Compagni! - anno II - n. 1 - 1 gennaio 1920

,( COMPAGNI/ 11 , Lettere dnlr Es tre-mo - Uri ente _ Le lettere' del compagno Bosso11i sono setn])1;e le ben– venute, (l,)ÌOhe se giungono cldgU antipodi. Anzi: l' Estre– mo _Orienté e 1in.osser1,,atorio ideale per scovri:r'.l{i le _ma– lefatte - cteti' « fnterriaz-ionafo caJJital-is{a ! E' rnf'atti T,a.g. giù, iitto,·no ài vingui mercati decl'-Asia, oggetto di cen– icnaric bramosie, che si mostra a nitào la canizza bar. f)hesc: L'Enrova, dove fo borghesie sì g-u,(}rreggia'no, non ò che la loro via.(.:;'a d'armi, E' •sulle oos{è -india'ne e oi-, nesi :ohe i /1)1·0 apvctiti vi1ì, s'app-untano e si sforzano! E' lii, ohe si corre iV bottino. Ed ò là dove Giacomo Bos~ sono le esanÌ,ina, le studia,' ver darnè conto a Cqmpagni. ' del ministro d'Inghilterra a Pechino venne_ ~oi tr~ \ smesso _al Foreig1~ Office ,a Lo_ndra, Leg?-iamo~o:, « La Oma confidava, che 1 Inghilterra e l Amenca. l'aiutassero'. a pheserva.re l'ir:di12en~emza dell:a f?han– tung. I quattordici capisaldi d1 WiJson cootitmvan? p,e,r ,essa, piìt che iH)-iJ, p;tom'.ess~, una certezza, che ~ -d.~•ritti_ cinesi s~ q~esit~ prov1rw1':' non _sa:reb,b-ero ~tat1 v1ol,at1. Se q_mnd1 1101 (wno gh uomm1 d ~ari, n• gl:esi, che parlano) vienia~o- m~no <J,lllla fidl!,,ci~,~he la, Orna ha npo!lto n,ell'Ingh1lter,a; e.<,saduh1tern della. Iiostra sincerità». Fin qui tutto, va ~,ene. Son~ pa- Il « diri.tto• dei popoli » tradotto in cinese,., Dumq\le, quel ,cumulo d'ingtu,s'tizie ch'è or~ai di dominio storico sotto il nome ·di Trattato d1 V.e-r– sa11lés, - ha defihitivamente, sanziornato, f:ra le a~tre iniq,uità, arréhe, qu•ena comme,ssa a danno deJ~a- \illll":', -Ki-aochow e parte dello Shantung sono stati d1'?tn– huiti, quale 'bottino di guerra, al Gia.pp?ne-5 po1chè C?S~ è piaciuto ai tre ? _quattr? Salomoni che a Pa– no-1 ehbero< nellé mani 11 desti;no del mondo. Ji; dire che il Gov-ernò giap.ponese non sj staJ?,Cav.a, di. giurare' che non _-aveva proprio· l 1 a p1~ p1coolla velleità di conqµista, e che era stato spmto alla guerra dal so_loB-esiderio· di pr~ser-var~ la pace del- 1'Estremo Oriente!· Ohi non rammenta 11 telegramma i,~vi,ato all' lndip_e1uj,ent', i:1• 24 agosto 1914,, _ dal Pre: s1dente del Consiglio d'al:lora, Okuma, all mdoman1c della dichia,razione di guerra -.ana Germania: « Il Giappone ha nessun motivo per ceroo,,:rdi annettersi nuovi territori, nè desidera privar la Oina 9 qua1~i– vo-glia ,altro paese di cosa alcuna 'che essi poss1é- dano » 1 - - -Ma c'è a-ncorn qualche allocoo che p;resti un'om– bra _,di fede alle paro-le dei mi-nis.tri o idei diploma– tici?