Compagni! - anno I - n. 11 - 1 luglio 1919

6 1 .'0MPAGNI! I contro la tirannide chei li preme. Ed ecco la massa immensa, la massa tremenda che non à un capo, nè uno scopo, da cui s'aspettano le irrevocabili rivin– cite del domani. Tu vuoi -conoscere il « programma » del sociali– smo. Ma pensa dunque che se il Partito Socialista Don -esistesse, la rivoluzione . succederebbe ugual– mente ; >Solo,sarebbe più disordinata e più crudele. Tu anche mi -chiedi perchè il Partito non risponda delle violenze improvvise, e lo accusi di ·agitazioni senza scopo ... Ma questi gesti d'esasperazione non è il P<1rtito a suggerirli: è il bisogno, la fame, lo stato sentimentale di ribellione, che già esiste. Come im– ·pedirli 1 E d'altra parte, chi dovrebbe risponderne, se non i responsabili di quella fame, dì .quel biso– gno, di quel tormento grandissimo di carne e di spi– rito 1 Noi socialisti, certo, continuamente invitiamo e ammoniamo alla calma costoro; ma non possiamo sostituire le nostre anime riflessive al loro cuore, il quale non vive che d' impulsi. E tu vedi che, in fondo, la rivol"ùzione spirìtuale è già avvenuta; men– tre quella in atto sfamo noi - proprio noi, socialisti - a ,contenerla e reprimerla, in nome della discipli– na e dell'opportunità politica. e perchè non nascano -rovine inutili, tragedie senza ristùtato, orrori senza scopa. Questa, amico, è la verità che nulla e nessuno può distruggere. Il >Socialismo à un suo programma ; che _si può conos~ere, ,e soltanto « sentire »; ma per tutti Ja sua bandiera e una promessa solenne di mi– gliore avvenire. E per tutti ~ bada, per tutti - è promessa e garanzia di una « rivoluzione » veramen– te umana e feconda, che non si avvilisca ed· esau– risca in atti di ferocia e di distruzione, in ribellioni inconsulte e riprovevoli. No, non distruzione e mor– te, non sfacelo e yendetta; ma rieducazione e riedi– ficazione. Ecco perchè ti rispondo: la rivoluzione e' è, e nessuno l'arresta: solo si >Sta illuminando e consolidando : solo sta fissando la sua mèta e il suo destino. Ma la sua -certezza è realtà, e in ogni voce del mondo vi .è l'indizio, così come nel tuono e nel lampo è il ·certo segno della tempesta. • NEBIO, l'annun1iatore. ~a use. rEali Bcause apparinti · del caro-viveri ' PARIGI, giugno. La C. G. T., che da una settimana « siede in per– manenza ,, - e la formula non è una concessione alla vecchia. ,demagogia! -, sedendo in permanenza ha.. scoperto le -vere ca:use del rinca·ro ·-de( vi veri e le de– nunzia in tmo dei ~uoi quotidiani ·manifesti « a, que– sto paese ». Ci facciamo un dovere di c-0mun icarle subito ai nostri lettori, caso mai non Je cono.sc, essero! « Le principali cause dello spavent oso au mento del costo della vita sono: la chiusura delle frontiere là• manca ma d'imporiazione dei prod:otti alimentari e delle materie prime, un regime doganale proibitivo, il disordine nei trasporti"· Così poco 7 Così poco! Donde ne consegue che quando si avesse!·o al governo uomini cli buona volontà, i quali riaprissero le fron– tiere, diminuissero i· dazi doganali e riorganizzassero i trasporti, lo spa,·entoso aumento deJ costo della. vita sarebbe liquidato dall'oggi al domani, senza tanto bisogno di cri;,i e di rivolmioni. Da che cosa dipen– dono i destini del monrlo ! Si al.traversa una crisi veramente spaventosa·~ il hallo di San Vito in tutti i paesi! -, ed il rimedio rn-rebbe tanto facile ... Si aprono le fronti ere e si riorganizzano i trasporti. In • bliotecaginobianco Italia, basterebbe un ministero Nitti, con Canepa alle farine e Bonomi ai vagoni. E dire -che mai come in' questi