Compagni! - anno II - n. 8 - 16 aprile 1920

COMPAGNI! / « il n'a· quitté l'étab/issement q11'à hitit heures au soir ». A' Versailles si maèe1lano i pépoli, ~a s€nULtrop– pe p,reoccu,pazi,,ni da. parte dei maceilki. La ~1ip1o– mazia se. ne frega. E ì'.1ltis,irno i_nca.,i.Gtto d1 ~ua, Ma.està britannic:h., ·m-ent1.e· i s1ioi. sc.rivani .redigono le s,e,nt,enZ€di mort-e. pe,r il pOJ:l01otu reo o t.e.desco, v.a trnnquillamen t.e a ,.gi_oc<\-re ar;li srnc-chi.... . Cr,e.dete fo,1-,se che le cose Yatlano>dive1·sa.menie Hl Ungheria.'? Pe.r spawntcvoli èhè sia-no, k, foroeie deil rer.rore bia.nco e le . mis€rie. ùe'1 popolo affamato e insanguin.a.to ', ì ,diplomatici non x:ierdono pe,r ciò nè l'a-prpetito nè la. buo.na, corupagriia. ' Si .legge nel1LJ/.rbeiter Zàti(ll{J: « Og11i giorno l'am~1-fragli/T;·ombridge bel'e il thè nel caste,Zlo 1·n compagnia dell' (treid uca.. Un' al– tro tenace vi.sitatore del càstell o è 11n diplomatfro inglese, d·i nome Stead, cl1e fig.u.ra qua.le ,copo uf{ì– c-i'.alti. della -'!nù-sione militare bn:tannica. Un altro dei rappresentanti inglesi,· ppi'., Jw. Gerte particolar-i attenzioni colle belle donnine, ed i suoi amfri 1m– gheresi, gli hdnno 1ne.,so a di,,;posi?ione " 1.tn ve1·0 · e proprio harem"· .Si dice and:. ch'egl·i sia molto l;en provvisto di danaro, po·ichè ha comperato tino dei più spl,e:ndùli palazzi,,. n.,monurnento storico <ll gran preglo, facendone poi dono wl 1.rna prostit-uta pub' blica, d'origi-ne eln;aùa, d·i nome Baby Becher. La lf?.WÙ femrnina gli era- .~tata. co11c5,ssàda trn. aristo– crat·ico tmglierese, a. titolo di regalo per p-ura omi– ci.zia. Giusto .come i g·entlemau in Jnghi'tteg-ra' si scambiano i loro cavalli ... ». Intanto Ua fame miete, -e il boia. spigola. H di:p,liOmatico,si: d1verte ... Giusto. Bis.ogna pure. eh€, la dip>lomazia - 15n.fose o s,e,greta ......,_ serva a .c(uà.ldie _CO~ .. : Tanto, se fa sul serio, è pe,g;gi.o. E lruici.amola. diyert.irc I • • • X. ... TripoU suol dl sciagura I Dn.nq ,ie quanto noi aveva.mo p-revist-o s1 e avv•e~ rato in un ±-empoassa,i breve:l TtÌrlnpinatm·e, <li ge-1 nerali; menzogne di g.iorna-l-isti; mercati di coscie.i1ze e scvn,g-ite di popolo 1101~ hàìrno valso' ad iP.1pedire una nuova e decisa rivo1ta mus.si.dmarriacon't:ro g<l'i'bt- liani. \:' Nè p,oteva essere diversa;;;'ente. •Dopo 'lo sba-rco delle nostre t1:uppe. in Tripoli– tania. s'iniziò una polit>ic-a,coloniale di terrore e d~ immoraJità, Di terrore, pN·chè aU'a.rabo· non furono risparmiati il <!apest,ro, la fus1.iga,z,ione, la tortnra,, 1s. galerii., il saccheggio e la violenta coartazione di t,g.ili r,ua Jiibe1·tà. Iè_. parola d'oa:dine - da.I .governo <li Ca:ne,·a a:l l015 - erà: con questa. gente ci vuole il bastone. E !'ara,bo pigliava Le bastonate - anche i, soldati e,i'i],no murìiti di.frusta e P.ot ,wano picchiàre gl'indi,geni (1). - ed act11iva • i suoi, ocl. 1 cont.ro l'infedeile e si p-re, ·pa.ra.va a'lla rivolta,. Questa scoppiò - aiutata. dà • tedeschi e d;,,. tul'chi -'-- violenta .e feroce ne'l giu– gno 1915. Int-èri pr<'sidi caddero in mano agli arabi 1·:ibelli; migliaia <li sol<la,ti- e numero.si u.fficiali fu- (1) 11 mio cx-camerat,1 in avia,.ione. cuporale AnJ'e– r!g.o Leoni cli Ro~~o, m.i .raccontn·n1. d',wel' don1t-0 in Libia .. subirsi un 9:."l)C,e,s:sio e della ,prigiÒ-1ie d'attesa.' r.:€:r m:èr protestn to contro Un sergente maggfore 8iei%ano d,1 lni-~'>rnr-es-~ ·,, ,r~"(Usei.ure un inéligeno!