· Intanto, menfo·e l'impero dèl Mikado subcn'trn. alla Gerinania net godimento del pos,sesso dell'ex– Colonia tedesca nell'Estremo ·Oriente, e.eco che g.li ingle,si che rieièdono ir: Cina· denun~i~o l'iJ?,giU– stizi.a,. ,Essi protes-tano, m nome :cl-01 d11r1tto dei po– poli contro l'arbitrio dei Del,eigati idJelle Poteine, che ''ha fatto di Ki•&ocho,,,, e de1lo •Shantung, dei • territori praticamente_ &iappon~si._ . . . .. Sicu-r-o tutti i capi ti-elle prmc1pali ditte mgles1 ciw risiedono nel Nord della - Cina, srecialfuente a Tientsin si sono radnuati ,i.cl un'1neetin1q ed hanno votato ~lì'u'.nanimità tin ordirni del giorno i.n cui si fa viva istanza àl Governo inglese afflnchè prema su quello del Giappone, allo scopo ~he non vengano calpestati i diritti cl-Olla Cina nello Shantun_g, - ~ Bene benissimo! E,cco finalmente dell-e per– sone eqd-è: 1 Di -~uor1; ~enso. _Dei .pat~·io(.i sinceti._ Dei segHaci de!la Gm~yiz1a,; dei coraggwsi paladim del D1ntto derl:'opoh .... - Adagio; amicç>!lettore. Fren_a la fant':'5ia .. Non , hai anc:o,r imparato ad essere, ,;.e non p-ropno sempre e del tutto scetttéo de~ pa'.triotti~rno !]Oirgheseh· almeno molto oauto prunà d1 ammetterlo m quale e caso 1 Va bene che i giònrnloni stampano ~ gl'andi ~arat- -tari: « Gli in:gle-si a Tient-sin chiedono che lo Shan– t;mg venga Ì'f!Stituiyi, alla Ci11a e ?'b,olit_ii Trattati segreti -ciI),o:mi?,POlll~l .'.> ma non vi e g.1ornale _):io-r-r ll-'he,e-0 che s1 ,rispetti 1,1,q_imlc: non con?-sca appieno Ì'a1;te d'intrappola-re- 1 cc mchta gua•rmg1one·». Ve– diamo un po' dappresw qu-esto bel gesto, per cui c1egli uoinini d'aifa1;i inglesi _s'inducono a far de\ - passi perchè il loro Gov-erno mtervenga a favore d_1 un p;aem debole ~~nti:o u:r,iopotente, No,n, è un !atto che avv:enga tutti 1 g_1orm? cotesto;. e pu9 ~arrs1 cJ:r~ lo spiritò che muove 1 b"!'s1,nessn1e71, rngles-1 c1 a_ppaia– sotto un aspetto. ben. diverso_ ctn:- queljo che nsu,!:ta dai .titoli solenm de1 g:ran~1 g10rnal1. _ . _ E-eco qui, per, -esempw_, 1I Pe}inv. and- Tie!itsin Tùne,ç che puhblic_a J?er rnt_ero _1 °;l'~me _(lel giorno approvato nella r1un1-0ne d1 T~en"sm dai comme-r– cianti hrittannici; ordine del giorno che per mezz-o . bi_bliotecagìn bianco role che a;nche noi potremmo !lotto~cr1v~rt, An_d1.amo ìnnanzi. « Dubiterà della nostra_ sm~nta e 61 acco– sterà al Giappone"· Potrebbe darsl; quantun9-uef, anche per la sincerità del Gove,rno g1appon~se, l u– nesi hani10 n:,i!Je motivi.per non ess~re ecceiss1v,amente entusiasti_.,, ,e.Il.passaggio al Giappon~ dell~ conoes– siçmi politiche ed -economiche ,che la Cma aveva ac– cordato alla Germania significa un fiero colpo PO!• t;ùo al co'inn:iereio 1J)lglese'di Tien tsin e Shal),g~a~, perchè_ È\ fuor di duhbio che ,il traffico della_ Gma, rn. queste città imI)ortantissime, V!=)rrà_-portato per ragioni geografiéhe-i,a ;rsingta,u, è -illlGiappone sa;rà, così in g:nrdo id:i controllare,- entrO' breve te1:11po, tutto il èommeÌ.'