ultimi quattro anni le frontiere furono aperte all'importazione dei pro– dotti. alimentari e delle materie prime! Che senza. le materie prime •e senza il gra,110 1d:cJ.l' America, nè si sarebbe potuto condurre avanti la guerra, nè si • potrebbe mangiare! I disoi~dini dei traspO'rti 7 Ma. - rendiamo giustizia anche ai governi - che eosa. debbono fare i governi se mancano le nav.i e i vagoni 1 E' vero che ·durante ,l,a guerra essi hanno fatto del loro meglio per salvare le navi affondate .durante la, guerra sottomarina: ne sopprimevano il numero nei comunicati ufficiali. Che -cosa si pretende di più t Se ne deve affrettare ora la, ricc~struzione, come la. ricostTuzione dei vagoni mancanti 1 Ma se si manca. di tutto: dai denari ai materiali! Durante quattro amni e mezz;osi è devasta.te tutto, si è consumato tutto: la guerra. Bis ognava v incere. Dopo ,di me il diluvio! Invece dél diluvio, è lo spar ventoso auménto del costo d'ella vita~ E per il sa.1- vataggio, non ba•stano le arche di Noè sindaca-li: bi- sogna risalire alle sorgenti e deviarle. ' O p-er ignoranza, o per timore di, 06',er presi nelle tanaglie della logica o per miopia, è diffusa la. ten– denza a -ricercare molto super.fìcioa.lmente le cause r!'!ali ,della crisi profonda ed irrimediabile, e soprar iutto a storoere gli occhi non appena si senta· i,l pe· , ricolo di vedeTJe annesse e connesse alla guerra. Pru– d-c.nza patriottica e vigliaccheria sociale. Gli arditi dell'imbottitura hanno un bel gridare che il caro• viveri -esisteva ancor ·prima del-la guerra. Anche pri– ma della guerra la gente moriva, e ·ciò- non toglie che gi:a,zie alla, ~uerra ?~lle_ba~tagl-ie_e per l_e1?'\ser_ie non siaJJ.o morti 20 milioni d1 esseri umani , m più della solita media. Le cauoo della attuale cri.si eco– nomica sono quasi tutte inerenti al regim e ca pita– li;sta: la guerra- le ha aggravate sino a proporzioni «spaventose",· rp.entre ne ha aggiunte altre. Prima della guerra, 1a orisi era sopportabile; oggi è schiac• ciante, micidiale e tutto il mondo. <lei lavoro dai maestri agli impiegati sino ai ,contadini ed i mura– tori - &cmbra quel tal santo che si riv.c.Jtava sulla. g.ratella arro"e-nt.ata. Il guaio è che a sc,ffrirne non sono, soltanto quelli che l'han voluta., quelli che per quattro a.uni si ·sono lasciati pecorilmente rimpin– zare il e<,"!'vello con tutto le frottole, quelli che ha,nno gioicsaniente cantati gl'inni d,ella strage ·e della ro– vina mondiale, chè al trimentì si potr-ebbe dir loro: « E adesso, ballate! n. Ballate: è la logica imma– nente della guerra, come direbbe il nostro Troitzky. • Qua-lunqu,a più elementare trattato d'elJ.a scienza. cconomim pii1 o,rtod_ossa insegna che i fattori essen· ziali del rincaro .della vita si raggruppano nei 6C– guenti: l-mportazione. - Phis-valore dei prodotti impor– tati. - Dazi doganali. Capitali. - Rialzo del tasso de.Jl',interesse - In· flaziono fiduciaria. Prodnzione. - Rialzo dei salari - Rialzo dei be– nefici padronali. Commercio. - Aumento. del numero e della pre· tese d'egl'intenncdiari e dei dctta,,.lianti. - Paralisi dei trasporti - Speculazione. 0 . Stato. - Aumeinto delle imposte - Cv,ttiv;a ge· stione, spreco, lentezze amministra.tiYe. Per tutti quest.i germi di caro viveri nessuno esclu– so, la gur.rra. ha creato un'atmc3fora 'c~,i~erra. L'in– flazione fiduciaria, cho sarebbe la. stampa, dei bi~lietti • monetati a. getto cc:ntinuo, è giunta. a... tira.ture spet– tacolose. 'T'anlongo, bonanima, deve trasalire nella sua. tomba, con J,egittimo o•rf!oglio di precursore. Manca-

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