Compagni! - anno II - n. 8 - 16 aprile 1920

LASTORIA INSEGNI Non 'i: abitudine cl-i Cornpagril! l'ospita,r articòli ncm inediti e ridar pubblicità. a cose gùì stampate_: ma que– ste ,del!a Romagna Socialista. .~ono con.siderazioni cosi acute, così 1·etti/ince, così: 11crs1wsi1,e e necessarie (an– che se ta./una vossa. semùrnrf! 11n po' amara., nel rilievo e• nel- rim1;ro1:ero di q11atche noRtro passato erro te) che non· resi8tiamo aT/.a tenta;;ione -di trnsc•rivcrlo. Non im. pot-ra <I ire che 11i sottosç1:h:iamo toto corde: « Il tenta.tivo di rivincita de-L milita-rfomo g.er· mani00 era non solo preve.cìib.ilc, ma. fatale (1) . For– tunatamente è stato spezzato <laHa reazione p·role.ta– .ria. La. .Germania è troP'po a.gitata., divisa, f, •razio– nat.a ·da lott-e interne. Potern, av,e,r.e una. fisonomi-a. ga,gJiarcla, vigo,rosa come l.a Ru&Si.a, ma ha p-re,ferito .macèhiar!'ci deH'a-ssa.ssinio di Liebknecht pe-r ca,dere :;otto il dispotismo di Noske. Pot.ev11,imporsi sopra tina linea rigida e si1:ura. c li conquista rivoluziona.ria., ma si è las c,iat.a infiltra.re dagl1i, i>lementi sociaJ-pa.• trio"tti e.he avevano subita. e· noh sent-ita la riYo,lu– zicin.e. Poteva ess-e,!'enn cuneo fN·rnid-a.biie nel cuore refrattario e scettico ue.1 la F,nv-1cia,, ma. ha. p.re1forito la. tra:nsazio110 e si-~ impelagata i,n una falsa dottrina clcmocrati.<'a-. Poteva. a1ll.1u'ga,t·ela zona ro6sa dcùle conquiste proletari.e se si' fo3se fusa con la. Russia, ma ha voluto il distac-co. E si è t,rovat.a. così con i nemici. a,lle :port'tl che la mi,nacci a.vano sèr:iame.."lte. Ha· pcrò reagito; ma non basta .. N.on basta, pcrchè il male elle la corrode r.-esi è a.,sopit-0 di. fronte al p:ericoìo, si riaff~C<'i·erù. domani forse ancora. pi ì1 grave, per la salvezza della st.essa repubblica. « U prol.eta, ria.to usci.lo vittorioso dal1e rivolu?,ion,i. in Unghe-ria e Germania, nori ha prei-ed·11to e v1·ova veduto. Do-po il primo impet-o gene.roso di r-i.volta. si è" ferniato; ha tentennato, non ha. saputo· orientarsi decisamente &ul!e linee ,·ere c:hc doveva. percorrere la rivoluzion<', non è staJo snffiòerit,emente vigile, no.n. ha e.recluto di dnr battagli::i. _fino in fondo, nla, con condisc?.ndenze e dedizioni, ha quasi a,bbandon:itn; 'la 'Sl\a soJ·t.e ai I!emi ci della. rivolnzi,onc. In Un.gheria il risu-lta!çi d-i questo dis o.ri,entamento è stato fataJe: in Germania ,non Rhcor:1. Fam') le. barricata, vinceTe sul primo im,pefo per poi a.J:iba11don:arsiÙ.U'inerzia. ed al i;cgno, o non sapere sufficientemente vìgi.lare, sono efome.nti di eondanna pe,r ogni grande fatto r,i 1 Yoln– ziona,r10. Illudersi c he i privilegi ati di ieri (come s'è i-Huso Eela Kni1) si r assegni.no facilmente al nuovo indiriz~·6' che l'uma,nità pr oduttrice dà aill.a. st,oria, è pr ct~ùde-re c he· il cieco non aspil'i alla lucò (2). Farsi -impiglia.re dalle ;;p ire <J.i. un sociaJismo tiepido. acc.omodanle, riform.ist.oi de, S('.nza, pro.c,edere p.rima ad un saJdo , i nsediamento della rivoluzione con la repre ssione. maga,ri di quegli elementi che la vorreb– bero mi.nn, re., è un.'ingenuitii eccessiva, impe.r donabille, delittuosa .. La v~ri fa 1i ve.i•,i t.à e non si può ovitta .re con sentimenti di falsa urna.nit/i, quando il su o trionf.Ìo ricliieclie dell'energia e della decisione. La frn~ion.edelle classi sociali. in una classé sola .é1ilavo· Tat~ri, l'egua,g!.ianza, quando lo svi:lnppo •del pen– si.ero ,non è sufficiente per imporle, debbono essere imposte dal]a. sa.nta violenza delle ,cla.ssi che piì1 sof– frono y.,-er qu.iste differenze di classi e pe,r le ,i,negua· glian,oo soai ali. Ques ta .linea, rigida., c he può semhrai~ e0essiva , è s-aluta.re, è indi.spensabi.le se si. vuo'.l·giun– gere a.Ho scono di rinnovare le basi deilla sooi.et.