èio dell'Estremo Oriente. Per evitare una shuile j att1Ha noi non vediamo che_ un mezzo :ì/ l'Inghi_lterra insista :pernhè ),.a sovranità d:ello S~n– tung nin,mga, alla 01ha, Tsmgtau vencr,a mt~rnaz10- na1izzate, e i -Trattati segreti stipu 1 liati .d:a,l Giappone in C:in~, ab:rogati ì,. . . _ . _. . Ah, Q dunque per questo che 1 signori negoz1anti inglesj,_ residen!i: in- 5Jirna, st erigono a .pal3:d~n~della Giustizia 1 ! Hai capito, .armco lettore? I diri:tt1 µella. -- Oina non devono essere calpestati, per-chè l'Inghil– terra sarebbe dann~ggi_ata nei_ suòi _interessi_ ~ il rnlo a guad,agna'ne e. ~'u~pero d~l M1kad? ! Ch_e se le conscguehz!3 dei di:r1tt1 vi0Lat1 fossero mvece op• p,bste, e fo:s~e Finghilt(;ma qu~lla: ohe ayess~ a rica– varne un utile danneggiando d1 nflesso 11Giappone, allora sarehhero, i negozianti giapponesi resi-denti in - Cina -.coloro oho p,rol'esterebbero s~iie compia_centi g~2iette .la '1o_ro.«ye,eii!,en~e p.rote.sta contro gh ar• bitd commessi a1 da.nn1 di, un paese che conftda nel• l'aiuto del Giappone! "· - • Cotesto _patriottismo' bor:ghese che puzza di bot– tega lon:ta,no un miglio, qua;nto ,è ipocrita e come nausea! , Ami.eo J.ettore: l'.1J;iorghe,sia, .c~oè a dire il capi• talismo, non conosce che un_ :q1ntto (col :p rr_ia_rn– scolo): c;uello di far quattnm; e una G1Ushizia:· q11el!Ladi sfruttar qualcu1:ro più -debole. Sempre e Dovunque! Le p,oche eccez10n1 - se v1 so.no - non fanno che oonformar,e la,,regola.. Ricordatelo. Ancora la còrsa alla - concorrenza. - E i giappo111;es~ 1 , , . . _ . . - _ . - I giapponesi· Ur:tei:id1am~ 1 propnetan, 1 com• mercia-nti, gli. in'd'ustnah, chè m quanto al~a g,r~n~e massa del po_polo non. l?,é•,,_ mol!,o_ tempo d1sp_o111_bile -per occuparsi di affari d1 politica estera!) 1 giap– ponesi, diciamo 1 si: vèn<Fcii:no .al1Legr'."~ente -3/ facil– mente dei loro... compagni borghesi mg-les1, asse- - rendo che quest'ultimi hfl,nno un mezzo effic11,cissimo p-er' d-imostra:re il ,loro affetto r,eale aì_la 9'tna e i.! ' 1-oro at-tacc11mento alla ,causa deLl:a Grnsb1z1a e a1: quattordici pm:iti di Wilson: quello di rn,tituire Hon"'ko-ng e W,eihai,vei ai cinesi - per non parla,re che ~klla Cina, :... o per l_o 1:11enod'interrog.a;re la volontà '•di quel~~ popolaz1om per vedere -se essa p-refériscoi:io un _,govemo forestiero a queillo in~igeno. Ma gl'rngles1 sembr 1 a che da questo orecchio non s~ntano perchè mantengono· un ... dignitoso silenzio. V Del 'i-e-sto, se -la classe dirigente giappones-e fa tutto il suo possibile 'pe,i" aumentare la· sua poten– zialità eoonomi-ca in Cina, gli inglesi non stanno certo con le ma,ni in mano. Tant'è vero che qudl,a stessa, idèntic.a prcoocupazione, che è nell'animo de• gli inglesi per l'attività dei gia.pponesi in Cina, noi Ia vedi<1mo l"Llrbare i sonni dei giapponesi a cagione clell'o,perosità degli inglesi. Perchè è fatai,e che la ricchezza C?,mmi,ni sempre di pari passo col timore

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