Compagni! - anno I - n. 14 - 16 agosto 1919

COMPAGNI! ,:a· ================~==="'7"~~==============- i!leutrale, dimoftrando ,c;O!sì chiarame,nte -che «· gli,ob– b1igh1 di<,umanità » e il diritto delle piccole nazioni a· delle i,stituzioni democratiche erano ,c6se trascura– hi1i per lui (2). Ma quancto 'iì nòstro .enorme traffico di guerra fu seriama11te minacciafo,. il nostro Governo ci chiamò a raccolta/« per la difèsa; della democrazia e' della civiltà >>. La nostra partecipazlollle alla gue,rra europea è stata istigata, daJl'ingordo capitalismo de– gli Stati Uniti che• 'v=ta iì• favoloso guadagno di 7'.000.000.000 di dollari ricavati dalla manifattura, e dalla vendita di munizioni e di ~1ateriale da guerra e dalla e,sportazionè di viveri e di altre s.ostanze. •I capitaliisti hanno uh profondo interesse •a conti– nJ1rare•la guerra e a sostenere gli alleati a ca,giOIIle dei colossali prestiti fa.tti. ai Ioro g,overni, e dei loro legami -0ommerciali. Sono gli .ste,ssi interessi die 1o,t– tano per la domiryizione impea·ialistica nell'emisfero oocidental e. « La gàerra degli Stati Uniti c'ontro la Germania non 'può essere giu 9 tificata nemmeno col pretesto che è una guerra per i· diritti d.ell'America e pe.r l' « o.– ~ore » american·o. Per quantò sp1etata sia stata e sia la guerra senza limitazioni dei sottomarini deci,sa dal Governo tedesco, non _è contro questa guerra per il -s)lo carattere Ie,sivo dei diritti del popolo· ameri<:ano che si combatte, ma solo per l'utilità di àkuni gruppi capità;listici ,americani di trarre a freddo dei g'Ua- 4agni dal sangue e dal dolore dei nostri frntelli in Europa. Non è una guerra al militarismo! « Non è una guerra ,contro il regime -militare delle Potenze centrali. Il militarismo, non potrà mai venire distrutto cl-al militarismo. <.<Non è una ,guerra a favol'e della \lemocrazia in Europa. Non sarà 1nai possibrne imporre la democ-ra– zia in un pa;ese, per opera _di·yna fo-rza esterna e a mezzo delle armi. E' ge,suitismo e ipocrisia iii. dire -che la guerra non è dir\;tta contro i1 popolo tedesco, ma contro il Governo imperiale della Germania. Se noi mandiamo un esercito sui campi di ba.ttagliç1, del– l'Europa, esso falcie,rà le maisse dèl pO•poJo tedesco ,e non il Gov,erno imperiale. • ,, La nostra entrata nel conflitto eui·opeo in que– ,sto. momento •servirà ;olo ,!I, moltipliièare gli orrMi della guerra, ad aumentaa-e fa mo1:te e là distruzi,one, e a prolungaite questo infernaJ.e ma,ssa,cro. Porterà morte e dolori al popolo, partic-olarmente alle clasisi lavoratrici: Darà alle forze reazionarie di questo ·paese,,).! ,pretesto ;per opporni a~ nostri diritti, p,er ,sohiàoéiare le nostre istituzi9.ni democratìche e per iinpor;re .al' nostro paesè' un milifati,smo permaniente. ' ~ . ,;, - ·-' ~~li~ contesacol popolotedesco • « .II .popoQo e le classi· lav,Qratrici degli Stati Unitì non hanno alcuna ragione di urto con 1~ ,classi lavoratrici. della Germap.ill, o" ,g.~ qqalunque wltro ~80. 11 popolo america'no, ·non ·vuole e non ha ,bi– ~o di qu·esta guerra. E&so non è stato coE,s~lt3:to intorno alla ,guerra e, non ha avuto parte nel di:chi.a,– rà'.