Compagni! - anno I - n. 22 - 16 dicembre 1919

j ) 6 (JO~JIPAGNI! Hasse~na di eonu •nel fallimento della Mrnh J>er quale para/Jisi, leiitli,· o foipro1.ivisci, sia fallita la s·tro-m-/Ja,zzatiss-ima. « viittoria » rnil'itàre, _ della borghesi.a nostra, spiega molto iw1ttamente Lwigi Pe,,rego in -un articolo, dove ogni pe1·iodo - è un'id,ea. Il Perego ha 1·a. gieme. La borghesia italiana non era' matura ne·1n·mèri,Ò per mentire; non era in grado -neppure di, reggere - c:ome la borghesia francese - pJle delusioni 'l?iev-ìta- 1:ili d el dopo vu-erra. Cos-i (nostri fo-r,iitori, povere soi-m– m.fe deU'indus.trialismo tedesco, inglese o ame?'i.cano r r1:e-wno 'V'issu-to nell'a follè speranza di . traversare là _ tempesta di guerrà, per a-p1n:odar-è ad 1tn'isola di feli,.– cità fa1btast·ica, dove l'ai·nionfo delle classi' s'acòonciasse a, prendere il là del suo co-ma1wÌ,o.Ma presto è venuto il rittveglio. Non an001·a si èra firmata la pace « 1.,'itto; riosa », che g~ essi avevano assaggiati i vrimi. dissa-– pori. Ad uno ad uno i loro eroi si trasformaiio in fan– toopi; ad uno a.d imo i loro ido~i servono da bersa-r;lio a.r.{a esasperazione proletaria. I disinganiii di - f:uori si . alternano ai nml,u.mori di dentro. _A nzano a mano che la vroduzione s,i rarefà, la montagna dei debiti. si alza :,µa.ventosa, e presa· nella 1'Uota del .rwlzo dei VV1,--eri– e dell'au-inento dei salari e degi,i stipendi, 7;a borghesia non trova àltr_o rimedio ohe ..; rinforzare l'arnia dei ca– rabinieri, con le conseu-uenze che sapete. Ma ecoo, sen– .:'altro, l-e oonsiderazi.011-i dell'àrtioolista: 6orghesiòporulitico GH 01;gani della. borghesia, dinnanzi al tribn~ fo elèltorale del ·partito ·socialista non ha'h4.0' che una sola e magra consolazione: di coh~ta– tare che mòlti eletto•ri si sono asten:utì dalla lotta. A parte la inaggiore o minore èsatezza di questo rilievo, a pade anchè il caloolo rn:olto - ingenuo ch'essi fanno del colore politic-ò ç.egii a5tenuJi, si potrebbe anche convenire nel fallo che parte della borghésia non hfL troppo ener– gi@amente reagito alle i11iez_ioni di c.lffeina an– tibolscevica con la. quale_ si -pretendeva •p1'0•– trarne, con malinconita speranza è per qualche tempo ancora, la vita dai suoi dottori. Mà que– :::la constatazione va a tutto danno della bor– ghesia stessa; essa co 'l<ituiscela dimo5trazioue, per così dire,· scientifica del slio fatale _dissol– Yimenlo; non ragiorie di sollievo e di speranza debbono trarne i suoi difensori, ma argomento cli disperazi·one, o meglio di rassegnazione -; quando un organismo, fra la vita e la morte, non reagisce più, segno è che la parilìsi se ne. va impadronendo. b'fmbecillitò d'unomenzognu vanò di lavoràre per dare al paese e alla prn– chtziòne la fòrzà dei propri 1111.isèoli;. quando ì profughi ritoi'Iiati nei lOi'd paesi d~strutti implo– taVàÙò uù po' di fatirìa e qùalche straccio- di c-o•perta per non morire di faine •e d.i freddo , ' . . ') senza essere tostretti a,d assaltate i_mag'azziùì militah ed· i 1\1 unicipi infendati alle c?ni.orre, quaild_otutt<;> il t~?polo, insomn:a, she' àv:éva per quattro annr sub1Lola suggest10ne della morté, •domàndff(a di ritornare a vive·re, !a bçll.;ghesia - noITT solo non ebbe la forza dì ·comprender~ tutto ciò, nè di 0 i'imediarvi; ma còl suo contegnp ··pa": sivo non fece che acuire ·maggiorrnenlè i disagi,· accenfuare le ingiustizie, favorire le camofre, complice una burocrazia sorda, testattla, in1- bastar-dita da elèmenti militari. Il suò ~pìrito 1;estava circoscritto ed· irri– gidito neìl'idea della -vittoria, coh1e se questa, di· per sè ·sola, dovesse c-ostituire iT talisn:iàno dellà s1.1a èsistenza; essa non ricotdò eh-è quella vittoria el'a l'espressione di ui1 è.0111p1,on1esso fallo col prolelariàto, all'indomani di Càpo·retto quanao ai nostri soldati.· -• • ' si_era gridàto: ((Resistete: sql Gl'appa è la· Patna i1-osfra! », ed il grido aveva ti<ovato eco anche __ iù coloi,o che avevano per principio HYY~rsatola guerra_, e che in un trasporto di sentimento, tanfo più puro quanl_o più disinle– r?ssal?,- seppero pad1 1 onneggiare il proprio spi- _r1to,d1parte. . • I bancarottieri dello vittoria - Ma a quelle lurbe che i·ìtornavài10 a com– porsi e a_scl:ie!·arsi sulla: linea del Piavé, par– Jarn.no gl.1ufficiali delle scz.ìoni d( pròpa gan<la, 1ncuoranaolc a no,n cedere un pali:'no.di tefrèf10 pcrçhè con la Yittoria avtebhe 101·0 a rriso l'alba di una nt.10,ia civiltà, fra popoli eguali, ,senza guerre, tenz~ do1:1inistrariierj, nena pace e nel lavoro. La_ntlona venne e la borghesfa se la fece sua; \"l !-1cullò estalit?- 06,11_ a persuasione che qu~l falt~ storico avesse sùggellato il suo predomm10 d1 classe, e defìnitivarncntc annien– Lat? ogn.i: velleità nel proletùria(o; e in quesla visione s1 p'arali.zzò. _ • E la nostra borghesia ebbe già !o spirito pa•. ralizzato dalla guerra. All'indomani della vil– loria' _militare, quando il p.roletà.riatçi a,nsi,osa– rnente attendeva che, ai laurì della retorica si inlreçciassero i frutti della promessa, quando i combattenti storpi e mutilati chiedevano il mezzo sollecito per non vedée il proprio sacri– ficio umiliato in - una vergognosa mendicità. quando le turbe di disoccupati ché avevano sof– ferto per quattro anni i tragici ozii delle trincee, inten'Otti solo dall'attività della morte, invoca- _ Tut~o-il resto della sua altiviLà fu negativo, m o gn, cam po. ,1\ rrebbc dovuto creare la So– cietà del.le :\f nioni: e,d invèt:e sthiacciò i vinti -:èol~o il··peso di qu.elle _stesse ingiustizie naz.io– n a h ·per cui àvern loro dichiarato la ,,·ue1·ra • . . o ' avrebbe dovuto riaHivarè imn'l.ediat9 menlc • la circolazione del sangue del paese, agevolando bi, liotecaginobianco

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