à (3). Gli effetti dèl sÒgno ci lia.nno clato un'Ungheria vit– tima deÌlo stes,,o sogno. Gli effetti delle dedizio.ni, à0lle aequi~nze, del,le t.ra· nsa.zioni ci danno un a German,ia &etto continua minaooia. Gli effetti. di una. bibliotecaginobianco 13 difo,;a de.llp. rivoluzione a·qu,::.Lunq_uocosto ci danno' invece uria repfrbhfic:a· riiGsa che s'impone e rea.lizza. sostanzi-alment.e il sooialiGmo. Questi &,:,n0: gìi inse– gnamenti delfo storia,. che non deh}Jono ess-z-:r:e dÙi:len• ticati dagli u,omini del lavoro. ,, E neppure da.1.pro.lt; tr, r.in.to ita.liano, che si 11,C\1\ cingue alla Sua rirnh1z;orn~. • / cc Gli eseIT!pi vittori <isi o scf focati delle rivoluzioni, ci da.nno una, tracc:ùt, generà.lè a.nticipata. del lavon>: da 'éompiere. K€ssuJl· >' ·lr,m-~nto,favore.vole o &favore-· v,oìe dev'essere dimcntcicato se non. si vogEono ripe– tern gli eocessi e gìi err~ri che ogg1 Jamrntiamo. ·se il comunismo ha C{)Ssat~di es,e;re spern.nza, a>3-P,i,i:a– zion<>,congett;.ua., afferniandosi nella ,realtà e prod~1- cendo nei lavoratori. la. cosci€>nza della sua. necessità. come e.sito e soluzi,one d<ill'àttnale crisi; se ;gli in• tenti comunisti non eono solamente delle e~p.ressioni teoriche, ma it 1\isult.ato del processo d!6HaB?Cietà •borghese anco!'a. .~o,pTa,Yvi n~nCe con b,. sua sopra.fat– tr,ic.o struttura economica; fle lo shocco na.turaJe del1x vita sociaJ.e noiì".•pnò'·e~'$'è.r6che il comùI1ismo per i! p-rog.rcssivo di.;;sohiimcnt.o <le,l re,gimc borghese e 'per •ì'i.ncapacità a,,,solnt& di ogni· .w,tro reg.ime., è logko che, <luiante la, in~yita,b1l.c" :fina.!e e risoluti,Ya -ooHi~ siono fr a forze produttrici e produzione, fra: pro– letaria.to e bo-rghesia, J1on si ricor-ra alle me.1.zemi,.. sm ;c, ma si cerd1i con tntti i mezz:i di far trionl'P.!'6 i diritti ,del Ja:.v-or-ò•sop.l'a i privilegi dclLa.-produzione. Perdersi, srna.rri,;.·si neJ,h,.-lime di una po,ìiticà t,<Jrhw· sa, pe-r instaurare, con combina/lii,oni ihride, sisJs,p:iÌ di car tilagine, è non risohere la, q uestiòne S{)Ciale; è trad.ir, e la causa dei ìavorato,ri, svisaYe il prqce,.ss,.) de lla storia,~ p·replèr.aro una, sicur.a rh·anche. delle classi spodestate, nna ,rea.zi.o-nesicu"ra che; o ic hj,j,lcc i i1 principio come in Un.gheria, o .l,o minacci con.ti• nuament.c come in Germania. « Non è :i,r,;•a,zi,onaìe l'intransigenza, in periodi sfo– rici di convgil~iòne quando si vogli,a, a.batt,?,r~, .srnd:· eare un sistema., .ma sov,-ertir]o, sconvotg0rlo ·pro~ fonda.mente per •orientare la. vita rociale sòpra- un pi.ano cli sisten,azione clennitivo. • La. b.at.ta.glia. ~- si fa, dev'esscTe fatta fino in fondo. Altà:ime:riti... A3i ri– e-ade ncgi i- enorì che la storia c'insegna- e· preventi- vamente ci in4ica (4) ,,. • • (1) GiustLssimo Confondere Il putsch patriottico te– desco eon nn,t •qt1,1!nnque rnattace-bion:at a ,sr,ortivo-le tte• .ra-rin tlel sig,Dor D'Annunziò, sarebbe legge-re7.za: Jn Germnnia questi fermenti nnziom1 lié>tihanno b'en altro 1:ruoLlvo, ·ben altrn sco~JO, forma ed importanm. (:2) E orirpi dimo, 0 trato cl1e Il<:'la Kun non fu ;per– duto che da]]a ,;ua indnlgenz,1 e (l,i]Ja. sua miteZ7 .,a, 'l~ • s·egìi stato d,HYero quell'intransigente spieta.to. che· . t yari I<'1·acc-aroli H.aliani andavano descri<vendo! (3) Un'idea sirnrtle 1, stata svolfa, cent,otrent'an,nff::1a, ~n. 1111 disco~·so c_,el~bre, da Dàilton aJ·Ja Conveilzi~,!fle. • n,rncese: discorso portai·o , alle stel'le dalla po~•• per la sua logic-,1é1llam:rntina ... , . ·( ➔) Certo.' I 1 tede&e!Ji la cbia.rnano kriegsbra1114; :t fr.~ilcesi dicono: à /a. q11erre C{l)nme ,i, za··gu.erre ... In tutti i paesi e in tutti i J•M1i-Ìi si è de I p.1rer,e. eioè; ~e i conflitti non bisog:na nè 1·o]<'rli,nè p1:ovooarli; m.a.ohe ~ quando proprio. sono ineviUìbili e ba da esser guerra, JJ!sogna Lo -sia senm toller,mze, senU\- ptetismo, ·senza · mollezze. sen?..a mezze mis ure. Fnt;alità COISÌ vuole; A-s. so1utamemre. Per e1-it.:. i.re iL peggio. La iibertà è un do'no ·.di CJl1·i.nontutti po8sono procltJ– rna.,·s-idegn·t: Oonost:ri te sti;esto, e poi 'Vantati uorno. Uòen1. • ---- ____ • M.uoo AVIIU.ÌQ. ,

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