Compagni! - anno I - n. 22 - 16 dicembre 1919

10 COMP.AGNI! Veneto rosso unione, in Italia, ha ;notuto tanto che sarebbe d , •!-' ' una coesione universale? Il .Veneto ha, risposto magnificamente . al- t' appello: lanéù:1.todal Partito socialista. , . Osserviamo or_acon oc~l1iose~·enoi progressi B• una delle tante, 1 belle, innegabili verità m questa ~arto~iata regione. Esan1e positivo. messe. in luce dalla rivelazione elettorale. Chi 01:a, e~co 1 paesi che han dato la maggioranza dunque diceva che il Venetio era infestato dalle dei voti alla scheda del Pàrtito Socialista:, soi 1 o ombre di sacristia? Da _ 3 deputati che rappre-. proprio i paèsi che maggiormente dovettero su– sentavano quel proletariato nella testè defunta bìre la barbarie della guerra; i pae·si chiàmati , leg~sla_tura,oggi an~he_quesla mirabile regione dalla ho,rghesia i più eroici, i più patriottici e ha rnviato a Montec1tono una· numerosa schiera i· più antisocialisti di tutta Italia. dfJ ~appre~entanti socialis;ti: 21 ,dbpubltil 21 Noi citeremo soltanto ~ più vicini alla linea eletti nostri!. .. Come l.a Rossa Emilia! Bilancio .. del fuoco, cioè quelli che videro coi propri ac– formidabile. • • chi tutte le bellezze della guer:ra fascinatrke • • Nei primo·giorno, della vitoo:ria,tanto la gioa era democratica: Vittorio Veneto, maggioranza c~.~to,rdiv~, ci era quasi s.fugg'ita la portata « po. a~s,o.Jutaal ·Partito socialista; Udine, 'idem.•· Vi- •s1twa >> della fortissima affermazione. Ci ba- 'èenza, idein; Padova, idem; Venezia;_ide.m{Ar– stava di aver. vinto, di aver stravinto contro tutte siero. (paese distrutto dalla guerra), niaggìoran– le co~bric~ole, nere e grigie, che per cinq 4 e ,za di _votisocialisti; Forni (paese bombardato), lunghi anm avevano complottato contro il so- maggioranza di voti socialjsti); Posina, idem; cialismo, asserendo che il proletariato iion eta ·Piovene, idem; Schio, idem. • • • • • con noi. Tanta era la nostra commozione in Completa .vittoiria ebbe il Partito socialistà quel giorno, che non p,oternmo, non voleinmo nei seguenti capiluoghi degli_ ex collegi della infierire cont~o i nostri denigratori: A noi basta Provincia di Vicenza : Vicenza, maggioranza c,~1e. il l_avoratore abbia sentito-~ coippi·eso tµtta ~ssoluta;' Schio, idem; Lonigo, idem; Thiene, l rnfa~ma, la :sc~Ueratezza delle accùse _che gli idem; e nei seguenti paesi: Altàvilla, Crosal'él scribi foraggiati dalla bo•rghesia -e i cavàlieri Cismon, ,Barbarano, Vàllonara, Noventa, Po~ erranti delle << belle avventuré >> ci avevano Ian- jana Maggiol'e, Villaga, Zovencedo, Agugliaro~, ciato e ci lanciavano continuanientè contro. Er-a •Mossa no, Noventa, Grumolo Velo d'Astico San– lo sforzo ultimo di chi. sente da: vicino la mi- tor.so ; Torrebelvicino) Chiuppano; Lùsian~, •l\fa.: naccia della morte; era lo spasimOìéonvulso ·del- rano V icentino. Forti e promettenti affermazioni l'~g~niz2<anteche tutto te~tàvaJ pur di salvarsi. hanno dato..al Partito .socialistà i paesi di: Mon– S1 direbbe, da q,uesti sintomi, che la classe bor- -tecchio Maggiore, Arcugnano, Brendola, Val– ghese medesima _avesse la nozi,one; o almeno il _stagna, Cong-6, S. Nazzario, Montebellio-,-Bas– presagio dell'imminente smi''sconfitta .. La quale sano, Monticello, Sandrigo, Magrè, Malo, Mon– ha _avuto un particolare valore nelle proviìicie teviale, S. Vito di Leguzzano, Valdagno, Re~ .del ?eneto, per questo: che quassù i partiti Ii- co-aro, Arzignano. berah e popolari sono stati favotiti eccezìonal- Come si vede, tutti questi paesi che hanno mente dalle cir:costanze. Circostanze d'educa- dato pi,ova palmare di essere· con noi,· per il So– zi,onè e dì tradizione, per i cJericàli: Circostanze cialismo, pe1" I'Internazio11ale dei . lavoratori, di propaganda guerraiola, con relativo sfrut- sono stati i più provati dalla guerra.:. éivile e lamento di retorica sentimentale, per i patrioti. rivoluzionaria. Il Veneto della creduta rocca– Nel Veneto la chiesa era un'istituzione e si te~ f.oirtedei preti e degli sfruttatori, si è scosso meva eh'essa potesse rtvalersi. E ·nel .Veneto si'. .dal lungo letargo cui· er·a artatameòte tenuto era avuto do_p?l'?.ttobre 1917, lo straripamento- dai c_orvineri_ e dalla borghesià truffaldina, e tedesco, e tutti gh orroxi dell'invasione, e tutto ha risposto vnracemente con un plebiscito di l'austi~ofobismo d'obbligo e di circostanza ... E schede rivoluzionarie. Ma questà imponente di– tuHavia, nulla ba potuto fare contro di noi.- rnostrazìone di· fede che i lavoratòri- hannò _·vo- ~a guerr~ e. i suoi fautori, la guerra e i lul.D_dare al Pajtito, può Sénz'altro sintetizzarsi· 6U?I proc~cciant~ --·- << combattenti», corne so- nell'rn1pegno da parte del proletariato di seguire gl10no ~l11a11:a:·s1, e i democratici - con tutte c-oll'aìuto morale e matenale la no,stra grande I~ ~or~ 1pocr1s:e, e i preti, con tulle Je loro tra- battaglia di rivendicazione. E si può crederlo d1Z10111_~e~olan --: .tn~ti, tt1_i!l,ti sonò· stati battuti, tanto è il fermo ardore dimostrato dal popolo sbaragll~ll, sg~mmaL1dalla possente forza del veneto, finalmente rosso, in questa sua resurre– proletan~to _u~1t.o.Ecco perchè noi non cesse- ziolle. ideale, eh 'è forse la più stupefacente e remo mm d1 ripetere alle folle il celebre motto più bella fra quantèi ha offerto la gloriosa Pa– del_ n?stro wande ì\faestro di Triviri: Prole- squa socialista d'(talfa. lan d1tutto 11 mondo, unite,i! •Se la so,la noslra PIETROPIETROBELLI. ,nobanc

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