella pipa accesa stride e . crepita il buon tabacco. Siete in serena solitudine, voi; ed amate il teatro, ed avete intimi e devot i tutti gli eletti. Eschilo bussa discreto alla vostra memoria offrendovi le titaniche impre- cazioni di Prometeo; "il barbaro che aveva dell'ingegno,, vi ricrea con A midsummer nigll's dream, il fantasioso Calde- ron ricorda che la vida es suono e Marivaux narra le delicate frivolezze di le jeu de ramour el da hasard, Goldoni le can- dide vicissitudini della Casa nova, lbsen incide l'enigmatica anima d'Hedda Gabler, Becque la cinica gagliofferia dei COI, beaux.... Non avete che ad allungare la mano ad un palchetto di libreria, e gli amici vostri più cari si affrettano a porgervi ciò che hanno concepito di meglio! Ma no; non vi basta; amate il teatro con rabbiosa passione voi, ed un imbecille annunciò, per questa sera il suo ultimo parto. Il gestante non è un novel- lino,.sapete che è stoltezza attendersi da lui niente che valga; ma vi attanaglia il dubbio che questa nuova commedia possa essere la meno peggio, che una idea felice gli sia piovuta dal cielo..., e non sapete resistere! Vi tradirono sempre, vi diedero le mille volte acerbe delusioni, e tuttavia, da quel fervente ed ostinato amante che siete, volete sperare ancora, illudervi ancora, amareggiarvi ancora una volta. Lasciate quindi il vostro scrittoio, la pipa, l'aspretto vino;

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