Compagni! - anno I - n. 16 - 16 settembre 1919

COJf PAG'!YL! kndè~t.c, Yoi anche inkndcrcs~. che ll'mzico mcao pe•;· iogl icr di mc.zzo le cause di questi conflitti e di qur.slG p.rcpotcnze, che .a.pp.arcnkmente s0.110 di r,azzn, Ulé:ntrc in rcaH,\ sono, -confl-itti e prcpotenz,21 per il 1,anc ,: per ki. .libertà, runico mezzo è quciio .addi– tatovi dai_ nostri opern'i :f\rafornizzapti a Vienna. coi rnci,1béti, ossia. c-oi rappl'escnianti del gl'andc mo,·i– mcnto intcnrnzionak, che .ti tutti gli uomini deve· d:ir,:> il diritto· all pane, e, per· esso il diritto aLa iibi:'rth. ;'Ìr;eho no-i, si, siamo irredentisti, noi soli, anzi, sinino :rrcclcntisti. Pe>r<:hènoi soli disvdi amo le ca– gio:;i d'i queste prepoterrne: uoi soli . impugna.mo T~rnrn che le può e lo dev,e atterra-re. L e. cagioni sone Ilc:la J.oil::tc('Qnomica.: e noi .a questà',Jott.a vo- gOi.amo p,o·r fine. :ì'fo a questa lotta si po-n fine coll•o spornrn circamcnte la parte di nno dei oont.encl,)·nti, eouw fomlÒ i no~tri ,irred·cntisti di lloma; non si lJOJi fine col r.àvvivarc ·lo Yelleità dello ((scettro}) 'cli rnzz::?., 111;1 col snscitar0 - qucst'è la nostra sobil!.a.– zi·onc in1<.}1;na7.ionalc - un'ideaJc che rispecchia. e ar– monizza -in sè gli interessi di tutte le naz;ioni ora in conte,a e apre il {'ampo .alla. 'fioritur.a pu.cifica ·cli t11_Lf;,c le fai11.ig! .ii::, cli _tutb le r.azz."e uma,ne. ~ Ili n ~ mJ ~ !:m ::......==:= ~e • Vittorio__, per uve:- beneficato gl'invalidi di guerra di qualcl:1eproprietà demaniale,_è _pc,rtatoalle· nuvole da tutti i leccaprnttini. del giornalismo. ·Imbecilli! E sono i medesimi che si compiacevano, come d'un a:tto di giustizia, quando re Nicol.a () re Guglelmo venivano costretti a p-rivarsi, non d'11na ·- parte, ma di tutti i loro beni ! • . . Gome intendono costoro if uotere monarchico? Se li re ha diritto di possedere, non si può conte– stargli il diritto solo perchè è il re d'un Pilese nemico, E se questo diritto non Jfa, non è il caso• <Ii sberrett.arsi s'esso restituice 11na parte di ciù che 11011 gli compete. r- T;;nto più che) monarchi non usano « restituire», -se nou quando temono che la resa sia per diventar.e oòbligatoria. Il nuovo decreto d'amnistia \ " .... Si domanda peni i/>, il nuovo decreto d'umhistia esc:lude dalla grazia gli .ae:rnrnti di diserzione per pm,– sag,qio al ne1nleo. l'er c:lli $il ebc cos'è h1 gliCrra,pcr chi ha sentlto dalla· yoc:ecli qualclle conginnt.o un qualche ·episodio ,gueneseo, non 1,uò 3s.ser ign<>toquanto fosse facile prendere in un. momcnttt,!Ui lotta ace:,1nita, i11mano al nemico; S<' si i;a, J)Oi,come sa ppi,1.motutti, el1e sono centiu:aia· i c:,isi in cui pattugli(' di ::;ol(1ati - ,1bba11donalidngli u1fa::i,llielle do– veY,lllOs::uicìa rli -- Llor,oaYCrresistito qu;iuto era uillanà– mentc J;~;;s-ibilea.lìa ,·iolenw. avversi1ria, dovettero, per J'i;;ti11tudi con:~erYazionecbe è semp_i;ev.igi!e in tutti nei momen ii difficili, arrendersi piutUJ'sto che. farsi ucciderè; i _l dec reto in 1iai·oh1non può trnttenerci clall'alz,arc la no– :: it.ra \'OCC di j)l'Otcsta ! :'\o n ùubbiarno permettere cl1e miglinia cli yite umane coutiu-uino anc:ora· in tal m,Hlo le loro ;,.'()iiercnzc. • :w necessario in[cusilie:are. la lotta; è neces~.ario ritem- pra re .Je nostro ai-mi. Abbiamo rcclanrnto· la completa -smobilitazione, abbia– .mo ·cbiesto una i1rnnistia generale. . La smobHitlzionc ce la danno a spizzi\.:o. L'aurnbtia cc la <lanno a m~tit. Insistiamo, proseguiamo. ·Lt !Jdta– glia è rutta sua. or,t,_clalla Lega Xazion,tle P.oletmfa :\fu– tilati ed Inv,1Jicli. In nome dell'mu,rnitù, in 11omedella d\'iìtit tlcri.s,1,in– sisti,uuo 11el!lOSLro d-oYcrc. Dovere umuuo, 1r,uc1:no: •li– berare Llclic vittime inhocell[i'. 