Compagni! - anno I - n. 21 - 1 dicembre 1919

COMPAGNI/ 6 Tivohmione, q ando la borghesia fosse l'imasta an· cora in :!'Jiedi ,a sfruttal'e le officine e la terra, a tenere il monopolio del denaro e a dettar leggi col– l'aiuto dei t1'aineurs de sabre? E la Comune fu. D.ato. il potere ài contadini e agli operai, divisa la Russia in di:.str-etti, nei quali dal Sovi et (consiglio) vengono eletti• i consigli degli oper.ai, e -da questi il éonsiglio centml,e per tutta la repubblica (è noto che tutti i membri di questi consigli durano poco in ca,tica, per evitare lo stabilirsi ,di una nuova bu– ror.razÌ.a) apparve presto, ed evidente, che una tale :llonna di governo, l'unica c]:ie s'informi ai principi schietti •del socialismo, doveva essere l'esempio di ricostruzione pei lavomtori di tutti i pae si ch e hanno co_mpreao la necessità e l'attuabilit\J, del.la. ,rivolu– :r;ione .mondiale. « Mondiale ,; : si .sappia in tèndere la parola. Altrimenti l'opera ,colossale della Russia a nulla avrebbe approdato. Fati.a la pace, perchè dunque, disse Lenin, nel suo proclama ,dell'H no– vembre HH7, il popolo russo non avrebbe versato il ·suo sangue pit1 generoso, se non fo1is•estato per J.a sal vczz a di « tutte » le genti. :Noi dobbiamo -ricordare quel.ie •pàrole. Perchè, • dopo la russa, e dopo l'un– g her-ese, ne5suna borghesia ha àncol"a dato la terra. ai contadini, o nazionaii.zzato le .aziende e le opere cli pubblica utilità, o istituito il lavoro obbligatorio per tutti; nò il_ forrrìidabile principio "'ehi non la– vora non mang7a » è ancora, come dovrebbe, di do- • in~nio universale. E neppure abbiamo, a1trove, le riforme minori, come le scuole gratuite, il controllò sulle officine per me12!Zo d,egli operai e sulle . aziende, l'accentramento del credito, ccc. Ogni alt.ra nazione rispetto alla Rùssia, è in retrncesso di secoli. III Molte sono le cause per le quali il proletariato -:russo è stàto, fìnot.a, scilo nella lotta. P,rima ragione: perchè in Occidente l'operaio non ha, come in ~us– sia, l'appoggio delle grnndi masse di •contadini po– veri; seco nda:. ·pere hè da noi il capitaJismo s'è gran– demente rafforza.te (come in Franci~ e -in Inghil- .forra). e o- rganizzato 0011 modi sapienti,. 'l'enuto ciò presente, molte cose dobbiamo imparare dalla rivo– luzione rus5a; e .anzitutto guardarci. dai partiti pseudo-rivoluzionari (sindià,ca.listi, riformisti, laboù-/ risti, ccc.) che· domani perderebbero )a rivoluzionB "con la corruzione del comprom:ess:ò, che su tutte è ìa peggiore; ma in pari temp·o mirare alla più salda ' unione dei lavo,rato,ri d'ogni ter,ra, perchè senza que– sta ooiwmicl'ia,•senza una perfetta simbiosi trà operai e contadini, trn, irnP,iegat.i ed a-rtieri, tra piccoli bor– ghesi e p,iecoli commercianti, .s,a,rehbe perduto, ogni sforzo. ' Se la Russia è ancora in pericolo, è anche un po' colpa 11,ostra, diciamblo pm;e. Bar.atono l'ha detto ,dia queste pagiJ1e med 1 esime·, e•_ccellente.mente. Che cosa' occorre per salvare_ il s-ociialismo, . ora pe-1:sonifi– cato nella g.rande Russia? Ohe tutti i proleta.ri fac– ciano la rivohnione. E anzitutto, e sopratutto, che essi ne abbiano la coscienza. Mia la Russia ha ,ri– schiato, piì1 volte, di morire, e questa coscienza del suo pericolo - ch'.era minaccia pe,r tutti - 11011 ci ha sempre ,:occorsi come doveva .. Iv[a non disperiamo, ora che il· 16 nov.embre ci ha c;ontati. I gràndi dolori, le miserie infinite, i lutti e gli ·,di che il colossale macello ha lasciato e là. disco,rclia inevitabile delle classi, e la fame che ancora mostra la sita 8carna faccia, tuttociò ha contribuito e rnegli.o contribuirà a formare il fattore psicologico deìla ri-. voluzio11.c. Carlo Rappoport, molto fihemente, ha svi– htppato questo pensiero .. Certo il capitali1imo· ora . ' qibliotecaginobianco infradicia. Esso ha ora generata la sua stessa ro– vina, perchè rncipr,ocamentè le classi possi,denti si sono indebolite,. rovinàte nella grande lotta. La caduta degli Zàr informi. Causa. prima, perciò, della rivoluzione, Mr à la. grande misei·ia incontro a-Ila quale la società d' og.gi inesorabilmente cainminà; e causa 11011i.iltima, il contrasto, il diverbio fra i diversi stmti e i diversi rappresentanti borghesi. Il :recente articolo di Ram- •perti « J>eùzts var, eux-ménies n lo spiega aS&Libene. Di più, per ·poter condufre a fine la g,uena, il ca– pitale ha, per così dire, raggruppato nelle sue mani il moliopolio di molti generi di prima necessità, di' gra ndi ind ust1;ie, di colossa.Ii aziende e senrla volerlo 'ha gettp.to il piedestallo alla società nuova. Sic vos non vobis . .. Così. il p ro}etariato troverà già p,ronti i •mezzi per attu.a.re il suo sogno. Ma egii deve altresì con– quist,are il potere· politico e non wlo corno ha fatto con le schede, :ma con una dittatura che impedisca i-isolutamente il risorgexe d.ello statu YJ,iiD. Oapitàle unico, clàsse unica.! ,Di modo ,che il socialismo, anzi la eocietà socialista, sorgerà inevitabilmente; e come il capitale oggi non può abrogare il lusso pe•rchè tutto questo è ciò che forma, appunto, la sua vis· irrev.ocabile, es.;o tenterà di resistere, e lo tenterà opp-rimendo in ìriòdo'· p'iù 'bestia-lo di quanto ·mai abbia fatto, serV-endosi cleUo Stato, costringendo i I)iccoli borghesi e gli operai ,a vende,rsi pe·l' nutrirsi; esasperando - in una 'pa-roht -- il ,conflitto usuale fino al!''" insopportabilità ». Sottoilneo apposta la patola che pi,aceva a Kurt Eisner (2). La pit'i terribile delle schiavitì1 si prepara, dun– que, benr:hè p1:ovvisoria, benchè contingente, al pro– letariato .che non s;a_prevenire questo pericoloso spa- · simo d'agonia borghese, ed 'è necessario tanto pii1 che tutti i lavoratori, senm di.;tim,ione di confine e <li Stato, se ne r-endano coscienti." Urgono, intanto, i tempi e i destini. • • Avanti, compagni, in seno alla grande famiglia, umana, e sia questo, finalmente, l'atteso avvenire del quale, pzr opera nostra, godranno i figli e i figli dei figli. Avanti! la l'ivoluiione è già una realtà, che occorre soltanto affrettare Un comunistà, . (1)° Quale-uno,a quel tempo, pubblicò persino un libro snHa fine òel socialismo, mettendo in copertina il ri– tr.u tt,) òi Marx, sgorbiato d.11 un fyego d'inch~ostro. S•pe– ranza i'lll:maturn. . .. (2) Leggere, iil proposito, i Tempi nuov-i, traèotti dal grande eommnista bavai1ese per opera ili Nl:a1ioìVIariani. Il giudiziod'unguerraiolo • Gi;1scpjJe Pre.~':·olin.i è stato, se ben i"ico·rd'i-a.nw, uno elci più, attivi e- ù1finenli. menutoi:roni della. guen'a. Una òe1·w onesùi, 'intellettuale non gl'imvecl'isce, tuttàviu;, •di • 1,crii;ere su.Ile cose ·rnsse quanto seuue: « ...Una cosa è -certa: che iu Russia un popqlo sta faticosumenle elaborando una. nuont foi·ma ·della sua yit,t futm,a: e elle a questo cloloroso travagli,o noi, per cm, non abbiamo portato che ostacoli, int1•ighi, male– Yolenza e spirito di sepu;·az.ione.,Non eri:!.nostrn obbligo e tanto meno ri-ostro interesse. Riconosca, il GoYerno òi avere sbagliato .strag:a. Non compia atti ufficiali cli ri– conoscim!znto, che ~,a112bberoprem4turi ecl inutili, ma· consenta· almeno che· i pì.·ifuti, 1for lo:,o conto e sotto la loro responsabilit11, riescano a ripre)1ùere il contatto ed àvere una visione p-iù preoisa di quello elle aecacle in Russia. Altrimenti ci sp,ieglli le ragioni 11e;· le qua li noi non dobbiamo ne1rrneno sapè:ie che co~u accade n~• niù interessante dei mo.:qdi.pre;,enti. » •

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