Compagni! - anno I - n. 19 - 1 novembre 1919

!I G01llPAGNI! L'occhio di Marx nella storia Polacchi. &ZBChi E .,Je,dsschi '\ Lo~dra; jebbraio 1852. · I faMi; che',alt,ra volt.a citai, avr.a,n poluto dimo-. itrare <iome, se u1on fosse segìiita una nuova. rivol:,i– zione a quella del ma-rzo 1848, i rappo-rti in Genu,am1a s.a;rebbero inevitabilmente ricaduti _.n,e;lil@ stato a1:i.tfr riore a q_uesto .avvenimento. :Ma l',essenz.a -del feno 0 meno storico, al quale noi cerchiamo _di da,re qu~l– che· luce è tanto complirnta che non si possono m– .tendern 'completanient•e gli .. a:vvenimenti poste ,riori senz·a consièlerare quelile ci:rc o,tanze che si po,sso.no quahfr~are i .ni;pporti·_ ester\ • del.l a ,Ti~o,1uvione tede– sca. E qu-e-st,irapporti esteri er ano di n.atwra ta~1to complicata quanto le faccende interne. .. . Tutt,a fa, metà q•rientale 'delh~ Gennarn-a smo a:l– ll'E1ba, -al S.a-ale ed al,Ja, foresta, boema non è siìat~. ritol.ta, come taluno· d~ce, negli -ultimi millo anrn ,à lile popo-l<azioùi s1a,ve che vi si erano si::ab_i.lite.La . maggior parte .di quesi-~ regione fu germa,f.\Izza,ta., .da ·tempo immemorabile, sicchè ila na.ziona:htà e la _lin– gua slava- vi .,ano completamente svanite -da 'P·M•,ec– chi secoli· ,e se p rescindiamo 'da pochi ,rc·sidui d-el tutto isol~:ti, .che ammonta.n o ·a, . meno di cen.tomil-a teste riella Pomerania e nella Lituania, i loro abita.nti 00110 in osmi, ,r,appoa·.tCY t-Odeschi. •M.a diversamente stanno ile cose in tutta :lrufronti,era,, deHa:,passata Po– ionia e nei p,aesi di lingua czeca~ in Boemia e. nella .Moravia. Qui le due nazioa1alità sono frammischi,ait-e in •ogni distretto; le città sono, :dì •regola, più o meno . tedesche, ma, Vd,emenfo slavo predomina nei vill.ag– gi. anche n~i quali però esso è gràdamente dec ·om– fJ•6stoe sostitùito dal costa.nte progresso deill'influèn- -za foc1e.sca. . L!!, causa, di ·questo stato di ·cose trovasi.in ciò che" segue: Da-l tempD di' Oa.rlo i-1 Gra,nd,e i tedeschi hanno diretti i· loro più 'costanti. e 1 pii1 'persistenti sforzi alla conquista, a,lla colonizzazione o almeno ama ci- •Yilizzazione dell'est ·dell'Eur-opa. Le conquiste de!Ua 1wbi,ltà feudale tra· l'Elba e I'Ode:1.·e le co,lonie feu– llaJli dei bclhgeri ordini dei ca,,.xlieri in Prussia e nella T.1ivonia, pose-ro- semphcemente le basi per 1m sistem a di g ermailiz,zazione molto più vasto ed· cflì– ca.ce open.io poi da1la ,bor~hesia cmpm~rciale_ ed i.n– <lu striale, che toin Germani.a come neila nmanente Eu– ropa ocèidentale giunse dal quindicesimo secolo ad impe1rta-nza sociafo e politica. Gli slavi, specie gli ocoidenta,li, i polacchi e ·g'li szechi, sono precipua– mente un popolo di .rugrico1tori ;' com1percio ed i_ndu– stria non ·furono in essi uiai in grande ·consideta– zionc. La conseguenza di eiò fù, che col crescere della popolaiiorn:,. e con la nascita delle città i11qi.ieUo re- . g-ioni, .Ja pròçluzi-0nc di tutti gli articoli cadde- nelle maui di emigranti' i.e,des(?hi,.e lo scambio di qr1este merci contro ·,prodotti ..agricoli divenne l'esclusivo ® monopolio degli· ebrei, che, ,ie in generale apparten– gono ad unn, nazio\1,aJità, sono certamente 1jiù tc– <lcsC'hiche slavi in qu-esti paesi. E' stato· quc1?to il ca~o,. sebbene in grado ·minore, in tutto -l'Oriente dell'Europa: T...' ari:igiano, il piecolo bottegaio, il pic– co]p fabbricante è sino ad oggi un tedesco in .P ic– trobu rgo, a Pest, a, J assy 'ed anche a Costantinopoli; mentre il rfrest.rLtorc di denàro,· l'o,~ il comme1·– cia,nt.c ambulante, che è una personalità molto im- , porta1 1te in _.quelle regioni scarsamente <popollate, è qua.si .senza.eccezione un e-bteo,' l•a.cui lingua madre r:c msisfu in un tedesoo orribilmente storpiato. L'im- • portanz,. di questi eleme1iti ted~chi,uei distretti della, ginpbian frontier.