ì:la. Ess.o è stato precipitato in que,sta guerra daJla slaa.ltà • del,le èlassi dirigenti per opera dei suoi rap– pre$ootanti nelle ailllÌlinÌJstm,zioni ,e ru1 Oong,resso · dai Gnoi agita fori demagogici, •dalla sua stampa yagata e da laltri ,servili istruménti:·. Noi qualifichiamo la dichiarazione di guerra fatta dal nostro Governo come 11n delitto co-1;nmesso• 1conùro !il popolo degli Stati, Uniti e contro ae Na,zioni del mondo. In tutta la storia non si è data una guerra i:µù ingiustificata di g~iesta in cui .sia.1;110 e1:1trat,i. • • < Ne~sun. magg10,r drsonpre è s'tafo mai impoisto. bibliotecag inob{a neo n un popolo piì.1 di questo, che la. classe c;,~p·italista. rnipone ora a,lla nostra nazione c0n tro la sua ,·olon tù. I~ arn1onia con i win,cipi già enunciati, il ,soeiàlismo ,,·1mp.egna a. so:stenere e ,a ,chied,ere, -che tutti i mem– bri 'delle classi lavoratrici .sost;e,ngano il seguente .programma : « Noi ripudiamo energicamente la p-oi[itica della così detta « pace civile », la quàJ.e vuole che iu tempo d_iguerra i lavoratòri appoggino il Governo e i'inun– cmo alla lQtta per miglionue le loro fondizioni e per conquistare la loro -emancipazione: Al ,contra,rio noi:,di~hrariamo che la guerra stessa e-d i malì- t}~ + pene.oh. che essa pmta alle da,ssi lavoratrici, r.ende necessa,ria •una lotta anéhe piì1 vigorosa e aggre,s,siva. « Noi invitiamo i nostri rappre,sentanti, nei con– grnssi, nelle às.semblee legislative, nelle• amministra– zioni loca.li a votare contro, tutte ·1e p,roposte di pre.– stiti ,per scopi. militari e per altri scopi di guerra. È urgenteun'agitazione - « Occorre determina,re un'agitazione coµtro il pro– seguimento de.!la' guerra, sia con. " meetings » che con dimoistrazioni; con la raccolta di firme e memo– riali richie,denti la pa-ce; con la dist.ribuiione di scritti, con la propaganda individuaJe, e •CO!\ qualun– que -altro mezzo che sia in nnstro potere. D.obbiamo insistere in tutti i modi per obbligare il Governo a fissa,re gli scopi della guerrà e le condizioni della pace che è disposto ad accettare; ma· non con de1le fraisi vaghe ,e generali, hensì in moclo concreto ed intelligibile a tutti: ' .._ « D.obbiamo instancabilmente opporci a tutte -le miisure reazion11/rie, quali la ,co,scrizi.9nemilitare e in– dustria!~, l'insegnamento di spirito militare·-n,elle ' .scuole, la censura della stamp~ e ·:ta censu1,a po:staJe, .. • >– la i-estrizione del diritt.o di libe,rtà di pa.roia e di riunioni e di organiizzazione, e contro l' aJ·hitrato ob– bligatorio e -la limitazione al diritto di tSciopero. « Dobbiamo compieire·. un'estesa •prop:aganda . .se– condo i concetti esposti ,nel. pQ•e:cedente manifesto, per illuminare le ma,ss.e into:rno ai! veri rapporti tra il •capitalismo •e l:a guerra, e peT organizzarle non solo c,ontro i danni della guerra, attuale., ma •pe,rpre– vep.ire le guerre future ,e. per distrugge,re •le cause della guerra. • « Per proteggere le mas,se del popolo americano contro i1 pericolo imminente di ca.re ,stia che fa gue,rra europea ha prodotta, e che l'entrata degli Stati • Uniti in guerra ha accentuata. A questo scopo· chie- diam,o: • a) La limitazione dell'esportazione .dei viveri fino a tanto che durerà la p'!'esente ,S1carsità:di prodotti; la fissazione dei prezzi massimi, e qualunque altm miisura ,p,0 1 S1saessere necessa,ria per impedire che gli speculatori e incettatori di viveri pos,sano trattenere le' po:ov-viste che si trovano· ora in loro mano ; b') La socializzazione delle grandi industrie ìi'ì: relazione con la produzione, 'i tr.aspo,rti, l'imm·agaz– zinarp.ento ed il mercato dei viveri e cii quanto· è necessario alla vita. • e) La soèiali:zzazione 'di 'tutte le terre ora inutiliz– ,zaw a, profitto monopoli-stico o is,peculativo.. Socializzazionedella terra « Queste mis'U!l'e,sono proposte come mezzo per proteggere i lavoraJtori contro i cattivi effetti della gu-e;rra attuale. « IJ ,pericolo 'del ,ripete~si della gu&ra durerà find 'al ,giorno in cui durerà l'attuale. sistema· industriale e -0apitalfatiico. Le guerre finiranno con lo stabilirsi di u.n'indmstria ,socializzata ~ dehl~ democrazia indu•,, J

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