_nastìani è pcrfett.arricnte n0J ,·al), --:,:._ -- [~Fota del· compila tor~; 4i çomria~:ì/ 4 i_ - • "bioliotec ginobianco rono fatti p.rigioneri e riort pùchi vi pe ;rde.tt .::ro l.a vita. ~ < D'alìo.i·a incomi·ne::iò- sott-0 gli au~:p:ci dtl màs· sonicam.ente camor,rit;;t.a Ameglio - una politica di dedizioni e di Yiglia«:c-heri,~,. Gli arabi dive1rn1.;•ro pr~– sto pad-ro,ni del.la. situazione e rig-ircirono Air.egho_ e-orno me.glio v.ollero·e 0re-dett01·0. . . Un o-ran nnmero di. ca:ni .arabi riscuoteva mensil– mente ct-ip@di ele{ati daf Go\·erno d'Ita.lia., :he .spe– rava così di r.ipre.nd- e ,reque.l.lo cl1c u.veva.p:e•rctuto. ; Del rnù~n-E\quc:st.a,, cl-a.ammala.ti di. dia,rrea_ sen!l-2 come Arneglio, po:chè gli ara-bi ci o(}iàYan9 e Cl od1~– no sopratùtto per .tutte -le p,o,rchene e pè;l' t:utte 1: sciocchezz.e compiute laggiù da,i nostri •colomzzaton militar-i analfabeti ed immc,raE. Do-no l'armistizio sul frontsi en.rop-eo le, cose ac,32n– narG<n; a modific.arsi 'in Li,bia.. L'wrnbo -. che è .un a.sso.luto cal:colator~ - ùi f,ro,nfo alla. sconfitta. d-egli ese~;citi tedes~hi; ere-dette suo ù, te resse -ri.a,v,yicin'lrsi ;all'Ita:l,ia. Ciò fec;;, però, e.on digni,tosa fierezza e e-on ahi:lità. dia,bolica giqca.ndo gene-n1Ji, colonnoUi., mi– gi.sttati, comme-ndatori, emissori F.steri'. e,cc; C.c,ntrat– fo Ja rerstituzi-one dei nostri prigio-ni,eri ,esi,g€ndo,AOOO lire per ùÌa.scheduno e volle milioni -e- < licia.mo mi– lioni - a titolo <l'iaubnnizzo p-er danJ?i subìti ne.Ue sue -µroprietà' come te.rrn, palme, he;ti~m;;, ecc. . Di piì1 impose. al Governo - per il rit.iro della mo– net::i turna - patti dm ci sono costa.ti una. somma. favolosa. • Il governatore Ga,ri-oni ed il gt'ne.rafo Ta,rditi - que.st' Ùltimo uomo cl'i indi&.,llf.•5:J. onestà.; nir. in~€~ll10 come un fanciullo ·_ s'illuscro di p-otcr compnte t;n::i pe,ìctrazione pacifica n,oll'i.nt.e,rno ricorrendo a. grandi promesw e stromhaµ;ando in rµodo fa.nt ,astioo l,a. g,randezza del!' Italia. dopo la. \'~tt-oria. sug:li CEeT- citi tedesehi. · Il primo, i1np!e;rdo,na.bile ·,{lrr,:Jore compi\1to da. Ga– rioni - su,p,erho q1.mnto fesso - fn quello ùi r.ichia– mare a '.I'i·iiwli tutti i peggiori anm,i .dcHa, pòlit-ica. colonia.le mi; [ita.re svolta p,ritna, del· 1_915.Si rividero co;-;ì in Libia. - cresciuti ntP±clamcrlt0 di gr::i,do al fr,ont.e - nffì.ciali snl ,cont,o dei qu~li se,.ne rncconta– van.o di 1:ntti i :,ç,oloi'i ·,e .che avevano perduto pg.ni pr.cstigio fra l'élemenfo indigeno•. /;,_co-s_to,·o - .erio,r– me, 1tr, vea·o ! - fu,rono mwva.mcnte <lati :i.ricarichi ,delicati.. Dopo grande sperp-e-r·o di mi,lioni e. grande dìffu-, Gione di croci e di e-0111111:encle fu possibile -issa-re ~ fra l'i,n r.li -fferenza.degli a.ra :bi - la bandieira- tricol:ore • in qua.lclw località. clell'inkrno: ma mai, mui mo– lutamente gli 'rtrah,i si dimoska,rono disposti a. ri:am– mettcrc .ne.He loro regi,oni i rappresent.ant,i' del Go– verno cl'ItaJia,. Inta,nto le conse,guen,ze della grande vitto.ri.i, non tàrdarono a man.i·frst.arsi anche in Afo·iea co:me oo,n· se.guenza, della_ ... guerra-, nè più nè meno che aUroye; e, cioè: miseria. sit tu-tta la l-inea! • Allora. le pr-omes;;e in gran parte dìorirono e lo _sperpero del denaro jtalii.ano f\1. dov.uto limita-re. Quest.o semplice:mente è ba ,sta.to pe:•chè lo st.esso Rama .d.am -€-1-Sceteui - il famoso ca.p~ ribelle già coma-nda,nte delle nostre -ban 1 dae s.em 'i-ngolari - vol– g;esse di nuovo e sc1.egnoeamente le spa.Hè -aH'Italià. e costringesse i pochi nf:6.c:iali itaJiani, che si erano stabiliti comt1 r€sidenti in a.lcnne loc-a.lità dell'inter– no, a torna.rscme a, Trip-oài ed a tr-O!nSarecoil'inte,rno libico ogni rnpporto. • :Eccoci così di nuovo èonfina.ti . a Tripoli, Roms 0 Zuara, che pur 6i costano pozzi, d'oro- e. sà.ngu,e. di ,.,,0~0,!0 ,0•~ 1 ,A, n.ulla mai ci hanno dato e· cho mdi-Il. mà.i ci'. daranno. • ~a di qt1~j;-Oparle,remo • • -- •.... 1_ • in un :J)To,o-liitno un1c'?l::~ ••• ·-. l. lTO B.~ ''° _; :,;_., '"' •-·

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