1'101:EXTI.'\O ST!Wlll.'\O. neo Ouerro e militarismo Bntno ,if/;.Cì'li, co111l,o/tendo al-.fÌ:~ntc_. ha··messo le l!W;zi•su, nn liliru paciJ~it/fJ.... s,,n ,ri ~ 1 upitc. Mentre riti ufficiali inlascu_nmo lo 8/1)ri;_;lie. ci_'«rucnto (1,-cdi scan– dalo l'c/lcyrini) lu prcdc dei n,i"t)'t .;c,l[lali etano de• libri <li 1semplicc /Junlci.! J;rl ice,, quaìi p~nsieri egli ne (led I/CC. Jiff Colllp:lgnf! La santa battaglia ché comru ìa gt:erra r,,·ima ed ora contro il mihtaricrno --- causa ed effetti, effetti e cau,a sempiterna. (1c1b gu'.èrra - c0mlnttut:c1 fieramente da!– l'A.vanti! nd 1erci nome ùclla Giustizia e della Paèe uniYer,ali (senza preconceui ~;dtarii come. taluno, ma– lignamente, Yorrebbc far credere), dìmostra diiaramente • che chi denigra oggi e guerra e miiitarismo non può esser mosso clal,Ja sola idea di se:n·ire un principio od un, partito, ma da quella asoai più augusta di portare un prezioso, un ìnestimabile. aiuto aii'ullianitiì. ùoloraùte. E' logico ed è ·umano, pertanto, che l'Avanti!, alla campagna contro la guerra faé:cia segu:re quella impla– cabile contro il militari,mo, seffendosi di tutte quelle armi - abbondantissime - che gli po:;so110fornire co– ìoro che e della guerra e del militarismo im1ggionne·nte soffrirono nella carne e nel pensiero. Cinqui:; arnii è durata l';lp~logia dd più grande as– ~as,inio collettiù1 cbe la, stor.i,,t ricurdi, e per tutto questo tempo la stampa socialista, schiacciata dalla cen– sura, non ha potutq alzare mai la sua voce in difesa di milioni e milioni cli Yittime ìnnoce,1ti. La stampa· borghese, al contrario, ha potuto sempre', .liberamente e impunemente, fare l'apologia Ll_i quell'assassinio. E.' µn tra_gico assurdo che domanda giu"tizia e riparo. • Rilo..rnaLi a!Ia libera critica, ecco infatti· la stampa socialista riprendere il suo pbsto di combattimento. E pugna, .e vince. Ma là stampa· l.Jorghese,.irretita ine– soJ·abilrnente dall'an 1 ersario, impossibilit,1ta, a rintuzzar ì'offesa, ringhia, impreca, minaccia. E della minaccia s'è fatto portaYoce il ministro deila guerra in quel con– siglio di ministri in cui è stata presa in particolare esame la campagna antimilitarista dell'Avanti!, cam– pagna che - come scriveYa un giornale borghese -:- è _,·ittòriosa solo rerchè'... il :foglio ~ofr1lista mm può a,-ere competitori i quotidiani romani, impossibifitati acl usci.re per lo sciopero clei tipografi! .A parte che l'argomento è ridicolo, si anebbe rn"lia di !'logiare i tipografi .,rQmani per ciò ,oh appunto: ~be la loi:o astensione; etti ls1·oni ci risparmia il pe?o e 'il fastidio dei soliti quintali di bugie sotlo la specie della •carta sporca, che roi, naturalmrntc,· se anche. i 1:..ostri nemici aument.:i,sero .in prnporzione del le frnttole dei loro. /;omreurs de cranes, noi non ·c1eporemm~ certo le nrmi. Contro il numero· sta la Giustizia, còntrò ìa Forza il ,Diritto. Cinque anni di forzato, silenzio banno_ accumulato le nostre energie, ritemprato il nostro spi– rito, rinsanguato il nostro cuore, ·eclora cla <1~cusati \'O– ;:::liamo di,·enlare ace1.1satori: ,.indici inflessibili, ine– sorabili della nost.ra Idèa; cli qoell'I dea che iutti i pen– naioli Yen'clutihan tentato, per cinque anni, di sommer– gere nel letamaio. Ecco, ecco:. il :hngo che ci i.m"le buttato a piene mani, e ,be non è riuscilo menomamente a sporcarci, noi ,'e lo ,cagliamo con le nostre mani pu.re, sicuri (li stamp:11'\'Ì in faccia l'inùelebile fottrchio del– l'infamia. Kon ramrnaricate\'ene. E' la •Kemesi sto– rica. che si Yeùdica dei faìsari, dei barattieri, dei ladri,

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