Compagni! - anno I - n. 10 - 16 giugno 1919

bibliote COMPAGNI! tutte le regioni dellru vita economica e cul_tura~ cqme_~xierui ·ora iu R(!ssia. - ·coscièntì -l'Fé1. significato mondiale dei 'foro pro..– blemi, i lavo,ratori d'avanguardia hanno - già fin <la' primi passi dell'organizzazione socialista aspi- ' Tato all'unione internazionale del loro movimento. Il suo inizio rimonta all'anno, 1864 .:_ a-nno di fon– druzione della prima Internazionale. La guerra fran– co-pr.ussiana, alla quale la Germania degli Hohen– zcdlern deve la sua nascita., ha ,distrutto la prima Internazionale, mentre essa dava simuitaneamente l'impulsho alla formazione dei partiti operai nazio– nali. Già. nell'anno 1889 questi partiti ,si riunivano al <;Jongresso di Parì~i e creavano l'organi:za;aziòne della ,seconda Interna.zlO'nale. Ma il centro di gravità del movimento ope1!aio stava, in q,uel tempo, esclusivamente nella sua base nazionale, nei limiti di stati nazionali, sul fonda– n:ento dell'industria nazionale. Decenni di lavoro di riforme e rli organizzazione hanno creato tutt'un~ generazione .di capi-partiti, i qunli, mentre rioono– sc~vano _n-ella lo~·o maggioranza il pro"gramma della: R~vo:Juz1o~e ~ocfaJ~, ~e .ne soostav~no però nella p1abca, . 1mp1ghab:Jidos1 m nn -docile adattamento allo .s~ato. h:orgh~se·. Il carattere o,pportunistico dei p<fHt1ti ·d·1ng-e111b.. ,dlclla, econda Internazion,1-le si• pale~ò fino ~ll'evi<leniza, e wndussç ad una <lelie più c01:is1derevoh catastrofi -della stona .mondi~le, pro" pno nel momento nel quale la m:uc1a deo-h avveni– menti ,storici, ~-sigeva dal partito della c1a:se op.eraia l'uso dei metodi rivoluzionari di lotta. Se la .guerra del 18'ro ha- Wtto un colpo alla pri_ma Internazionale Jnobianco (mostrando che nessuna forza pronta delle masse segue il suo progTamma social-rivoluzionario) la guerra del 1914 ha, ucciso la seconda Internazionale, mostrando chiaramente, che al .disopra delle potenti organizzazioni delle masse, stanno i partiti, i q ua\i si sono .conYertiti in organi subordinati dello Stat.o • borghese. *** Ciò concerrle non soltanto i social-pà.trioti, ora passati aperta.mente nel campo della borghesia, men– tre ,i loro plenivotenziari e fiduciari son .diventati i provati carnefici della classe operaia. Ciò concerno anche la corrente trabocchevole ed instabile del Centro che vorrebbe ristaurare la seconda Interna– zionale: cioè a dire la limitatezza, l'oppo,rtunismo e l'impotenza rivoluziona.ria dei suoi dirigenti. Il partito dei socialisti Indipendenti in Germania., Ja· ma-ggioranza -del partito socialista in Francia, il Gruppo dei « Mensceviki » in Russia, il Partito In.dipendente idel La.v,o,ro in Inghilterra ed altri simili gruppi, hanno ripreso effettiva.mente la posi– zione occupata prima della guerra. dai vecchi partiti ufficiali 1ctellruis.econ-da Internazi9nale, procecLendo con compromessi e ·concessioni, paralizizando con ogni mezZé~ l'enel'gia del pro,Jet.ariato, prolungando la . crisi, accrescendo le sofferenze <li Europa. La lott.a col Centro socialista è •una condizione preliminare, necessaria di una lotta fortunata contro l'Imperia.– lismo. Mentre noi denunciamo l'irresolutezza, la menzo· gna e la putrefazioa1e dei partiti socialisti morti, noi, Oomuni.sti .della terza Ìnternazionale, ci sent~a– mo quali continuatori diretti <li ero-ici sforzi e del martirio di una lunga serie <li partiti rivoluziona-ri,. comnciando dal Babeuf fino a Carlo Lieblrnecht e B,osa Luxemburg. • La nrima Int-ernazicnale ha presentato lo- svilup– po :dell'avvenire e' ne ha tr..acciato i1 cammino; la seconda Internazionale ha riunito ed o-rga.nizzato milioni di proletari; la tenza Internazionale si pre· senta_ come. Q-1!._ella_ dell'attività di masse, ) . Violétari cti luttì -i p~i un"ftevi ! Uhe giu8tizia si faccia! Uhe s1·a inf1·anto qu_esto vecchio mondo ove l'innocenza pen:sce, 01,e l'ego'Mmo pro-~pero,,ove l'11,cmwè sfruttato dall'1wmo! Glie sw.,no distrutti da cap,o a fondo quest1; sPpolcri ùnb1·0111cat·1: ove ri·siedono la menzogna e la i'niqwità! HEINE, La 1..'ostrasoci;età, che dovrebbe essere dell'e Na– zioni, non è invece che società di govMni. E' opera. che dev'essere rifatta. I popoli la rifaranno. (GENERALE VERRAUX, nell'Oeitvre, ai Governi dell'Intesa.).

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=