à :sla".a, che errebbe coll'aumé-nto, deme ciità, cfol ,commercio e de.1'1' inclust1' ia, a umentò ,ancora quaildo sì rivelò la necessità d'im.po,rtai·e dalla. Ge-r– m-ania quasi -ogni•,el:cmento di colltura. inteJJetlnale ;– dopo ·il commerciainte e l'artigiam;i tedesèo si .sta,bi-lì sul t~rreno ;;;l,avol'ecclesiastico· tedesco, il maestro di scu-0Late'desco, _il dotto teùesco. E il passo di terrç, deJlle a,rmate ,co11quistatrici e i1lcauto ber+ ponderato tasto della di,plomazia .non solo seguì al .lento ma sicuro progressù dellà s11,él,ziona,hzzazione,ma, spesso la pre·cectette. Furono in tal modo gel'manizzate gì·andi p.àrti della. Plrussia occidentale -e del graci1duca to di Posen, vende.ndo e aflìttand,o a col~ni tedeschi tcr.re dei demanii dèl]o Stato, àppoggia-ndo e bUSSidiando ca,,pitalisti tedeschi nella fondazione di fab,bricl'ft), e prendendo~ ma1to sove1\te ·.a~chc m.isure straor<lina-. •riamenie clispotich◊ contro· gli abitanti po!lacchi del pae,se. . ; E' ,stata -<eompleta.inente spostata in ·guesto modo negli ultimi 70 anni la 1.inea di frontiera .tr,a la n.aziona,lità tedesoà e que,lla poJ:acca. Poichè·]a, rivo– ffuziouie del· 1848 evocò istantaneamtmte' -la richiesta • cli -tutte le nazioni· OpJYr.esse a,d una esistenza indi– pendente e del d'ritto 'di Te golaro da sè le proprie, fa.ocende., era ben na,tur.a.le che i, poia.cchi chiedes– sero senz'altrà -i.l Ì'istabilimcnto della !loro riall,ione nella f.rontiera dell'antica repubbl·ica 'polacca ante-,· riore al 177 2. Cer to questa frontiera. non e,rn pitt accetta come lli.ne· a cli <lcmar,c,azionc tra la, -11aziona– lità tedesca ◊ qu eHa po}acca; essa di ve-niva sempre ... piì.1 ingiusta di .anno in anno a in.isura che progre– diva 1a gerhlànfazazione; rn,a i tedeschi aveano· ~na– nif.estato. un tale entì1siasmo pcl rista,bi.Ji.mento della Polonia, che essi doveano .pm:c atte-ndeire che si chie– des€e pure. a ,lor:o,·,come prova del\1a si11ccrriJà dcHe ·Jwo simpatie, la rinuncia allà. lo;ro parté nella pre- da-. 'Bisognava chieçlcrsi, <l'a,lìra }J,Lrte; se dovea-nsi. cedere inte:re ,regioni, che erano principa,lmente ahi– tàte da t-Odeschi, che erano in~ramente tedesche, ad un popoilo che· fiiior.a non avea data ancora nessuna prova dì' essere ca,pa,ce di m;cfrc da uno ·.sta.to del fouclalfoimo, e che fondava la..ima -pote11za sulla ser– virtù dclla popola.zione agricola (2). La qÙistion-e era -abb.astan:ia oomplicati. L'unica soluzion<e possi~ bifo 1l'offriv.a una. guerra contro }a, Russia . Con essa sarebbe divenuù,, sèaonda.ria la quis.tio.nc del.la sepac razione deilLe diveÌ'lle ·nazio-ni rivoluzionate,. confrn,o tra lO'r-o•, di fronte a.lla questione eswnzia-le del co~– seguimonto di una sicura frontiena contro i,1 ,ne~. mico comune., I poh,cchi si sà-rebbc-ro_mostrati 'ra– gionevoli nell'occidente, , se. .aveissero ricevuti estesi . territori in Oriente; e Riga e Mittau sarebbero sem– brate ad e.ssi altrettanto importanti quanto Dan:izi-c.a ed Elbing. Poichè i[ p(l.rtito .i'adièale in GcT.mania • ' • consider,Lva necessaria una guerra con la Russia per ma.ntonere in piedi il moviimento ,sul continente, par– tendo dal eonv:inçimento che il ristabihmento na.– zionale anchò di una sola part,e della Polonia dovca– conduiTc incvitabilmc1Ìfo ad, una. tale· guerra, esso appoggiava i polacchi; invece il g-Ovcrnaiite partito borghese' prevedeva chiaramente ,che una guerra na.– zionale contÌ·o lii, Russia dovca, provowre la, sua ca~· duta, poi,chè es~a chiamerebbo al timone uomini più , atti vi e piì1 energici, e quiJidi esso, col). un, simu– lato entusiasrn,o per l' estensiou1e della Jia.zionali tà te– desca, -dichiarò la Poilonia p russ·iana 1 (che era la J!l'incipale sede cle,Wagitazione p oliti.ca rivoluziona– ti.a) un integrante elemento dd fo tuto 'mpero te- •clèsco. Le pr o[!l'e-sse, che e•rano sfate fatte 'l,Ì polac.:– chi, nei primi gio.nù dell'agitazione, furono 'iùomi– niosame:nte violate-; agenti poa.acchi; messi i,1, mo,;i-. mento con . l'.annuen:zia d'el governo, furono d ,,eni e massacrati da.H'artig,lieria. prussiàJ.1,a,, e __ gn .nel

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